venerdì 8 febbraio 2013

La volontà dei diritti



Speravo di trovare un momento per tornare qui. Non l'ho trovato, me lo sono rubato.
Senti, amica mia, è arrivato il momento di mettere le cose in chiaro e spolverare su queste vecchie mensole, ché io mi son stufata.
"Ti sei mai chiesto a che serve respirare?"
Sì, caro libro di Biologia, me lo son chiesta, e anche più d'una volta se devo esser sincera. Ma di certo non vengo a dirlo a te e, DI CERTO, la risposta che mi son data non aveva nulla a che fare con l'ATP.
Siamo grandi ormai, grandi abbastanza da capire certe cose. Una di queste è che mi sono stancata e non ho più intenzione di starmene con le mani in mano, perché sento il tempo brulicare via sotto la mia pelle e non mi piace per niente. Sì, la membrana è flessibile e si riforma continuamente e la pelle ogni trenta minuti, ma non è a questo quello a cui mi riferisco ora.
Ti ricordi del giorno del Farfuglio al corso di teatro? Non è stato difficile sentirsi davvero un Farfuglio?
Perché dobbiamo riempire le nostre vite di scarabocchi così complessi e disordinati, se non sappiamo neppure cosa di preciso siano?
La mia domanda, dolcezza, è:
Non ti sei stancata abbastanza ora?
Non so te, ma all'altezza degli occhi stavano iniziando a vedersi le zampe di gallina e le occhiaie mi univano sempre più ai Panda, a furia di ruminare quell'erba vecchia, che ormai sapeva solo d'amaro. Così ho ingoiato. Senza rabbia. Senza tristezza.
L'ho fatto e basta. Forse un giorno- spero lontanissimo- ciò che ho mangiato risalirà, ma ci vorrà tempo.
Perché nella vita ci sono delle priorità, amica mia, e io ho scelto me.
Perché, anche se non vuoi, arrivi ad un punto in cui ti capita di passare davanti allo specchio e non ritrovarti più, perché i pensieri e le delusioni ti hanno inghiottito e ora stanno indossando i tuoi vestiti e tu non sei più tu. Allora non contano più i bei ricordi e le parole dolci non bastano più a sorreggere un mondo caramellato che non centra nulla con la realtà. Allora è il momento di leggere lo scontrino, verificare se tutto quello che hai comprato è nelle buste e chiederti se hai soldi a sufficienza per pagare. E io non ce li avevo, anzi, ero andata al supermercato senza borsa. Così ho lasciato tutto lì e sono uscita.
Poteva essere stato importante. Potevo esserci stata male. Potevo contare una miriade di bei momenti. Potevo continuare ad affogare nei suoi occhi. La sfortuna poteva continuare ad inseguirmi travestita da Destino e propinarmi una serie infinita di assurde coincidenze, era arrivato il suo momento.
E' strano perdere interesse per qualcuno, sai?
Continui a parlare di lui, con lui, ma, a poco a poco, ti accorgi che il tuo è solo fiato sprecato e inizia a stancarti parlare d'aria. Così smetti.
Così comprendi che non c'è più tempo per lui.
Così ricominci a vivere.
Così dovresti muoverti a fare anche tu, Rì, perché le cose cambiano e la vita gira e rischia di inondarti se non impari a nuotare in quella melma di vecchiume e falsità che può esser stato A. . Un lui che ormai sembra più una palla al piede o una pietra al collo capace di trascinarti giù.
Lo so che non è facile, non lo è mai. Tu, però, il salvagente ce l'hai e anche più d'uno se impari a osservare gli altri. Devi imparare a considerarle persone e iniziare a guardarli come guardavi lui, ché non hanno ASSOLUTAMENTE niente da invidiargli. Basta stagnarsi nelle pozzanghere, Rì, che se ci stai troppo, rischi di perderti l'arcobaleno che viene dopo!
Abbiamo diciassette anni, amica mia, e un giorno potremmo anche non rivederci più e allora solo i ricordi resteranno. I ricordi nostri e quelli di me e te con loro. Non ne posso più di ricordi grigi e umidi. E' arrivato il momento di essere felici e la felicità è troppo bastarda per bussarti alla porta dentro una scatolina dorata e con un fiocco rosso; devi faticare, allenarti per ottenerla ed è quello che ho deciso di fare da un po' di tempo a questa parte.
Ho diciassette anni e voglio ridere
Ho diciassette anni e voglio urlare
Ho diciassette anni e voglio viaggiare, con la mente o con i mezzi
Ho diciassette anni e voglio ballare
Ho diciassette anni e voglio fare cavolate che la menopausa, un marito barboso e tanti marmocchi mi impediranno di rimpiangere
Ho diciassette anni e voglio mangiare cioccolato bianco a volontà
Ho diciassette anni e voglio le ciglia finte
Ho diciassette anni e voglio i cioccolatini a San Valentino
Diciassette anni e le rose sulla scrivania
Ho diciassette anni e voglio il rossetto rosso e fucsia e anche quello arancione magari
Ho diciassette anni e voglio il "Se mi gira lo faccio, sennò vada pure a farsi benedire. La strada è libera"
Ho diciassette anni e voglio andare dal ragazzo che mi piace e dirgli che mi piace
Ho diciassette anni e voglio vedere l'alba d'estate
Ho diciassette anni e voglio essere solo mia
Ho diciassette anni e voglio dimenticarmi del "e poi.."
Ho diciassette anni e fregarmene del "..e vissero per sempre felici e contenti", perché ho i jeans completamente rovinati all'altezza delle pacche per tutte le volte che sono finita col culo per terra a forza di inseguire una frase del genere
Ho diciassette anni e i ragazzi mi stanno stretti, perché 17 è la disgrazia e, a quanto pare, lo sono stata per molti di loro quest'anno. Ma sai che ti dico? Che aspettino, forse non è ancora il loro momento. Forse questo è il mio anno. Mio, perché credimi se ti dico che non mi serve nessun bimbo per capire chi sono e cosa non voglio essere.
Ci sarà bisogno del vero amore prima o poi e, magari il mio sangue sta correndo dal cuore agli alluci più velocemente di quanto io non pensi, per trovarlo, ma non è qui ora e non mi va più di cercarlo tra quelli che la vita ha già scartato per me.
Ti voglio bene, amica mia, perché l'amicizia dura per sempre e non c'è motivo che mi spinga a mentirti,  quindi:
sbrigati a dimenticarlo, perché ho visto cosa fai a tutti gli altri e non mi è piaciuto vederti ignorarli, quindi vedi un po' di metterti all'opera. Sei la mia migliore amica e dovrai pur odiarmi qualche volta. Questa è una di quelle, perché ciò che sto per dirti non ti piacerà, ma non lo farà nessuno al posto mio, perché alle persone non piace dire la verità. Dimenticalo, Rì,  perché lui non tornerà mai.
Non fisicamente: non tornerà mai, perché quel lui che il tuo cuore cerca tanto non esiste più, ammesso che l'abbia mai fatto. Potrà ribussare alla tua porta o irrompere nella tua vita un giorno qualsiasi e tampinarti l'anima, ma è e rimarrà solo una delusione e una scocciatura. Prima lo capisci, prima ricominci a respirare. Ti stai perdendo i tuoi anni migliori. La vita non aspetta e i sorrisi diventano sbadigli se li lasci risposare troppo sulle labbra degli altri.
Ero triste.
Ero sola.
Mi avevi lasciata.
Sedotta e abbandonata, così si dice.
 Il mio cuore era a pezzi.
 Ho ricordato.
Tanto e tutto.
Troppo.
Per troppo tempo.
Ero quel tipo di ragazza che cerca sempre riparare ai disastri che non ha creato.
Tu eri uno di quelli.
Non c'è soluzione italiana a problemi armeni.
Ho rimuginato.
Tanto e tutto.
Troppo.
Per troppo tempo.
Basta.
I miei occhi sono scoppiati.
Alza la testa.
Ero triste.
Ero sola.
Mi avevi lasciata.
Il mio cuore era a pezzi.
Basta.
Uno specchio.
Ho diciassette anni.
Tanti erano tristi.
Tanti erano soli.
Tanti erano stati lasciati.
Tanti sedotti e abbandonati.
 Da me.
Sono bella.
Ho diciassette anni.
Basta.
Ero triste.
Sono stanca.
Chiudo le porte.
Il mio cuore era a pezzi.
Il mio cuore è annoiato.
 Da te.
Basta.
Mi avevi lasciata.
Ti lascio.
Non avercene.
Ero triste.
Ero sola.
Uno specchio!
Ho diciassette anni.
Sono bellissima.
Sono libera.
Sono felice.
Sono io.
Punto.

indipendence

martedì 5 febbraio 2013

addddddddddddddddio troppo lungo

forse a sbagliare siamo stati tutti ... nessuno si è accorto di quanto tutto questo fosse sbagliato ma continuavamo a tentare di fare la cosa giusta ma perchè?
era giusto stare con loro? no ... non diciamo scemenze, era giusto per noi, forse era quello che mi faceva stare meglio, l'idea che giorno io avrei douto risbatterci la faccia, farmi male ma per un attimo essere in paradiso, era tutto .... e ora ci sbatto la facci contro.. e fa male l'idea che non ci sia un altro come lui, che forse non ci sarà mai...



Mi hanno chiesto di lasciarti alla porta
e io l'ho fatto
mi hai chiesto di darti tempo
e io l'ho fatto
mi hanno chiesto di andarmene senza di te 
e io l'ho fatto
mi hai chiesto se ti amavo
e io l'ho fatto
mi hanno chiesto di non cercarti 
e io l'ho fatto 


mi hanno detto cosa mi  hai fatto 
e io ho annuito 
mi hai detto che eri confuso 
e io ho annuito 
mi hanno detto che eri sbagliato per me
e io ho annuito 
mi hai detto che ci saremmo sposati
e io ho annuito
mi hanno detto che dovevo voltare pagina
e io ho annuito 


ogni volta ho annuito
ogni volta l'ho fatto
ogni volta mi facevi male
ogni volta io cadevo 
ogni volta tu non c'eri


mi hanno fatto illudere su noi due
e io ci ho creduto 
mi hai fatto illudere sul nostro futuro 
e io ci ho creduto 
mi hanno fatto illudere che i sorrisi avrebbero sovrastato i pianti 
e io ci ho creduto 
mi hai fatto illudere sull'amore
e io ci ho creduto 
mi hanno fatto illudere  che noi fossimo certezza
e io ci ho creduto 


ma mentre io ero lì accanto a noi 
tu dov'eri ?
ma mentre io crescevo e capivo
tu dov'eri?
ma mentre sbagliavo 
tu dov'eri?
ma mentre capivo lo sbaglio 
tu dov'eri?
ma mentre io ti amavo 
tu dov'eri?

non c'eri......





R.