Quanto mi è mancato tutto questo. Davvero, tu non hai idea di quanto lo scrivere mi sia mancato. Mi sento un come un treno in corsa ora che questo schermo ha riacceso le luci. Sembra passato un secolo, sembra di avere un oceano di cose da dire.
Incredibile quanto la lontananza dalla scrittura sia stata insostenibile. Ci sono stati giorni in cui la gola mi si è stretta, come avesse un laccio di corda attorno. Credimi, è stato proprio così.
Scrivere, respirare per me sono due modi di esprimere lo stesso concetto, me ne son resa conto solo ora.
Com'è difficile vivere senza la scrittura. Io non credevo, sai?
Eppure ci son persone che non sanno che farsene di un mucchio di lettere messe in fila, una dietro l'altra. Come si fa? Me lo sono chiesta e ancora non riesco a trovarvi risposta.
Come si fa a tenersi tutte le storie dentro? Come fai a frenare i personaggi dentro la testa? Non si può. Almeno io non ci riesco.
Negli ultimi giorni mi è capitato diverse volte di sentire le dita fremere per la mancanza della battitura.
E' un'assurda condizione la separazione dalla scrittura. Ancora una settimana e avrei dato di matto.
Non mi ricordo neppure più cosa avevo da dirti.
Probabilmente niente. Probabilmente il desiderio di scrivere era tale che la foga ha inondato tutto, come l'uragano Katrina. Portando via tutto, lasciando nulla.
E io non ho nulla più da dirti, se non che quando mi son seduta qui fuori pioveva e c'era il sole e un binomio così perfetto non l'avevo visto ancora quest'anno. Scrittura e solpioggia. E' la condizione meteorologica che preferisco, insieme alle giornate di sole in cui fa un freddo secco come ghiaccio.
Ora che guardo fuori dalla finestra, però, il cielo è grigio pece e questo no, non mi piace neppure un po'.
Ma oggi ho scritto e niente può più andar male. Ho finalmente scritto. Sembra incredibile. Quanto lo ho desiderato nei giorni passati, tu non sai.
E' stata una separazione silenziosamente tremenda, quella tra me e la scrittura e adesso che l'ho ritrovata, mi sento invincibile. So che può sembrare una follia, ma è questo ciò che provo e non posso farci nulla. Come se avessi un scettro potentissimo tra le mani, con cui infondere tanta felicità e magia nel cuore del mondo.
Senza le lettere mi sento senz'anima. Lo sono. Impazzisco, ed è pazzesco averlo compreso.
Ho sempre scritto, fin da bambina, fin dalle elementari. Permette al sangue di fluire più facilmente nelle mie vene, la scrittura intendo; la sua assenza ne stava rischiando la coagulazione. E' la mia q, la mia condizione necessaria. E' l'unica occasione in cui vedo negli occhi di mia madre orgoglio puro per la propria figlia. E' il mio mondo, capisci?
Che strano! Che follia! Quant'è vero, però.
Tutto è più luminoso ora, tutto è più facile in questo istante.
Mi sento libera. Ora. Adesso. E non smetterò finché avrò respiro. Finché la mia mente ruoterà attorno a questo universo. Finché le mie storie, i miei personaggi mi inseguiranno per divenire reali. Reali anche per gli altri: sono stanchi di vivere solo in questo cervello.
Buona non-estate, Rì.
indipendence