giovedì 30 maggio 2013

La terra dei cereali




Quanto mi è mancato tutto questo. Davvero, tu non hai idea di quanto lo scrivere mi sia mancato. Mi sento un come un treno in corsa ora che questo schermo ha riacceso le luci. Sembra passato un secolo, sembra di avere un oceano di cose da dire. 
Incredibile quanto la lontananza dalla scrittura sia stata insostenibile. Ci sono stati giorni in cui la gola mi si è stretta, come avesse un laccio di corda attorno. Credimi, è stato proprio così. 
Scrivere, respirare per me sono due modi di esprimere lo stesso concetto, me ne son resa conto solo ora. 
Com'è difficile vivere senza la scrittura. Io non credevo, sai? 
Eppure ci son persone che non sanno che farsene di un mucchio di lettere messe in fila, una dietro l'altra. Come si fa? Me lo sono chiesta e ancora non riesco a trovarvi risposta.
Come si fa a tenersi tutte le storie dentro? Come fai a frenare i personaggi dentro la testa? Non si può. Almeno io non ci riesco.
Negli ultimi giorni mi è capitato diverse volte di sentire le dita fremere per la mancanza della battitura. 
E' un'assurda condizione la separazione dalla scrittura. Ancora una settimana e avrei dato di matto. 
Non mi ricordo neppure più cosa avevo da dirti.
Probabilmente niente. Probabilmente il desiderio di scrivere era tale che la foga ha inondato tutto, come l'uragano Katrina. Portando via tutto, lasciando nulla.
E io non ho nulla più da dirti, se non che quando mi son seduta qui fuori pioveva e c'era il sole e un binomio così perfetto non l'avevo visto ancora quest'anno. Scrittura e solpioggia. E' la condizione meteorologica che preferisco, insieme alle giornate di sole in cui fa un freddo secco come ghiaccio.
Ora che guardo fuori dalla finestra, però, il cielo è grigio pece e questo no, non mi piace neppure un po'.
Ma oggi ho scritto e niente può più andar male. Ho finalmente scritto. Sembra incredibile. Quanto lo ho desiderato nei giorni passati, tu non sai. 
E' stata una separazione silenziosamente tremenda, quella tra me e la scrittura e adesso che l'ho ritrovata, mi sento invincibile. So che può sembrare una follia, ma è questo ciò che provo e non posso farci nulla. Come se avessi un scettro potentissimo tra le mani, con cui infondere tanta felicità e magia nel cuore del mondo. 
Senza le lettere mi sento senz'anima. Lo sono. Impazzisco, ed è pazzesco averlo compreso.
Ho sempre scritto, fin da bambina, fin dalle elementari. Permette al sangue di fluire più facilmente nelle mie vene, la scrittura intendo; la sua assenza ne stava rischiando la coagulazione. E' la mia q, la mia condizione necessaria. E' l'unica occasione in cui vedo negli occhi di mia madre orgoglio puro per la propria figlia. E' il mio mondo, capisci? 
Che strano! Che follia! Quant'è vero, però.
Tutto è più luminoso ora, tutto è più facile in questo istante. 
Mi sento libera. Ora. Adesso. E non smetterò finché avrò respiro. Finché la mia mente ruoterà attorno a questo universo. Finché le mie storie, i miei personaggi mi inseguiranno per divenire reali. Reali anche per gli altri: sono stanchi di vivere solo in questo cervello.
Buona non-estate, Rì. 
indipendence

mercoledì 15 maggio 2013

Con le vesti sporche

Spesso mi fermo a pensarci, mentre oggi tu eri interrogata in arte io facevo finta di ascoltarvi ma in realtà fissavo il vuoto, in attesa di un qualcosa o di qualcuno che entrasse da quella porta perchè voleva chiarire, ma più che una realtà vivevo cosciamente un bellissimo sogno.
All'improvviso  mi sono svegliata e ho pensato" smettila, smettila, lui non entrerà da quella porta! semmai gli venisse in mente arriverrebbe sul suo cavallo bianco con sopra già un'altra principessa"
il bello delle favole è questo... tu sai che non sono vere eppure lasciano speranza, allora spero  e spero e spero ma nella realtà il principe se ne va sempre con  la principessa sbagliata.... 
tu rimani sempre da sola nel bosco a vagare come una disperata o sotto un albero con le vesti sporche di terreno e i capelli zuppi perchè come se non bastasse ha anche piovuto. 
Nella realtà mentre tu sei zuppa e piove e sei stanca e cammini e cammini non troverai un principe azzurro, nella realtà ti alzerai da terra, ti scrollerai l'acqua dai vestiti, camminerai e aspetterai il sole per asciugarti; quando finalemente uscirà, quando finalmente ci sarà bel tempo e i tuoi capelli saranno asciutti ma scompigliati,  le tue vesti non più bagnate ma ancora un po' sporche, quando starai bene ma ci saranno ancora dei segni, quando finalemente arriverai a casa e lì ti potrai lavare, cambiare e truccare, quando questo momento arriverà, allora incontrerai un uomo, un giovane che forse non sarà un principe con vesti regali che forse non avrà i capelli perfettamtne pettinati e gli occhi azzurri, forse farà il fornaio di professione ma avrà un cuore migliore di molti principi.
Avrà un carattere migliore di molti principi e avrà amore tanto e te lo darà....
forse non sarà un principe, forse sarà bello, forse ti amerà e basta, il suo amore basterà, basterà per te e per lui, colmerà quello che avevi perso.....ti aiuterà...
forse il principe azzurro non esiste, anzi non esiste ma qualcosa mi dice che esistono persone migliori di un principe azzurro o forse no...
io sto aspettando, sto aspettando il mio uomo azzurro perchè il mio principe mi è già passato davanti con il cavallo bianco e  una bella principessa dietro...
sto aspettando.. 
aspetto qualcuno di migliore di un principe azzurro qualcuno che assomigli un po' a te... giàà.... 

P.S: mi manchi A. 
R.