sabato 23 marzo 2013

Oo la la




Che poi prima ci pensavo. Uno cammina mentre i giorni passano. E passano i minuti e passano i secondi e tutto questo fa un giorno. Senza accorgersene. Prima a questo pensavo: camminiamo, convinti che questo sia Un giorno, Il Giorno speciale, quello giusto. Convinti che non lo dimenticheremo e, invece, li dimentichiamo tutti, i giorni intendo, perché sarebbe impossibile tenerli tutti a mente. E mentre ci pensavo mi è salita su una tristezza mesta.
Probabilmente questo sarà un post corto. Del resto, quando non hai da parlar d'amore le parole si accorciano notevolmente.
Volevo solo dirtelo. Ci affanniamo a rendere ogni minuto perfetto, a dare il nostro meglio, sempre, e poi dimentichiamo tutto. Non ha senso. Eppure è così.
Non c'è davvero qualcosa di cui voglia parlarti. Stasera ti scrivo così, un po' perché è tanto che non lo faccio, un po' perché ormai non ricordo neppure più quand'è stata l'ultima volta che io e te abbiamo parlato veramente, un po' perché tutto questo mi fa sentire troppo grande per me.
Troppo grande per me. Che strano sentirlo, che strano scrivere ora senza avere nulla da dire. Che poi perché bisogna sempre avere qualcosa da dire? Uno non può rimanersene un po' in silenzio e pensare lo stesso? Tante volte ho visto persone avere qualcosa da dire, ma non pensare mai e non è che abbiano fatto sempre una bella figura.
E quindi io stasera sono qui. Senza un motivo. Senza di te. Senza di me. Senza niente. Solo qui a scrivere. A lasciare che le mie dita scrivano, mentre la mente continua a svuotarsi, come una brocca di vino e percoche in estate.
Forse, però, ora una domanda ce l'ho. Te la pongo.
Che ne sarà di noi, Rì?
Te lo chiedi mai? Credo tu lo faccia spesso.
Che ne sarà di me e di te, di due amiche tanto piccole che si sono incontrate come due fili fanno in un maglione, che ne sarà?
Noi che abbiamo fatto tanto, ma non sembra mai abbastanza. Che tutto diventa dovere in questo mondo e non ci spetta mai il piacere. Noi che corriamo, corriamo, perché io corro sempre. Sembra di non fermarmi mai e la mente me la sento scoppiare, scoppiare fino a non lasciarci più niente. Neanche per me che me la meritavo una piccola parte di mente. Era mia.
Di chi è ora?
Di un'altra me. Di una che abita tanto lontano da qui, ma a cui solo io posso dare una casa, perché il Futuro le sta vendendo tutte.
E che succede ora?
Succede che non c'è più Presente. Io vivo per il Futuro. Noi viviamo per il Futuro.
Cosa racconterò allora dei miei diciassette anni? Che pensavo a quando ne avrei compiuti diciotto o diciannove? Che non li ho avuti mai, diciassette anni intendo; che sono stati anni muti; che li ho usati come  passaggio per arrivare ad una sponda, che non sono neppure certa ci sia.
E allora che senso ha?
Che senso ha salire su questa giostra e vomitare su giorni che un giorno rimpiangerò?
Ecco fatto. Tante domande e la mente è di nuovo colma fino all'orlo. Di vino con le percoche o di aria che crea crampi, è più o meno lo stesso.
Odore di fritto. Strano, mamma aveva detto che avrebbe preparato il pesce stasera.
Niente, non ci pensare. E' strano in questo periodo. E' solo che ho il cervello un po' in "pappa" in questi giorni, perché non ho un solo secondo per respirare e ho completamente perso la cognizione delle giornate. Le divido come fanno le signore delle mense con i pasti, Ma non voglio star qui a lamentarmi ora, perché non mi va. E' solo l'orario; quest'ora è sinonimo di FINE ATTIVITA', CHIUSURA SERVIZI. Inizia a rallentarmi il cervello e, mentre recupera ossigeno e neuroni persi per la via, parte con ragionamenti assurdi.
Non ci pensare e basta.
Dovrei cancellarlo questo post, ma forse non lo farò. No, anzi, non lo farò per niente.
Eccomi. Ecco come sono quando qui non c'è nessuno. Stanca. Impaurita. Esaurita. Non avrei mai voluto farmi vedere da te anche in questo stato, però ho paura. E se poi lo dimentico questo giorno? Un altro di questi anni che stanno diventando niente. Se lo dimentico, allora ricordalo tu per me.
Oggi sono così. Oggi questo discorso sconnesso è solo un'infinitesima parte di tutto quello che ho nella mente. Oggi, stasera ci sono le stelle e sono contenta. Oggi sono contenta, perché c'è stato il sole e avrei giurato di sentirmelo riscaldare la spalla un attimo fa. Pazienza, è già via. Tante cose lo sono ormai.
Che ne sarà di noi?
Qualcuno ce lo dirà, prima o poi. Noi, ce lo diremo noi.
Ti voglio bene, Rì. Te ne voglio davvero e non so se ora sono qui a dirtelo, perché è passato un giorno dall'inizio di questo post e ora mi sento così triste e buia e dispiaciuta per quello che accade tra queste mura che lo scriverti questa frase mi fa sentire meno sola, o semplicemente perché ne avevo voglia. Non lo so.
Non lo so, ma ti voglio bene.

Indipendence

lunedì 4 marzo 2013

turn off your humanity

Eppure mi sembra strano .... alcune cose si sanno ma si fanno fatica ad accettare, c'è una fase che si chiama di rifiuto e devo ammettere che per molto tempo l'ho vissuta. 
Rifiutavo l'idea che lui non ci fosse più per me, o meglio, credo di averlo sempre saputo e forse era questo a farmi male, così ho smesso di pensare che non sarebbe tornato per non soffrire..... ebbene come dire avevo spento il dolore, al posto suo c'era attesa, tanta forse troppo. Alcune cose si sanno inconsciamente e rimangono lì sepolte nel profondo del nostro cuore, aspettiamo che qualcuno un giorno le faccia risalire a galla, in quel momento è come quando c'è il sole ma fa freddo, sei incredula..... solitamente associamo il sole al caldo e non al freddo ed invece alcune volte le cose non son come pensiamo.
E' stato così per me quando ho letto quello che mi avevi scritto, è stata una coltellata in piena pancia, è stata un doccia fredda e più andavo avanti  e peggio era, più mi facevo male. 
Allora ho capito che avevi ragione, ma che evitare di parlarne non mi rendeva più forte, solo più stanca, più stanca mi rendeva più acida e ora sono al culmine dell'acidità.
Sai avevi ragione lui non tornerà, ora lo so ....ma permettimi di dire una cosa.
Non c'è più posto per i miei sentimenti, ho finito .... ho chiuso con tutto quello che è emotivamente    legato al cuore, non so dove sia finito, il cuore intendo, non so dove sia o se ci sia mai stato, quindi penso esattamente che hai fatto bene.
Hai fatto bene a farmi questa doccia fredda, forse mi hai svegliato più questa volta che tutte le volte in cui avevi una parola dolce per me, per me e lui, forse mi è servito, ma ora mi sento svuotata  come se fossi un po' vuota, non libera ma vuota. 
Non sono arrabbiata con lui, nè con  te per avermene fatto rendere conto, sono solo vuota... 
i miei sentimenti sono spenti, la mia espressione è crucciata perchè sta cercando di trasmettere il nulla su un foglio... ma d'latronde cosa dire  se non c'è nulla da dire? 
non lo so eppure continuo a parlare e sincermante mi scoccio  anche di parlare di chiunque altro al di fuori di me, questo blog è pieno di post che per la maggior parte riguardano altri e non noi... ebbene dato che sono egocentrica da oggi in poi non si parlerà di altro che di me in questi miei post... 
esistono modalità che riescono a spegnere ogni sorta di emozione, esistono e continuano ad andare avanti... forse è questo l'unico modo, per andare avanti intendo, andrò avanti e ancora e ancora e non mi interesserà più di tutti quelli che dovrò calpestare, ferire, illudere, se esiste un modo per andare avanti e fare cose ritengo giusto per ME, allora questo è il mio, non rimuginerò più sulle cose, se le persone mi mentono e io lo sospetto non me ne frega niente, lo dirò e sarà liberatorio, molto, non ci sarà più posto per i se e per i ma, non ci sarà posto per nessuno, non ci sarà posto per lui o per altri, solo me, me e i miei sudditi, adorati sudditi  che fileranno con i denti i tappeti che io calpesterò con non curanza, che faticheranno ore per poi vedere distruggere  ogni cosa, i miei sudditi servi di colei che un tempo aveva un cuore, coloro  che puliranno con la lingua prima e dopo che io abbia calpestato il pavimento. Sudditi che cucineranno le mie pietanze preferite e farò sterminare coloro che non la pensano come me, farò del male a chi si anteporrà a me, torturerò chi mi ha ferito, mi vendicherò di tutto e tutti e  poi lentamente vedrò le persone andare alla deriva, solo per poter assaporare ogni loro espressione di dolore, poter leggere nei loro volti il terrore. Sarò una di quelle regine senza cuore, ne sarò priva, lo riporrò in un cassetto e poi andrò su un ponte e getterà la chiave del lucchetto, vedrò quella chiave affondare lentamente e con lei l'ultima speranza di tornare UMANA.
Gli addii hanno sempre un che di triste e malinconico, ma qui miei cari sudditi non c'è posto per gli addii.
c'è posto invece per i benvenuta...... e vi aspetto, vi aspetto tutti per vedervi cadere come feci io .....
una delle esperienze più significative della mia vita, mi hanno permesso di essere ciò che sono ora ed è totalmente liberatorio......
........
di gran lunga migliore di avere qualcuno di cui aver pensiero...il vuoto non ha prezzo, perchè semplicemente non esiste.... ora capisci cosa intendo?? Ora si inizia questo nuovo e divertente gioco...


R.