mercoledì 5 ottobre 2011

Lo straccio di uno strascico







Io...io non sono brava in certe cose. In altre sì e mi costa ammetterlo, ma in altre sono da buttare. Io...io non sono brava a perdonare le ingiustizie...le mie ingiustizie, quelle che commettono contro di me e quelle che commettono e basta. Io non sono affatto brava, perchè non sono brava neppure con me. Non sono brava a giustificarmi, a scusarmi. Sono molto severa con me stessa, alle volte, senza accorgermi di quanto possa essere accomodante verso gli altri. 
Ho passato tre anni di inferno alle medie e quando sono arrivata al liceo mi sono imposta di non cambiare e di non rimanere me stessa per nessuno. Tutto ciò che volevo erano amici, amici su cui puoi contare, anche se non per sempre, perchè il per sempre è troppo lungo. Non credo più al per sempre io...non più almeno. 
E' strano, sai? C'è un'altra persona che sta male come me in questo esatto secondo. C'è una famiglia che sta soffrendo come ha sofferto la mia e come continua a fare. 
Com'è vederlo da fuori? Strano. Soprattutto se ci sei stato e ci sei ancora dentro. Se dovessi dirti che non so dove metter mano, se dovessi dirti che non so che mano porgere a chi ora la sta porgendo a chi non c'è più, se dovessi dirti che non saprei cosa rispondere a ciò per cui sono in attesa di una risposta, mentirei. So esattamente in che punti far passare l'ago per non far sentire dolore, so esattamente cosa fare per tentare di non far pensare. So esattamente di essere sui carboni ardenti, ma so di dover rischiare per una delle persone a me più care, anche se lei non dovesse esserci come ci sarò io... sempre se riuscirò ad esserci come voglio. 
So che non sai di cosa, di chi parlo, ma lo capirai presto. 
E' l'ora di rimboccarsi i polsi della camicia, è ora che i poli facciano spazio ad una sensazione che ho davvero bisogno di rivedere, cazzo, anche se non per me. E' il momento di convocare la Felicità, di convocarla per qualcun altro.
Ogni santo giorno torno a casa e mi dico:"un altro giorno sta procedendo e sto andando avanti. Sono ad un passo dalla guarigione." e solo ora mi accorgo che non serve a niente dirlo, ma devo farlo lo stesso.
Come quando hai la passione della danza e sai che, pur danzando, non dimagrirai come vuoi, ma lo fai stesso e, quando ti decidi a smettere, ti ritrovi a ballare da sola in camera. Continui perché ti fa bene. Perché ti fa andare avanti. Un avanti che è ben lontano dal per sempre.
Cos'è che non si deve sapere quando subisci una grave perdita? 
Che non è vero che passa. Vai solo avanti.
Che non è vero che la vita va avanti. Ci sarà sempre un vuoto immenso e in quell'immenso ti trascinano appesa ad un carro per misurarne, in ogni suo più piccolo millimetro, la grandezza. Ah, per chi non lo sapesse, la grandezza è immensa!
Che ti troverai un giorno, dopo una festa che aspettavi da tanto, da sola, pensando che tutto quello che volevi era solo ciò che non potevi avere.
Che non è vero che le persone non si dimenticano. Si dimenticano eccome. Il processo è graduale, ma efficace. 
Quali sono le cose da far ripetere fino allo spasmo?
Nessuna...
Dì solo che ci sarai e allora tutto andrà per il meglio. 
Sarà dura, ma ormai non ricordo più qualcosa di semplice. 
Le persone continuano ad arrivare a casa e a dirci che le persone se ne vanno e, da quando lo ho scoperto, se ne vanno sempre di più. 
Dico così tante preghiere la sera che non ricordo più quali siano il Padre Nostro o l'Ave Maria.
E' questa la crescita?
 Non può essere questa. Crescere non può voler dire che, mentre tu cresci, gli altri continuano a crescere fino a quando sono troppo grandi e allora...allora basta.
Basta, davvero. Sono stanca di essere stanca, stanca di dover pensare sempre alla stessa cosa. 
Vorrei avere il potere di fermare una persona la mattina, così, mentre vengo a scuola, di passarle attraverso e noleggiare la sua vita, anche solo per un giorno. Vorrei posare la mente nella testa di qualcun altro. Vorrei che i miei pensieri fossero nei capelli così da tagliarli via tutti e perdere la memoria. Perdere me e dover ancora crescere...crescere in quel modo. Perché, per il resto, ero ancora troppo piccola ... anche la mia mano era tesa verso qualcun altro.










indipendence

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