martedì 21 febbraio 2012

Colla sotto le unghie

Sai come si chiama il giorno in cui tutto cambia?
Io no, ma va bene.
Sai come mi chiamo?
Io no, ma va bene. So come ti chiami tu e mi basta.
Sai come si chiama quella ragazza che si è guardata allo specchio e ha capito di avere solo e finalmente sedici anni?
Sai come si chiama questa forza che mi sta prendendo?
Io no, ma va bene.
Sai come si chiama questa figura che sta iniziando a capire che, in fin dei conti, non è tanto male?
Fa niente.
Forse ho sempre sbagliato.
Probabilmente dovevo dare più spazio a tutti coloro che avevo liquidato così facilmente. Probabilmente era così facile rintanarsi nella paura, da chiudere loro la porta in faccia anche solo con il tacco dello stivale. Senza neppure dire "ciao".
Probabilmente devo farli respirare un po'.
So che non capirai, ma non serve.
L'unica cosa che ti serve sapere la vedrai.
Sono stanca delle parole, davvero stanca.
Non pensare sia successo qualcosa, perché è successo. Eccome se è successo, ma tu non chiedere. Guarda e basta.
"Questa qui ha sedici anni"- disse l'ispettore dai baffi riccioluti. "Beh, che ne facciamo di lei?"- lo sguardo di Mrs Thomas non era affatto rassicurante. Del resto, non lo era mai stato. "La portiamo...mmh"- ad un tratto Eliza vide avvicinarsi, con passo lento ma deciso, quel piccolo uomo in divisa. Più si avvicinava, più le montava la paura. Le si fermò dinanzi come se avesse ricevuto improvvisamente un ordine ed Eliza balzò in piedi. "La portiamo a rivivere i suoi sedici anni, che sembra una ventenne così conciata".



indipendence 

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