Ho sviluppato una capacità ed è una di quelle strane. Una di quelle infinitamente belle e mie, o forse no.
Come la polvere che si posa su questo schermo, come i bambini in piedi durante la notte, come le mani nella cioccolata, come il secondo prima che il sipario si apra, come il primo, primissimo sguardo tra due persone, quando uno si tuffa nell'altro anche se l'attimo dopo non si rivedranno mai più, così ho imparato a chiudermi nel silenzio. Per un po'.
Dove niente ha più importanza. Dove nulla può ferirti, perché non c'è nulla. Dove ti siedi e osservi la pioggerellina di polvere scintillante sotto un raggio di sole che filtra dalla finestra.
E' come scrivere un libro e non potere buttare giù le parole, per paura di non trovare un finale adeguato. Per paura di perderlo prima del tempo, anche se non sai ancora bene di cosa parla, perché è tutto paradossalmente impossibile, falso e...troppo per uno scrittore alle prime armi.
Dove nulla ha senso, a volte da lì vorrei scappare. C'è qualcosa che non va, qualcosa che mi sfugge. Un protagonista che non segue la parte. C'è, c'è e io lo so, ma ho paura di sollevare un telo fin troppo pesante. Non sarei in grado di rimetterlo a posto. C'è un passato dietro, uno di quelli che non voglio ascoltare, ma che qualcosa dentro di me mi sta urlando di strappargli fuori.
Non può essere tutto così lineare. Non può.
Non sono masochista, credimi. C'è un fiocco sciolto, una ciambella senza buco, una bambina con indosso i vestiti della mamma sotto il grembiule. So che verrà fuori, perché- a differenza tua- molto spesso mi fa paura indagare e allora mi sentirò una stupida per non aver capito prima e farà male. Di nuovo.
Arriverà. Eccome se arriverà. Il segreto di quel personaggio rovinerà la storia e lo scrittore fallirà. Di nuovo.
"Lo senti?
Prova a sentirlo. Ovatta le orecchie. Piano. Piano. A poco a poco tutto sparisce, se ne va. Sempre più lontano. Lontano.
Il silenzio. Nulla può toccarmi qui. Prova a non vedere nulla.
Nessuno spigolo, punta o pericolo qui. Tutto soffice, tondo, mio e silenzioso.
Cosa importa degli altri? Cosa importa di tutto il resto?
Senti il silenzio. Sento il silenzio. Niente di improvviso, nessuno spavento, nessun altro che possa turbarti, niente di complicato e pesante. Sola. Silenzio.
Il silenzio mormora, ma dolcemente. Non invade i miei spazi, ma è mio. Lo sto creando. Non provare a sentire il silenzio. Non disturbarmi con i progetti, gli sguardi. Immobile. Qui tutto è immobile. Nessun errore, nessun'azione. Ferma. Rimango ferma. Spero di rimanere ferma un giorno. Completamente ferma. Nessun colpo se sei ferma.
Silenzio. Tra cinque minuti troverai il momento di rimanere ferma.
Non disturbarmi. Shh!
Silenzio. Ora. Io. Sono silenzio"
indipendence
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