Forse è la prima. Sì, lo è.
Per la prima volta sono qui e non so per quale motivo far muovere le mie mani su questa tastiera.
Ho riguardato alcuni dei nostri post l'altro giorno. Sono salita in soffitta, ho riaperto i bauli e ho tirato fuori quegli album zeppi di fotografie che davo ormai per vecchi o dispersi.
Ci siamo dette tante cose io e te, assurdamente e incredibilmente tante. Un'Odissea di persone si è sedute sugli sgabelli della nostra cucina per godere del sole mattutino ed assaggiare le soffici torte o le frettolose tazze di caffè- latte che solo noi sapevamo preparare. Alcune di cui non ricordavo neppure i sospiri o il rumore dei loro passi soffusi sul parquet.
Quanta vita! Sì, quanta vita ha respirato,ha finto di respirare, ha sospirato, sussurrato, si è affannata su queste pagine. Quanto lo abbiamo fatto noi!
Sai, spero davvero che un giorno io e te riusciremo a vedere quanta felicità c'è nelle nostre esistenze, perché noi siamo felici...solo che a volte dimentico.
Sono così difficili e lunghe le parole quando tutto e niente hai dentro.
Ci pensi mai a cosa ne sarà di questo posto quando, durante la notte, qualcuno di infilerà un anello al dito o un biglietto sotto il cuscino?
Esiste un cartello con su scritto: "Chiusura perennemente TEMPORANEA"? Esiste per un posto così speciale come questo?
Insomma, pensare che un giorno non si avrà più tempo per sedersi ad una scrivania, prendere la chiave e fuggire qui non è così rassicurante.
Questo è uno dei modi più sinceri e liberi che ho avuto per comunicarti sensazioni, pensieri, constatazioni, sogni, piani..rimasti qui.
Cosa ne sarà di noi tra una decina di anni?
Quando la mente ammassa tutti i mobili delle preoccupazioni, le casseforti dei segreti, i cristalli dei dolori, le tazze della normalità e nel salotto della vita rimane il vuoto, allora si fa sempre strada dal buio la sediolina del futuro. Un futuro troppo futuro per pianificare, così la sediolina si accontenta dei sogni.
Sogni, sogni, sogni vicini e lontani, passati e presenti, forse futuri; sogni grassi, magri, con le lentiggini o senza, col sole e zuppi d'acqua piovana. Sogni a cui piace sognare e nient'altro; a cui piace pensare di salire su un aereo un giorno e di tornare tanto, tantissimo tempo dopo...un 'Iliade dopo.
Sogni a cui piace mangiare, mangiare e mangiare tante cose che ancora non hanno provato e provare, provare e riprovare emozioni, sensazioni che ancora non hanno viste impresse nei volti dentro quegli album.
"...YOU'LL GO ON AND I'LL BE HAPPIER..."
indipendence
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