sabato 31 marzo 2012

Upgrade level









Hai ragione. Hai ragione e la colpa è solo mia e mi dispiace. Mi dispiace, davvero, di non averti più ascoltata. Scusami, non c'è giustificazione, lo so. No, non c'è, perché tu non te lo meriti. 
Faccio schifo come amica, devi scusarmi. Non so fare neppure più questo, ma passerà. Anzi, è già passata. Te lo prometto. 
E' solo che devo riprendermi la mia vita e mi sembra di non farcela, ma non è così.
Mi spiace di averti trascurata, perché tu per me ci sei sempre stata.
Mi spiace di aver assentato lo sguardo per un momento, ma non l'ho fatto apposta.
Mi spiace di non averti prestato una spalla o un abbraccio, quando ne avevi bisogno.
Mi spiace di aver pensato solo a me, non riaccadrà.
Tu sei importante e io non posso permettermi di lasciarti da parte, scusa se lo ho dimenticato. Non preoccuparti, ora chiudo tutto. Dopo andrà sempre meglio, il dolore che, pian piano, si sta insinuando sotto la cartilagine entrerà dalla porta principale, ma io lo farò passare. Andrà meglio dopo e scusami se mi sono concentrata solo su me stessa senza concederti neppure una sillaba. 
Ho perso di vista le cose importanti e quelle superflue mi hanno tirata nella colla, ma è finita. 
Io sono forte e questo è solo un sassolino e i sassolini non si calciano, si ignorano. Sono forte, sì che lo sono e ora occorre solo rialzare lo sguardo, asciugare il viso con la manica della felpa, alzare la musica e andare avanti.
Sì, sono forte, sì che lo sono. Tu me lo hai insegnato. Questa non è la scuola e io posso farcela, non c'è un voto o il silenzio di una classe alla fine del tragitto e io posso farcela. Ci sono solo e di nuovo io. 
Dai, che lo sapevamo tutti che sarebbe finita così. Mi sono concessa la dolcezza di un'illusione, che per un volo di piuma è diventato realtà, ma ora basta. Io sono forte, sì che lo sono. Le cose importanti. Non è importante quello, no che non lo è. Situazione assurda, lo è sempre stata. Ogni cosa c'ha il suo tempo, chi ha pazienza ne uscirà. Io sono forte e ce l'ho fatta già. Questa non è scuola, questa è vita e alla fine della guerra solo le cose importanti resteranno. Quelle e tu, la mia migliore amica. 
Non desidero altro. Scusami, non succederà di nuovo. Non sei trasparente, non lo sarai mai.




indipendence


un laccio troppo stretto

sai quando devi fare quella scelta?sai quando o te stessa o l'altro e quando scegli te stessa egoisticamente? sai allora cosa penso? 
sai cosa vuol dire essere egoista? Sai cosa vuol dire guardare e capire che nonostante tutto, ognuno continua a vivere per se stesso?
Sai cosa vuol dire girarsi e capire che a nessuno importa realmente di te? che alla fine continuano ingenuamente a parlarti di loro stessi, senza fermarsi a chiedersi perchè stai così e poi si girano chiedendoti con aria superficiale" cos'hai?" Sai cosa penso?
Alcune volte mi sento invisibile come se non ci fosse nulla e nessuno, come se fossi sola, come se nessuno mi potesse vedere attentamente, come se io non ci fossi. 
IL vittimismo? non lo tollero.
Sai cosa faccio allora? sai cosa?quando sono sola e mi sento sola? allora prendo l'unico amore della mia vitas, lo stringo fotte fotte e gli sussurro "grazie" O " ti voglio bene cuccioletto mio"allora sì che so di non esser più solo e sola io con i piedi all'aria 


perchè sai? ho trovato chi amare......


R.

lunedì 26 marzo 2012

I sentimenti non hanno età non hanno sesso né volontà non c'è l'amore senza il tradimento non c'è una storia che resista al tempo. I sentimenti non hanno lingua non hanno scarpe, non hanno stringhe la libertà è una giustificazione cambiare uomo la tua soluzione. L'amore vola come un aquilone la passione spossa la ragione tre anni assieme sono un lungo viaggio guardarti in faccia non c'è più coraggio. Per l'insistenza non c'è la cura tu non sei niente, tu non sei pura nessuno ha riso nessuno ha pianto non c'è la colla per il vaso infranto. Due vele in collisione un battito di ali un'onda, una stagione, imparare a camminare, un'anfora di sale un cielo per volare due gocce di rugiada un ombrello che fuori piove piove...piove...piove I sentimenti non hanno senso cade la piuma crolla l'universo, inseguire la scia fino in alto mare i sentimenti fanno naufragare. Innamorarsi è una pura follia specialmente adesso che non sei mia, ma i sentimenti non danno scampo non sono colla per il vaso infranto. Due vele in collisione un battito di ali un'onda, una stagione, imparare a camminare, un'anfora di sale un cielo per volare due gocce di rugiada un ombrello che fuori piove I sentimenti sono grano, sono il pane quotidiano, solo che mille volte ho pianto per cercare colla per il vaso infranto Due vele in collisione un battito di ali un'onda, una stagione, imparare a camminare, un'anfora di sale un cielo per volare due gocce di rugiada un ombrello che fuori piove

Ci riuscirò. Ci sto provando. Un giorno tirerò tutto fuori. Un giorno capirò cosa ho da urlare. 





indipendence 

lunedì 12 marzo 2012

KONY 2012 - IN ITALIANO





lo so ceci che tu lo hai già visto ma miliardi di persone no!!!

un limite di pennarello indelebile

Sai Cè, ci sono cose che neanche io comprendo, limiti che si tracciano su un foglio bianco e che poi vengono ricalcati con un pastello, poi con un pennarello fino a che il pennarello non diventa nero indelebili ed è allora che mi fermo.
Sai Cè, ci sono ancora i segni sul mio braccio sinistro della scritta di mery" Ti picchio", scritti con la penna nera. Alcune volte le persone criticano, criticano senza motivo, odiano senza motivo, mentono senza motivo ma alcune volte le persone fanno complimenti senza motivo, amano senza motivo, dicono la verità senza motivo ed è allora che cerco di assaporare quel secondo raro.
Sai Cè, ci sono tante bottiglie in un supermercato ma ognuno sceglie quella che gli piace di più, perchè scegliamo sempre nella piena libertà, anche quando siamo influenzati, scegliamo di ascoltare l'altra persona e così via...via fino all'infinito.
 Sai Cè , ci sono tante cose infinite nel mondo come i numeri, l'universo, l'acqua sul pianeta e poi ci sono le cose finite come le dita di una mano, gli occhi di un uomo, le penne che si possiedono ma sembra che nulla possa mai bastare infinito o finito che sia.
Sai Cè, ci sono giochi di società pessimi o altri bellissimi eppure nessuno si è mai chiesto chi li ha inventati perchè l'importante non è conoscere la realtà vera, andare oltre no! l'importante è l'apparenza.
Sai Cè, ci sono cose che non dico a nessuno perchè mi vergogno, altre che dico a tutti, altre quelle di cui mi vergogno, le dico a qual nessuno(TU). Lui è lì a separaci solo qualche filo, qualche onda ma lui è la persona più lontano che io conosca, lui non c'è e non ci sarà mai e io sono libera da angosce ho solo voglio di ricominciare, che succeda qualcosa di diverso da raccontarti, ho voglia di amare qualcun'altro, qualcuno di bello, buono, qualcuno che non sia lui, ho voglia di amare e di essere amata, voglio qualcuno che mi stringa forte e che mi dica che sono bellissima, voglio qualcuno per cui valga la pena lottare, qualcuno di così mio che anche la madre alzi le mani quando ci vede assieme, voglio quel qualcuno da poter chiamare il mio LUI.
Sai Cè, ci sono volte in cui non si è pronti per far e nulla, altre in cui si è sull'attenti, ed io ora sono pronta. Sono pronta Cè , sono pronta ad amare qualcun'altro, ora sono pronta ad uscire fuori da quella palla di vetro che mi opprimeva così tanto, ora io sono pronta, ora io mi innamorerò di nuovo ed ancora ed ancora, ora io arriverò all'apice, ora sono munita di tutto quello che mi serve: un cuore non riparato o rappezzato, un cuore nuovo di zecca, fatto di porte aperte e di parole, 
 un cervello che funziona alla grande
 una bocca per parlare di tutto e di tutti e di tutte, per dire " ora io posso amare di nuovo"

perchè non c'è limite scritto con un pennarello indelebile ora e per sempre.

R.


Questo telefono ha troppi difetti per essere considerato seriamente un mezzo di comunicazione. Il congegno intrinsecamente non ha alcun valore per noi (comunicazione di servizio interna della Western Union, 1876)
Non ci piace il loro suono e poi, la musica con la chitarra è sulla via del tramonto (Deca Recording Company che rifiuta i Beatles nel 1962)
È una fantasticheria immaginare che… le automobili prenderanno il posto delle ferrovie nel trasporto di passeggeri a lunga distanza (American Road Congress, 1913)
Non c’è alcuna probabilità che l’uomo possa mai sfruttare il potere dell’atomo (Robert Millikan, vincitore del premio Nobel per la fisica, 1920)
La bomba non esploderà mai. Parlo come esperto di esplosivi. (Ammiraglio William Leahy, U.S. Atomic Bomb Project, 1943)
La scatola armonica senza fili non ha alcun valore commerciale immaginabile. Chi pagherebbe un messaggio inviato a nessuno in particolare? (I soci di David Sarnoff in risposta alle sue sollecitazioni relative agli investimenti nella radio negli anni ’20)
Non c’è alcuna ragione per cui qualcuno dovrebbe volere un computer nella propria casa (Ken Olsen, presidente di Digital Equipment Corporation, 1977)
Chi diamine vuole sentire parlare di attori? (Harry Warner, Warner Brothers Pictures, 1927)
Penso che ci sia un mercato mondiale per circa cinque computer (Thomas Watson, presidente di IBM, 1943)
Il volo con macchine più pesanti dell’aria è irrealizzabile e insignificante, se non completamente impossibile (Simon Newcomb, un astronomo di una certa fama, 1902)
L’uomo non raggiungerà mai la luna indipendentemente da tutti i progressi scientifici futuri (Dott. Lee DeForest, inventore, 1957)
Le macchine volanti più pesanti dell’aria sono impossibili (Lord Kelvin, presidente della Royal Society, 1895)


Un giorno a Martin Lutero gli fu chiesto: “Ma se tu dovessi sapere con assoluta certezza che domani sarà la fine del mondo, cosa faresti da ora fino a domani?” e Lutero rispose: “Continuerei a coltivare il mio orticello”.


Leggi le seguenti predizioni di chi, nel passato, prevedeva il futuro e, la prossima volta che incontri qualcuno che circa un tuo progetto di dirà: è impossibile, pensaci bene prima di dare credito a tale previsione; piuttosto, continua a lavorare sulla costruzione del tuo presente…

domenica 11 marzo 2012

Le grate della tour eiffel

Mi sono chiesta se ne vale la pena. Mi sono chiesta se ne valeva la pena.
 La risposta è sempre:"Non abbastanza".
Vale la pena? Vale questa pena? Non abbastanza.
 Allora perché?
Perché sapevamo sin dall'inizio che doveva andare così. Sarebbe andata così e se non fosse stato per questo, sarebbe stato per una porta in faccia, per uno sguardo troppo duro, per una parola troppo vera e vitrea, per un ingranaggio arrugginito...da tempo.
Alle persone piace correre sui fili di cotone. Alle persone piacciono le sfide. Alle persone piace mostrare le cicatrici di guerra dopo e affermare di "aver vissuto...sopravvissuto". 
Le cose importanti.
L'unica cosa importante per me ora sei tu. Tu dall'altra parte dello schermo. Tu che sei la prima ad urlare "presente" la mattina. Nella vita.
L'altro giorno, di ritorno da casa tua, ci pensavo. 
Pensavo che è strano come tra tutte le macerie che continuano a bastonarmi la nuca possa esserci sempre tu.
Ogni volta che oltrepasso quella soglia capisco come possa per me essere quello un luogo sicuro, uno di quelli da mostrare ai miei figli un giorno, con il sorriso sulle labbra e la malinconia negli occhi e come invece per te sia campo minato. 
Stasera è tardi, ma non fa niente. Stasera ho bisogno di scriverti. 
Stasera potrebbe essere l'ultima per quanto ne so. 
Stamattina, quando ho aperto gli occhi e mi sei saltata nel letto, quando hai cominciato a parlare ho compreso che io e te ci saremo sempre. Che quello, quel momento, quelle parole erano tutto ciò che avevo ...di realmente reale. Tutto quello che c'era sempre stato. Che era tutto quello di cui avevo bisogno e avremo potuto dirci qualsiasi cosa, l'importante è che non c'era fretta. Che non c'era fine, a meno che non lo volessimo noi. 
Quanti anni abbiamo noi?
Sedici. Così tanti se li guardi sotto la torre dei numeri, così pochi se li incidi sulla pelle dell'esperienza. Eppure ho sperato di avere sedici anni tutta la vita stamattina. Sedici anni di risate, sedici di H&M,sedici anni di ragazzi insulsi da appendere al chiodo, sedici anni a capire chi siamo, perché è vero, io non so chi sono. 
Passiamo le nostre giornate a scegliere vestiti e gusti per capire chi vogliamo essere. 
Sai, prima di te io non ero come mi vedi. Prima di te non c'era il mondo che ho ora e lo avevo dimenticato. Prima di te nessuno mi aveva insegnato a condividere i diamanti dei ricordi e i rubini del dolore e l'avarizia era amara da assaporare. Poi sei arrivata tu, con il tuo sguardo così pieno di impossibile e mi hai detto che era possibile. Tutto è possibile. 
Tu non ci credi. Ti sforzi a non crederci, eppure è proprio questo ciò che mi hai urlato. "Tutto è possibile se davvero lo vuoi". In molti ci avevano provato, ma tu non lo hai fatto con le parole. Paradossalmente, non sarebbe stato il tuo stile. Tu hai preso quella grossa pila di panni sporchi, ti sei piazzata dinanzi a me, ti sei rimboccata le maniche e hai iniziato a cancellare tutte quelle macchie con su scritto "non ce la faccio". 
E non ti sei mai voltata a guardarmi. Non ti sei mai curata di osservare se io ero rimasta lì o ero andata via. Tu lo hai sempre saputo, perché quella era l'unica cosa che sostenevi di saper fare bene: impegnarti al massimo e dare sempre il massimo. Vincere sempre. 
E io ora mi ritrovo a cercare lo smacchiatore. 
Tutto è diventato possibile con te. E ora non ti montare, perché questa è semplicemente, puramente la verità.
Sei l'unica persona a cui ho detto così tante volte "grazie". 
Dunque io so tu chi sei e non mi è servito molto. 
Tu sei l'altra. Tu sei quella sotto il piumone con i gatti e questo lo avevo capito già tre anni fa. Tu sei quella debole. Tu sei quella che litiga con l'altra te che non ammette un solo tuo pianto, una tua sola ritirata, un solo passo indietro, un solo sospiro fuori posto. Tu sei quella fissata con tutto: con lo studio, con i capelli, con il cibo, con lo sport, con le bugie, con i sogni, con i sorrisi, con la precisione, ma non quella della camera da letto. E non perché ti piaccia esserlo, solo perché così DEVE essere. Solo perché così non perdi mai il controllo. Così il fiume scorre secondo il tuo corso. Solo che poi succede una cosa strana. Poi c'è qualcuno che fa qualcosa, DICE qualcosa che a te non quadra e non riesci a capire cosa. Sai che è così, ma non sai di preciso come fare e allora ti arrabbi, ti esaurisci. Ci sono dei momenti in cui vorrei urlarti dritto, al centro di quella tua facciaccia che...devi respirare. 
Perché non è vero che sei felice quando lo dici, ma io la ho vista una volta. 
Sìsì, signori e signore, io la ho vista quella ragazza di cui mi sono perdutamente innamorata, quella per cui provo un bene che si avvicina più alla sorellanza che all'amicizia. Io la ho vista e vi assicuro che è esattamente come vorrebbe essere lei, ma non se ne è mai accorta. Sapete è strano vedere quella dolce e stramba figurina così, senza maschera. Libera e senza corazza né catene. E' lei la mia migliore amica. Non quella che urla o stracanta a squarciagola, non quella che ride ad un volume sopraelevato, non quella che ogni volta che vede uno specchio si alza la maglietta per vedere se la sua pancia è ancora lì. No. E' una che, quando ride, lo fa nello stesso identico modo di sua zia, una che si succhia l'acqua della vasca da bagno dalle dita, una che sa disegnare bene i volti delle persone, una di quelle che, se può, ti dà tutto. Una di quelle che sotto la canottiera è piena di cicatrici che fanno male e non ha paura di mostrartele, senza lacrime e senza rabbia. Lei è una che è stanca. Stanca perché a volte è troppo grande e matura anche per sé. Lei è una di quelle della serie limitata, come i cinque biglietti d'oro della Fabbrica Di Cioccolato. Lei è una che vorrebbe tutta un'altra vita e ci riuscirà ad averla. Lì tutto questo presente sarà finalmente lontano e allora ci sarà da raccontare solo il passato, quello passato- passato. Lei odia, detesta la guerra, perché chi ama gli animali detesta la guerra e non è ASSOLUTAMENTE in grado di farne una. Lei non deve dimostrare nulla a nessuno. Lei non è stressata. Lei, tu sei solo alla ricerca di un tuo posto in questo maledettissimo mondo. Lei lo troverà e non c'è verità più assoluta, perché questa è l'unica cosa che so. Una delle poche certezze è che nella tua vita riuscirai dove realmente vorrai. 
Lei, quell'ombra che ogni tanto privilegia quei pochi, pochissimi esseri umani della sua presenza ora deve solo tenere duro contro quella ragazza che sta cercando di strangolarla in tutti i modi, con tutto lo stress e le lacrime che ha nascosto nella borsa. 
Le cose importanti. 
Ora tu sei la mia unica preoccupazione. Ora posso anche fermare tutto se non ti fermi prima tu. Anzi, te lo dico già, se non ti rimetti a respirare finirò col tapparmi il naso anch'io. Perché la rabbia? Perché così tutta insieme? 
Va bene che tu sia furiosa. Va bene che tu senta le vene scoppiarti di veleno. Va bene tutto, ma, ti prego, fermati un secondo. Questo è un gioco grande e anche se tu sei abbastanza brava da vincere, stavolta la vittoria non ti porterà a nulla.Nessun abbraccio, nessun bacio, nessun sollievo, solo un'altra battaglia. Io non so quale sia il tuo piano e non posso far altro che esserti al fianco. 
La mia casa è la tua casa. La tua vita è la mia vita. Il tuo dolore è il mio. Il tuo riso è un mio sorriso. Non ci si guadagna nulla a fare il lavoro dell'amico. E' un mestiere sottovalutato e per molti è part-time. Non per noi. Io sarò sempre dietro quella porta a bussare, bussare e bussare. Per tutta la vita, fino a sfondare il legno. Non mancherà un mio respiro ad un tuo affanno. Mai. Avremo sempre sedici anni. Sarà sempre tutto come quel giorno sotto la pioggia. La mia spazzola, il pigiama, il mascara saranno sempre qui, ad aspettarti. La mia unica vera preoccupazione ora sei tu. Tu e basta, quindi sta' attenta che ti tengo d'occhio. Tu.Il mio nuovo sempre. Per sempre.








indipendence







venerdì 9 marzo 2012

una lettera che avvisa

mi sono fatta la frangetta, è strano vedermi dopo tanto tempo con questo taglio, davvero davvero strano.
sai, non si porta non è di tendenza ma una parte di me voleva essere come prima e quando poteva nascondersi usare una frangetta cresciuta troppo. adoravo aggiustarla con le dita che scivolavano freneticamente, così da poterlo nascondere bene, nascondere bene il mio dolore. 
Non posso essere triste o preoccupata per sempre alcune volte bisogna crescere.


nelle guerre si dice che non vince nessuno, che perdono tutti alla fine ma in questa guerra, in questa battaglia, IO lo giuro caccerò fuori le unghie. Nessuno può toccarmelo, nessuno, lui  è il mio papà e io lo proteggerò a costo della vita. 
Le guerre iniziano sempre in silenzio, le guerre iniziano quando uno dei due giunge al limite, ed ora io sono al limite. 
Ogni volta che inizio una battaglia, perdo il senso del giudizio, perchè quando VOGLIO vincere più di ogni altra cosa al mondo , allora è certo che vincerò.
MI dispiace mamma, ma ora entro io in campo, guiderò io gli schieramenti, perchè non c'è scusa che regga, non ci sono parole che valgono, non ci sono sguardi visti, perchè qui ora vinco io e in questa guerra mamma, in questa al contrario di tutte io vincerò, vincerò a costo di ferirti perchè tu non mi hai guardato in faccia neanche un momento, avresti visto quanto soffrivo.
ogni volta hce gioco, che studio mi sfido, bene ogni volta io vinco. Ogni volta che sfido, bene, io vinco.
Allora iniziamo così, iniziamo da qui, iniziamo da me che lentamente ti scrivo qualcosa che tu non leggerai mai, qualcosa che è solo mio, qualcosa che ti avverte della distruzione, qualcosa che un giorno ricorderai.
Sai nella MIA guerra non c'è arma più forte, o vincente come dici tu, se non la volontà di vincere, di combattere perchè non tollero le ingiustizie, di sconfiggerti, di annientarti se necessario, perchè tu sei incapace di amare, e giuro che un giorno IO sarò una madre migliore di quello che sei stata tu....
perchè io oggi vinco e vincerò e vincerò e pian piano ti farò dimenticare di essere stata  mia madre, perchè pian piano io ti renderò così debole che non avrai la forza di fare nulla, perchè qui mamma vinco io, qui, ora e per sempre.

mercoledì 7 marzo 2012

enough! inizia la guerra

alcune volte si pensa ma poi... dici basta così tante volte che non basterebbero le mani di tutti gli uomini sulla terra per contarle, e poi?
poi aggiungi un'altro basta alla tua lista di cose che avresti dovuto fare ma non hai fatto, un altro basta e si continua così, così su questa scia.
Si continua a dire basta buttati al vento, persi, per poi ricominciare e dover capire che è una volta su mille che il tuo basta è basta.
Ho detto basta una sola volta nella mia vita ed era a lui, manterrò il punto, qui vinco io, basta, lui basta!!!
lui mi ha scocciato, lo voglio fuori ora!!!!
fuori dalla mia vita ora!! che sia l'ultima volta!!! che sia l'ultima perchè questa è una minaccia, giuro che se ti verrà in mente di risorgere un'altra volta, giuro che non rispondo di niente, giuro che questa volta ti sputo tutto con la massima cattiveria in faccia, giuro che questa volta ti dico basta!! questa volta per una volta sarai tu a farti male, non io cavolo per una volta basta, basta, basta, basta.
ora sono andati avanti e non sopporto gli inutili fantasmi che fanno risorgere il passato, la scelta è stata tua non mia, bene! ora tocca a me ed è ora che io ti dico basta.
Ci hai messo 8 mesi per ricomparire!!!!! una vita. 
non sai niente di quello che mi è successo, non sai nulla e non te ne frega.
Nono sono un panno con li quale pulire quell'angolo tuo di cuore per rendere lucido i ricordi.
Mio caro hai sbagliato alla grande. 



TUTTI stanno sbagliando, vi avverto sono una bomba ad orologeria, non mi fate scoppiare perchè poi inizia la guerra.
E lì vinco io, l'arte della guerra è mia!


R.

domenica 4 marzo 2012

Niente...nient'altro




Sono qui. Qui dove non c'è più nulla. Qui dove non dovrebbe esserci più nulla. Qui, dove tutto ha subìto un cambiamento e dove nulla è più come prima. Tutto per uno. Nulla per tutti.
Qui dove prima c'era e poi non più. Qui dove sembra mi sia stata strappata una parte di fegato e ne sento ancora il dolore. Fa così male, ancora così male.
Qui, qui, dove ho mosso i primi passi e dove sono caduta sul pavimento freddo per il dolore anni dopo.
Qui dove le serate passavano davanti ad un tavolo, su cui miei occhi hanno incontrato i colori più belli. Dove si rideva. Dove la sera mamma non c'era, papà non c'era, L. non c'era. Dove eravamo solo io, zio e lei. Dove ridevo, ridevo e ridevo tanto. Un tanto fatto di felicità vera, grezza, pura...come non mi ha più invaso.
Qui, oggi, qui mi sembra di vederla, di sentirla.
In questi giorni le ho parlato tante volte e pare che oggi abbia deciso di esserci. Qui, oggi mi sono accorta di quanto, nonostante il tempo, continui a mancarmi.
Di quanto in questa casa continui ad esserci, a girare con quel suo sorriso magico, quegli occhi dolci e quelle mani stanche. Di quanto la sua voce sia sempre dentro di me e dentro di loro. Di quanto vorrei tornare indietro e mai- credimi mai più- tornare.
Di quanto zio ora sia più simile ad un adulto e di quanto i suoi occhi non scherzino più come prima, anche se diperatamente vorrebbero farlo. Di quanto bene gli voglio e di quanto molto spesso ho dimenticato
Di quanto, a volte, zia mi sembri lei, in certi momenti.
Rì è tutto più difficile senza di lei e nessuno può immaginare quanto ne senta il bisogno.
Ho bisogno di parlarle e di sentirmi rispondere, perché ho un groviglio nello stomaco e nessuno sa togliermelo. Prima lei sapeva farlo.
Mi sento così spaesata senza di lei, in una situazione così più grande di me. Forse in quella più grande di tutte.
E' dura. Dura come la roccia di una montagna ricoperta di ghiaccio.
A volte mi manca così tanto, mi sento così persa.
Ora però lei c'è. In questo esatto momento. Se mi concentro, la vedo, ti vedo, la sento, ti sento.
E non ho bisogno di niente, nient'altro. Fosse anche solo per un secondo più sottile e tagliente del minuto, mi basta. In fin dei conti, com'è che si dice? Siamo giovani e, si sa, i giovani si accontentano di poco. I giovani non sono come noi adulti, loro non hanno programmi, sono persi e non si creano un futuro. Vivono il respiro di un viso volto verso il loro.






indipendence

sabato 3 marzo 2012

siamo qui...ora

tutti ti vorrebbero insegnare cos'è a vita, tentano di spiegartelo ma ogni vita è vissuta a modo proprio e vista a modo proprio io la vedo un po' come camminare su un filo emozionante ma a tratti anche pericolante....
lei lo sa dire proprio bene.



I heard
that you’re settled down

that you
found a girl
and your
married now

I heard
that your dreams came true
I guess she gave you things
I didnt give to you

old friend
why you so shy
aint like you to hold back
or hide from the light

I hate to turn up out of the blue uninvited
but I couldn’t stay away I couldn’t fight it
I hoped you’d see my face and be reminded
that for me
it isn’t over

nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead
yeah

you know how the time flies
only yesterday
it was the time of our lives
we were born and raised
in a summer haze
bound by the surprise
of our glory days

I hate to turn up out of the blue uninvited
but I couldn’t stay away I couldn’t fight it
I hoped you’d see my face and be reminded
that for me
it isn’t over

nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

nothing compares
no worries or cares
regrets and mistakes
and memories made
who would have known
how bittersweet
this would taste

nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
i beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

nevermind
I’ll find someone like you
I wish nothing but the best
for you too
don’t forget me
I beg
I’ll remember you said
sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

sometimes it lasts in love
but sometimes it hurts instead

venerdì 2 marzo 2012

un piano preciso

Sono mancata a lungo in questo blog, ed è strano tornarci, spessoi mi viene da scrivere ora, adesso ma non posso e così accumulo aspettando questo momento.


" si avvisa i gentili condomini che per manutenzione 
  l'ascensore non potrà essere funzionante da oggi 
  29 febbraio al 1 marzo. Ci scusiamo per il disturbo."


insomma io torno da scuola con lo zaino che pesa, gli occhi stanchi, afflitta, disperata, dolorante e mi viene detto che mi devo fare OTTO piani a piedi????
ma siamo impazziti?
avrei voluto dire


" Si avvisa i gentili condomini che la signorina Rita ********** 
  non gradisce tali sorprese e spera vivamente di poter tornare ad
adoperare l'ascensore al più presto. Grazie"


ma secondo te l'ho detto veramente? certo che no, perchè io non le dico certe cose, non le dico per vergogna o non le dico e basta.
ora ti dirò alcune cose, cose che sntivo o provavo mentre salivo le scale.
PRONTA?!?!?!? ANDIAMO!!!



primo piano


ascensore rotta, sarà la millesima volta non lo sopporto più questo condominio, sono una massa indistinta di rozzi , stupide persone prive di ogni forma di intelletto.al primo piano c'è Marco *****, forse non te ne ho mai parlato, ma ero molto amica sua, in una maniera particolare, lui mi voleva bene come una sorellina minore a cui insegnare a giocare a pallavolo, facendo a gara con Andrea ***** per chi era  stato più bravo e si doveva prendere il merito della mia bravura. c'è stat un estate in cui lavorava ad un bar a paizza arenella e ci portva sempre 12 o 13 cornetti eravamo una grande famiglia, la famiglia che io non ho e non ne sentivo mai la mancanza con loro.
Al primo piano c'è anche una dolce famigliola : i genitori e i due figli( maschio e femmina). Il  nonno dei bambini è il geometra che mi ha aggiustato la casa quando è crollata in parte.




secondo piano


Giggio e Marco ************ i due amici inseparabili, ogni giorno alle 4 scendevano giù al parco e giocavano al pallone, poi tornavano a casa di uno dei due e via la notte a giocare alla play station, che risate!!! Si volevano un bene dell'anima.
Giggio ha comprato un cane ha 5 mesi se non erro, ed ho assistito alla prima che l' hanno portato a fare una passeggiata, al ritorno non voleva più salire le scale e gli devano un biscottino per farlo muovere. C'erano la madre, il fratello  ad assistere a questo evento, tutti emozionatissimi.
Giggio faceva anche pallavolo con me era bravo ma aveva il fascino del tuo caro amico V., con i capelli un po' lunghi, l'aria da dj , l'aria tormentata, un allegrone di prima categoria. Lui è piaciuto a tutte le ragazze del parco tranne che a me.
Pensa che quando stavo per trasferirmi a Napoli Vittoria mi chiamò per dirmi che era venuto un nuovo ragazzo nel parco, Giggio, che era molto carino e che le piaceva. ma piaceva anche alle altre e quindi una per non fare torto all'altra non faceva nulla. 
Fino a quando anni dopo Claudia, che ora vive a Bagnoli, non è uscita con lui.




piano terzo


Lorenzo ***** simpatico ma nuovo. Ha vissuto con noi l'ultimo periodo, quello meno bello ma alla fine anche a lui piace questo parco.
E' andato ad abitare dove prima abitava la cognata della migliore amica, Imma, di zia noemi.
La cognata, che era una cara amica di mamma mia, è morta 2 o3 anni fa ed è venuto a vivere Lollo. Ha un cane sai? Si chima Luna, è buona ma è una fifonaaaaa.
Imma è andata a vivere nel palazzo di zia noemi con il compagno, non so se ha mai avuto figli, o se si è mai sposata.


quarto piano


si incomincia a sentire un lieve profumo sembra coscia di pollo e qualcos'altro. Ora lo so che pensi "erano le due e stavi morendo di fame e per questo ti sei sognata tutto" ma non è così.
Lo sentivo, mi penetrava le narici, era fortissimo.
A questo piano io credo che uno dei due abbia un vivaio, lo riempiono di piante non c'è neanche lo  spazio per camminare, sembra di stare in una giungla ma a me piace. 
Quand'ero piccola andavo sempre a casa di zia noemi( come ora) e imparavo i nomi di tutte le piante che lei curava e cura ancora, ha una passione bellissima, che invidio profondamente.
comunque voglio capire che cosa stanno cucinando e a che piano così salgo ancora.




quinto piano


qui vive un uomo dell'età di mia madre con il suo cane, dire cane è riduttivo, quello è un cavallo ma è bellissimo e buonissimo.
Appena mi vede mi salta addosso perchè  sono l'unica a coccolarlo, non avendone paura.
E' talmente coccolone che quando me ne devo andare perchè la maggior parte delle volte lo incontro di mattina mentre vengo a scuola, lui che deve salire l'ascensore con il suo padrone si gira e mi guarda con quegli occhioni che mi penetrano e mi fa male lasciarlo. Sento un dolore che non immagini, un dolore, una fitta, un senso di colpa perchè io lo sto abbandonando e non è bello sentirsi abbandonati. Quel giorno lo incontrai e fu bellissimo vederlo e per una volta non dovermene andare, per una volta ero esattamente dove volevo essere.


sesto piano


era qui, qui c'era quell'odore, proveniva dalla casa di sinistra salendo dalle scale, destra uscendo dall'ascensore. qui c'è poco da dire oltre il fatto che i proprietari di quelle case sono degli spilungoni esagerati, apatici.
Il sesto è il piano che odio di più perchè ne mancano due ad arrivare al mio ma uno al settimo. Quindi per consolarmi spesso mi dico" vabbè me ne manca uno al settimo e poi solo uno al mio"
sembra una scemenza ma funziona.
avrei sempre voluto abitare al settimo piano per non essere sempre certa che chiunque salga con me in ascensore scende prima e che quando si rompe l'ascensore io non sono quella che si deve fare più piani.


Forza ceci solo un piano al settimo e poi un'altro e siamo arrivate!!!


settimo piano


Qui abitano Teresa e il marito, un tempo ci abitavano entrambe le figlie, ma una è morta a dieci anni di cancro e l'altra è partita, vive a Parigi ma ha il fidanzato a Napoli ( TU ceci considerati fortunata). una volta non sapevo che la sorella fosse morta e chiesi all'altra come stava la piccola. Lei mi rispose con un mezzo sorriso BENE!! Mi senti morire quando mamma mi disse che era morta, mi sentii così incolpa!!
Quando ero piccola, andavo spesso da loro a chiedere un po' di aglio, cipolla e oggi vado a chiedere se hanno da cambiare.
Andavo spesso anche a giocare un po' con le figlie poi sono cresciute e io con loro.
 Abitano anche un'altra coppia anziana di persone, che vanno sempre a prendere la figlia a scuola.
Simpatici ma niente di particolare.




OTTAVO PIANO


gioisciiiiiii!!!!! siamo arrivate finalmente. Allora ti devo dire poche cose.
dinnanzi a casa mia abitano una donna ed il figlio. Lei probabilmente depressa, buona ma poco loquace e tu sai che chi non parla mi scoccia. Il marito se ne è andato anni fa io non l'ho mai visto.
Il figlio fa il veterinario e si lamenta dei padroni degli animali che cura!! Ma ringraziasse il cielo se è entrato a veterinaria!!!

Apri la mia porta e sei invasa dal peso di una vita che non vorrei avere io.