Non ho mai pensato o capito quale fosse la differenza, fino ad ora. Quando scrivi in italiano e ascolti l'italiano, fai errori perchè ti perdi nelle parole,sia tue che sue.
In realtà volevo scrivere altro però mi è venuto fuori questo,quindi..
Stasera non ci vediamo perchè sono malata e non posso venire da te come sabato scorso.
Stasera forse viene M. e poi,boh, non so che facciamo. Ora che ci penso, mi vengono alla mente i periodi in cui Lò non usciva e quando non uscivo neppure io.
In una di quelle sere,ci sedevamo ad un tavolo e giocavamo e poi litigavamo e alla fine si vedeva un film... stasera esce e non so dove va, forse alla festa ( a sorpresa) di un amico.
Quando Giuffi scende o quando,qualche volte, mi chiama, finiamo sempre col parlare di Lò..sembriamo mamma e papà. Io gli racconto tutto quello che fa in giornata e lui mi risponde e così si va avanti per ore...e lo studio - il mio latino e i suoi esami- si allontanano delusi,chiudendo la porta... a volte rimangono lì ad origliare. << Il fatto è che lui è un pò... diverso da noi. Insomma noi non arriviamo mai ad affrontare così papà. Abbiamo discusso con lui, questo sì, eccome se lo abbiamo fatto, ma lui va avanti e non chiude il discorso girando le spalle e chiudendo le porte....va avanti e ha la presunzione di aver ragione fino all'inverosimilie. Non so come spiegarti, è come se non avesse quella sorta di "paura" che io e te abbiamo avuto... hanno lo stesso identico carattere, ti dico>> - <<Cè, Lory, forse, è già un passo avanti a noi... lui non si ferma davanti alle urla perchè tanto sa che, comunque, vincerà papà, quindi meglio combattere, no?>> [...]
Parliamo tanto di Lò e non ci fermiamo mai; ridiamo per ore.
A volte mi manca, però, ora che è a Torino, quando torna, si parla di più. Entra in camera, se dormo,mi sveglia, se è pomeriggio entra silenzioso e si mette sul letto a studiare con il suo solito carico di fotocopie da sottolineare, poi mi giro e,con una scusa, anche non volendo, iniziamo a parlare. Quando è qui e torna dalle uscite e mi sveglia involontariamente, lo guardo e lui inizia con il racconto, poi ci gira intorno finchè non gli dico,stanca: <<che è successo? dimmi avanti! mi fai spazientire così,forza!>>. E' capitato che si arrabbiasse: << non c'è sfizio con te! tu mi sgami sempre..sempre!! ma come fai!? uffa>>.
Stasera Lò esce e chissà quando torna e l'unica cosa in cui io e lui siamo DAVVERO diversi è che lui ha coraggio e io no, lui non ha paura di fare brutte figure e io sì, lui è sicuro di sè ma non lo da a vedere, io sono un'insicura cronica e lo do a vedere, lui ha stima dei suoi errori a tal punto di far credere agli altri di aver ragione, io vado in TILT al solo pensare di aver sbagliato.. lui sa di essere un essere umano e io non so lasciarmi andare nel giusto modo, il mio subconscio mi vuole robot!
Penso che quando porterà la ragazza a casa, come ha fatto Giù, e vedrò i loro baci, sverrò o mi alzerò prima che possa accadere.
Non so perchè ho parlato di loro ora. In realtà ero tornata qui per parlarti di cavolate, di G., poi mi son persa... sometimes happen...
Sotto una pioggia di parole che ti confonde..lascia che il mondo non sia tutto qui...
Oggi è stata una completa... PACCHIA!
ahah, quanto tempo che non dicevo più questa parola. Mi ricordo quando me la diceva zio ridendo, quando dormivo da nonna e stavo ore e ore a guardare i cartoni e rimanevo in pigiama fino alle tre, cosa che mia nonna concedeva solo a me e mio zio borbottava.. :P
La sedia della scrivania sta urtando contro le borse di Zara, mamma mi ha preso quel cappotto..oh Dada,se fosse stato per me non lo avrei mai preso..mi spiace. Quando sono arrivata fuori al negozio e mia madre mi ha cacciato dalla busta quel cappotto mi sono schiaffata una mano sulla fronte :<<ti piace? dimmi di sì, che se non ti piace ci rimango troppo male..allora?>> Allora? eh,allora?! allora niente.
E' la prima volta che prendo qualcosa che piaceva ad entrambe ma che dovevi comprare tu; insomma tu hai comprato la maglia con gli scoiattoli ma a me non è importato granchè, ora non so se tu ci sei rimasta male. Ad ogni modo non potevo non dirtelo e poi uscire con quel coso addosso.
Oggi hanno passato alla radio When I look at you...ah, quanto odiavo quella canzone! la ascoltavi per ore e non c'era verso di cambiare, ma oggi è stato diverso..mi ha ricordato un periodo davvero felice, mi ha ricordato quei mesi dopo la scuola; avevo tutto lì e non me ne rendevo neppure conto. Avevo F. ai miei piedi e non sapevo neppure quanto sarebbe diventato importante, avevo G. e lo avevo davvero, senza ragazze o scarole, e non so neppure perchè lo ho messo in mezzo..è importante, questo è poco ma sicuro. Avevo le nostre corse e le flessioni e la stanchezza..che bella quella stanchezza,Dà... avevo il sole d'estate e avevo le storie che mi costringevi a raccontarti per dimenticare la fatica e le flessioni ancora da fare... avevo persone che ora non ci sono, neppure
Una sera, mentre tornavo a casa con mamma, siamo passate davanti alla Floridiana e mi sono avvicinata per sentirne l'odore ma ..non c'era più. Ritornerà, ritornerà.... ritornerà se ritorneremo noi. Noi senza indugi, senza dubbi o malintesi, noi senza ansia o competizione, noi senza manie..noi felici, anzi, noi ANCORA più felici, non chiedo altro.
indipendence
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