E' solo che ancora non riesco a spiegarmi. Ancora non riesco a capire cosa tutto questo mi ha causato. Ancora non ho compreso il mio comportamento, men che meno il suo. Ancora la mia mente non è riuscita trovare un piccolo posticino per tutto quello che è successo.
E' solo che a volte, quando svolto l'angolo di quel corridoio, è come quel maledettissimo giorno in cui tutto è stato perfetto.
E' solo che non so se voglio ancora metterci una pietra sopra, non so se ne ho davvero la forza. La mia vita sembra, però già partita e mi sento trascinare come una carcassa dietro un giogo.
Ieri sono andata da lei e mi sono seduta sugli scalini di fronte a quel nome e a quel mazzo di rose rosse e nella mia testa le chiedevo se le piaceva com'ero diventata e se aveva visto cosa lui, questo, quel nuovo personaggio che aveva fatto capolino nella mia vita, mi aveva fatto e se era contenta. "Madre e nonna dolcissima. Resterai sempre con noi" : una delle frasi più dolci e più aspre da sostenere.
Tre minuti.
Due minuti.
Fuori sta piovendo e sembra Parigi. Le parigine hanno una pelle bellissima, infatti non usano trucco.
Io ho visto e vissuto a pieno tre lui:
la sua versione abbronzata
la mia versione di lui
la sua versione di lui. Il lui reale.
L'altro giorno ho riletto il post che scrissi prima di partire.
Cara casa e piccola collina,
hai visto? alla fine qualcosa da raccontarti l'ho trovato. Sapevo che quel piccolo diamantino a forma di cuore non si era smarrito lì per caso.
L'unico problema è che ora al suo posto non c'è più nulla. Gli spigoli di ferro che lo contenevano ancora mi pungono il polso. Lui, però, non merita tanto. Lui, però, non meritava tanto. Lui, però, non merita altro. Lui, però, non meritava altro.
17.42. RITARDO
indipendence
indipendence
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