venerdì 30 settembre 2011

Il drago e il suo tesoro

Ora ti racconto una storia, che mi hanno raccontato persone che non hai mai visto e che non ho mai visto neanche io. Poi dovrai fare una cosa per me. E' un accordo, un patto, a treaty. Rispettalo!
[...]
<<Essere buono non mi interessa. La bontà è come la tua allergia. Una disarmonia. Preferisco essere giusto.>>
<<Sia giusto, allora, e mi dica dove mi avete condotto.>>
<<Hai fatto tutto da solo. Noi ti abbiamo soltanto aperto la porta. E' impossibile che tu sia sprovvisto di talenti.>>
<<Si fidi, non ne ho.>>
<<Tutte le anime ne posseggono uno e vengono al mondo per farlo fruttare.>>
<<Evidentemente la mia aveva un difetto di fabbricazione.>>
<<La maggior parte degli uomini ignora di custodire il germe della propria fortuna. Lo cerca all'esterno, nelle sensazioni superficiali o in certe esperienze estreme. E, non trovandolo, finisce per condurre una vita infelice.
Conosci la favola del drago che aveva sotterrato il suo unico talento in una miniera abbandonata e vi montava la guardia per paura che qualcuno glielo rubasse? Arrivò un cavaliere, vinse il drago e liberò il talento, trasformando la miniera abbandonata in un tesoro.>>
<<Acqua passata, adesso sono un puntino nel blu. Desidero solo scomparire in pace.>>
In realtà gli stava tornando una pallida voglia di vivere e sperava che il Direttore si lasciasse scappare qualcosa di illuminante sul suo destino. 
<<Ti racconterò una storia. Il protagonista è un ragazzo che sognava di diventare un chitarrista. L'avventura incomincia la mattina del suo quattordicesimo compleanno. Quando gli regalarono una chitarra.>>
<<Che colpo di scena.>>
<<Era veramente bella. Ma piena di corde. Il ragazzo le sfiorò con le sue dita timide e ne fu respinto. Allora le toccò con più vigore: la chitarra emise un gorgoglio ottuso che non aveva niente da spartire con il mondo di suoni che lui sentiva dentro.>>
<<Avrebbe fatto meglio ad andare a lezione di musica.>>
<<Ci andò. Aveva imparato da qualche parte che quando un sogno ti resta incollato addosso per molto tempo significa che non è più un'illusione, ma un segnale che ti sta indicando la tua missione nella vita. Cucinare spaghetti. Fare calcoli. Ripagare orologi. Ciascuno ha la sua e l'errore consiste nel credere che una sia più importante dell'altra, solo perché non tutte procurano fama e denaro.>>
<<Ci sarà pure una differenza fra chi ripara orologi e chi viene chiamato a riparare il mondo.>>
<<Nel giudizio degli uomini. Non in quello dell'universo, se entrambi infondono nella propria opera il senso di un'esistenza. Il ragazzo era sicuro che la sua missione consistesse nel tirare fuori dalla pancia quei suoni.>>
<<E come si comportò a lezione?>>
<<Non apprese nulla, purtroppo. Allora ci ritornò. E fu ancora peggio.>>
<<In questi casi è sempre meglio smettere. Lo l'ho fatto un'infinità di volte. Lasciai perdere la boxe il giorno in cui riuscii a mandarmi al tappeto da solo.>>
<<Il ragazzo la pensava come te. Disse mi arrendo, il mio sogno era falso, non ho alcun talento per la musica. Nascose la chitarra in un baule e accese la radio per impedirsi di pensare. Venne invaso da un suono semplice e nuovo che riecheggiò nella sua anima. All'epoca lo chiamavano skiffle, ma era già rock.>>
<<Il rock? Vi facevo più noiosi, qui.>>
<<Il ragazzo riaprì il baule, abbracciò la chitarra e provò il primo accordo. In quel momento capì che per sapere se un sogno è giusto bisogna prima rinnegarlo, affinché la vita te lo restituisca per sempre con una rivelazione improvvisa.>>
<<E una volta compreso il suo talento, in quale modo lo sprecò>>
<<Chi trova il proprio talento non lo spreca mai. Quel ragazzo era John Lennon.>>


-L.U.R.-






















Ora è il tuo turno. 
Tranquilla, il compito che ti chiedo è semplice.  Più semplice. 
Devi sederti su questa sedia su cui sei già seduta. Devi incollarti lì su. Devi svuotare la mente (ti do un pò di tempo per farlo).
Devi ascoltare questa canzone, devi ascoltare le parole. Una per una. Ti avverto, è una canzone orribile. Orribilmente sdolcinata, ma è tanto che io e te non ne ascoltiamouna. E' tanto che io e te non facciamo più quello che non facevamo prima. E' tanto che io e te non siamo più amiche come prima.
Indipendence

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