E' mattina. Io non scrivo mai di mattina, ma oggi va così.
Mi sono resa conto che ormai è tanto il tempo passato lì. Così tanto da riuscire a non soffocare e di provare ad andare avanti. Quanto siamo cresciuti, così tanto. Quanto, a volte, mi mancano i primi giorni fuori dal quarto ginnasio.
"Hai alcuni amici?"- "Certo che ne ho."- "davvero, e quali?"- "questo non ti interessa. Interessati solo dei tuoi...Non so neppure perché ti ho risposto."
Oggi scrivo così. Nessuna parola avrà un nesso logico con quella precedente. Perché? perché mi va.
Bello il "mi va". Senza complicazioni, senza spiegazioni.
Odio quando qualcuno mi dice:" Perché ti va?" oppure "Che vuol dire che ti va?". Vuol dire che mi va di fare quella cosa, di compiere quell'azione, di mandarti affanculo se necessario. Tu devi solo rimanere fermo, seduto su una sedia magari, e lasciarti colpire da tutto quello che voglio dirti. Perché? perché mi va. Sono una persona paziente,io. Quando sei paziente nessuno se ne accorge mai, perché i pazienti non lo dicono mai, a meno che non siano furiosi e io, in un certo senso, oggi lo sono. Nessuno lo nota mai, perchè sei..paziente e i pazienti restano in silenzio a ...pazientare e sopportare.
Odio quando le persone mi copiano. Proprio non lo reggo. E' da quando eravamo piccole che io e mia cugina ci ponemmo questa condizione per non continuare a litigare: "Tu non mi copi, io non ti copio. Va bene?"- "Sì, va bene".
Oggi non riesco a sopportare quelle persone che prendono il ruolo di "segretarie".
Se io mi alzo per andare a chiedere una cosa, tu non puoi alzarti per andare a chiedere una cosa. Se io decido di andare a parlare con una persona, tu non puoi andare a parlare con la stessa persona, appena un secondo dopo.Se una persona viene a salutarmi e iniziamo a scherzare insieme, tu persona, non puoi metterti in mezzo o addirittura rispondere al mio posto. Le segretarie lo fanno e io, credimi, non ne ho bisogno. Se io accavallo le gambe, ad esempio, tu non puoi guardarmi e poi accavallarle. Capisci cosa voglio dire? Sicuramente sai cosa voglio dire. Se io sono bruna e tu sei bionda, se io sono bella e tu brutta, se io sono nata ad Ottobre e tu a Maggio, come a Giugno, come a Novembre, come a Gennaio, se tu hai gli occhi chiari e io scuri, se io amo la pittura e ho acquisito l'accento siciliano e tu non ti ricordi neppure com'è il mare lì, oppure non ci sei mai andata, io e te siamo Diverse e non potremmo mai essere uguali. Di conseguenza fammi vivere la mia vita e non soffocarmi. Trovati una vita tua!
Trovati un'altra a cui rubare linfa vitale, perché, così facendo, rovinerai tutto, oltre alle innumerevoli figuracce ottenute con le persone che ti hanno visto ripetere le mie stesse, identiche azioni. Proprio non riesco a comprenderle le persone così. Credimi, davvero non ci riesco. Non so come facciano a non capire che, in questo modo, si mettono in ridicolo e risultano come "prive di personalità".
Ad ogni modo, io sono e sarò sempre la stessa. A pensarci, mi fa anche piacere vedermi come un esempio per persone che, forse, si sentono inferiori. Fatto sta che nessuno potrà MAI prendere il mio posto e non è imitando un altro che crederai di più in te stesso.
Tra poco devo andarmi a vestire. Devo andare in chiesa. Ieri sera, sul terrazzo, hanno iniziato a parlare dei balli di gruppo e mi è venuto uno strizza budella tremendo. E' dura sapere che tutto ha una fine. Ho bisogno di qualcosa che duri nel tempo, che rimarrà senza una data di scadenza. E' così brutta la nostalgia. Molte volte non ha rimedio ed è peggio. Quando sono andata via, pensavo avrei perso tutto e tutti, ma così non è stato e ne sono felice.
E' facile rimpiangere cose che non hai fatto. Ogni volta che torno da un viaggio, ne sento la mancanza, perchè so di aver lasciato un piccolo pezzetto di cuore in ogni luogo. Ogni volta che torno non ho rimpianti, perchè so di aver dato tutto. Di aver fatto il possibile e se qualcuno mi chiedesse, come è accaduto già:"Hai rimpianti?"- darei una risposta negativa, perché so di essermela goduta, nonostante il tempo. Se dovessi pensare a tutte le cose che volevo fare, allora sì che ne avrei di rimpianti. Ma sarebbe troppo facile, perchè chissà cosa inizierei ad immaginare e allora sarebbe naturale rimpiangere la perfezione. Tuttavia nulla mi dice che ciò che ho immaginato poteva avverarsi, capisci?
E' passato del tempo. Mi sono vestita. Sono uscita per la chiesa. Sono tornata. Ho aiutato mamma a scegliere il vestito per questa sera a Capri. Un lungo vestito nero con una fascia sul petto anch'essa nera, ma con dei ghirigori argentati. Non lo voleva indossare, perché a papà non piace, ma è bellissimo.
Ormai sono stanca di chiedermi perchè sei arrabbiata o triste. Lo ho fatto così tante volte per poi sentirmi dire "non lo so" oppure "non ho niente". Nessuno più di te può saperlo e se scrivi che sei arrabbiata devi esserlo,no?
Perchè , mi domando, quando mi succede una cosa sei sempre la prima a saperlo, anche se si tratta di parlare a distanza? Perchè, mi chiedo, non è lo stesso?
Mi sono stancata di pensare a come fare per farti sfogare. Io ho sempre trovato un modo per parlarti, tu invece vuoi farlo solo in determinate situazioni. Per me va bene, ma non voglio sentire altro prima di quel momento, perché mi innervosisce sapere le cose a metà. Non sono arrabbiata, sia chiaro. Il giorno in cui mi arrabbierò con te, allora sarà grave, perchè, per il resto, non poteri.
Quando arriverà il momento in cui ti sfogherai perchè DOVRAI sfogarti o perchè ti sarai ricordata di me e di avermi lasciata a metà, allora fammi uno squillo.
Le zanzare devono andare via da questa penisola, perchè nella mia stanza c'è un odore di citronella persistente e sto iniziando a non sopportarlo più.
indipendence
ok
RispondiEliminaok cosa??
RispondiEliminaquando vorrò sfogarmi..
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