mercoledì 2 marzo 2011

Ho visto tanti piedi..

Arrivano all'improvviso, una, due, una parola, una frase e poi eccola, eccola la mia idea, il mio pensiero e ciò che voglio scrivere... quanto amo scrivere e quanto ne sento la necessità, tu non sai.
Ho preso la metro oggi e ho visto tanti piedi di tante persone. Quante persone che sarei potuta essere.. Tante volte ho pensato a me come una di quelle bambine che portano sempre il temeperamatite che a me è sempre mancato, quelle che non perdono mai i codini e che vanno a letto presto; quelle a cui piace il latte fin da piccole, quelle che non fanno storie per la pasta al sugo o per la cotoletta, chiedendo il risotto ai funghi porcini. Una di quelle bambine che gioca con le bambole e non si limita solo a vestirle o svestirle, per poi abbandonarle al suo primo diario segreto. 
Poi si cresce e i capelli crescono e allora tutte hanno i capelli lunghi e tu hai sempre voluto una vita di quelle normali...nessuna vita è normale perchè la normalità è soggettiva, me lo hanno insegnato la mia mente e  i cickciack nelle pozzanghere. 
 Avrei potuto indossare le scarpe malandate di un un ragazzo vestito tutto di nero e allora la mia vita sarebbe stata più difficile o forse, solo vista con occhi più stretti. 
Sarei stata una ragazza dagli occhi blu e i capelli dorati, con la 46 che baciava la mano del suo brutto fidanzato e allora sarei stata una di quelle che si accontenta di poco ma che vive felice, forse per tutte le batoste subite. 
Avrei visto attraverso un uomo con gli occhi del mare e una 24 ore di pelle chiara che credeva di aver  risparmiato tempo nel prendere l'ascensore...si sentiva ancora il suo affanno.
Ci penso sempre,spesso e mi rendo conto che la vita cambia in un nanosecondo, se solo ora io premessi la lettera A invece della C sarei un'altra perchè avrei in mente di scrivere altro..
Ti capita mai di conoscere la felicità? Oggi era uno di quei giorni che arrivano senza preavviso...le cose belle arrivano come quelle brutte, senza avvisare... giravo per strada e ridevo e ridevo ancora ed era così bello, perchè ora ho visto l'ombra della felicità o, forse, la felicità in persona.
 E' una di quelle figure che non arriva quando ne hai più bisogno, solo quando le va che tu sorrida un pò, è egoista la felicità, ma, il suo, è un ottimo egoismo. Non è motivata la vera felicità...le risate, i sorrisi con un passato sono divertimento, allegria, non felicità.
La felicità è un'onda che ti affoga e non sai perchè, non lo sai davvero, solo ridi, scoppi dal ridere come me ora. Una risata che ti sale alle labbra e allora, se sei in strada, cerchi di controllarla ma non ci riesci, lei chiede di più, ti sta chiedendo una fragorosa risata e così ti ritrovi,inspiegabilmente, felice.
Mi piace essere quella che sono e non parlo dell'aspetto fisico o dei vestiti o per convincermi. Per la me, quella vera, quella qui dentro, sono sempre stata una fan.. Mi piaccio per come sono dentro ed, è vero, sarei potuta essere tante altre e, a volte, sarebbe bello entrare nella testa di qualcun altro, ma mi piace essere quella ragazza che quando è incavolata scrive, dipinge, urla, cucina, si sporca di farina, non vuole sentire nessuno ne vederlo perchè lei non dovrebbe sbagliare mai,  quindi cosa è successo? Le piace com'è, nonostante tutto, le piace esserci sempre per tutti e le piace gioire per qualcosa che ha scoperto da sola e che nessuno vede...non la dirà a nessuno infatti, è la sua scoperta...le piace fare mille piani e poi sbuffare per non averne concluso nemmeno uno ed essersi persa in una barretta di cioccolata o in un film.Le piace la sua vita ora, è bella, c'è sempre il sole ed è contenta di essere l'unica protagonista e l'unica preoccupazione o felicità per altri perchè anche per lei sono lo stesso... le piace essere un'artista, le piace davvero come è dentro ma non lo aveva mai detto a nessuno. Mi piace essere.


1 commento:

  1. questa risata è quella che provo ogni mattina prima di andare a scuola ( quando ci andavo!!!)

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