E visto che parliamo e visto che sogniamo matrimonio, ora ti racconto, per la prima volta, come vedo il mio.
Voglio la primavera perchè quando ero piccola, mamma mi leggeva una storia illustrata dove c'erano tanti alberi colorati in primavera. Voglio la primavera perchè, una volta, alle elementari, la maestra ci portò a vedere una mostra d'arte e io mi annoiavo così tanto. Ad un certo punto, la guida ci portò in una sala con un solo quadro. Rimasi per un tempo infinito a guardarlo, si chiamava "la primavera" e il pittore lo aveva dipinto schizzando mille colori e ne era venuto fuori un bosco con tanta luce.
Voglio che quel giorno ci sia il sole. Non un sole forte, solo uno di quelli tiepidi che riscalda appena. La mattina deve svegliarmi un raggio di sole perchè, solo per quel giorno, avrò lasciatole persiane aperte tutta la notte così che il Giorno possa svegliarmi.
Il mio vestito sarà bianco, bianco come la neve, come la crema alla vaniglia. Sarà semplice il mio abito e un pò svasato, non avrà ricami il mio vestito, nè fiori, nè corpetti, sarà stupendo, come i sogni di pan di zenzero. Il mio velo sarà lungo e ci sorriderò dentro... Quella mattina ci sarà mia madre che girerà per casa sorridente e frettolosa per non far scendere le lacrime; ci sarà mio padre quel giorno e non vorrà alzarsi dal letto perchè ancora non ci crede che sua figlia si sposa, "ma come potrà essere successo?cosa abbiamo sbagliato io e te? e poi...lui non la merita...ne sono sicuro. La mia bambina che si sposa, non doveva stare con me tutta la vita?" .
E poi ci saranno loro, G. e L. Il primo già con indosso la barba e la cravatta di un veterano del matrimonio ma che si commuoverà come un bambino e allora ricorderò tutti i pomeriggi spesi con lui a parlare e chi se lo era mai immaginato di finire DAVVERO così e i suoi figli saranno i miei paggetti e le mie damigelle.
E poi ci sarà L. che faticherà ad alzarsi perchè la sera prima aveva tardato con la sua nuova ragazza, anche lei verrà al matrimonio e lo sta chiamando da ore ma lui...dorme.
E poi busserete voi quella mattina, tu ed M. Tu sull'orlo delle lacrime, bella, con i capelli raccolti e le scarpe alte che vai n TILT e mi dai solo ansia. M. tutta squattrinata, come sempre, che cerca di calmarti con il suo solito finto cinismo ma..non ci riuscirà con il suo vestito appariscente e un nuovo carré che non sarà poi così nuovo.
Io? dove sono io...mi immagino nel letto che mi alzo felice,senza ansia, per la prima volta in tutta la mia vita. Guarderò il mio letto e capirò che non ci tornerò più tanto spesso, che non finirò più le mie serate lì a parlare al telefono fino a tardi con M., che non ci saranno più due ragazze a parlare il sabato sera mentre il mondo le chiamava..ora saranno sedute, educatamente, su di un sofà elegante e color panna in un salotto pieno di luce, vestite da donne in carriera...forse sto correndo però.
Andrò in bagno, mi guarderò, con sguardo maturo..questo sì..poi mi schiafferò le mani in faccia come per dirmi "sei sicura?guarda che da qui non si torna...mamma che bello!" riderò e mi butterò acqua in faccia perchè è davvero la realtà.
Non mangerò quella mattina, nonostante i piattini di mamma che dice che la colazione è il pasto più importante della giornata, anche al matrimonio.
La truccatrice verrà e mi truccherà in maniera semplice, come quelle attrici dei film che sono sempre perfette ma io sarò più bella..sarò naturale; poi verrà la parrucchiera che mi raccoglierà i capelli in un'acconciatura che apparirà come accarezzata dal vento.
"Papà!!Papà sbrigati che non c'è più tempo, vuoi uscire da quella doccia! ahah papà"
"Sisi mi sbrigo...anche oggi mi dai ansia!"
"Papà è così emozionato che non vuole uscire dal bagno..stanotte non mi ha fatta dormire con tutte quelle domande"
La mia chiesa sarà in campagna, sarà una piccola cappella con le finestre alte da dove entrerà tanto sole e sarà in un giardino di edera e fior d'arancio e il profumo mi invaderà il cuore e..."tranquilla, io ci sono già passata e basta che mette un piede davanti all'altro e lo so che i tacchi sono alti ma ricorda che io sarò lì". Ti rispondo con un sorriso perchè l'emozione non riesce a dirti altro e allora entrerai con tuo marito che, per tutto quel tempo, era rimasto con lui a parlare..sai, loro sono amici.
Eccolo, cavolo è davvero lui ed è tutto per me! E' per me quello sguardo, sono per me quegli occhi lucidi. Eccolo,no, papà non mi lasciare! ti prego, cado, oddio sto per svenire..già siamo all'altare! No, ecco che mi prende per mano..che mani grandi e belle che ha.."sei bellissima"...si,è tutto per te. Mi giro e ci siete voi, M. mi sorride e sembra quasi che voglia venire qui...ci sei tu e poi mamma e papà..quante persone.
Tanto riso e petali di rosa bianchi volano davanti ai miei occhi e poi c'è il ricevimento..tutto perfetto. I tavoli drappeggiati da tovaglie bianche con bouquet di fiori e muschio bianco, le sedie di vimini con cuscini morbidi e le vetrate che si aprono sul giardino di ciliegi...
Mi prende, mi cinge la vita. Non lo avevo neppure visto, i nostri sguardi si incontrano e iniziamo a ballare e la musica è fantastica ed è davvero tutto reale.. "non ce la facevo più. Dovevo prenderti per un pò e ho chiesto ai musicisti di suonare. Balla con me,signorina?".
Quante foto, sono stanca e di colpo è già tardi, arriva la torta, una cheesecake a 4 piani, bianca con decorazioni fiori bianchi alla base,piccole peonie..."manca poco, vedrai..un pò e siamo fuori"lui mi sorride e mi prende la mano, mi porta fuori, mi bacia e poi mi riporta dentro....è così bello, maledizione. Ed eccole, eccole tutte,al lancio del bouquet...lo prende..."indovina chi? Amore girati!". Lui ride, mi giro, vedo L. con uno sguardo disperato e la fidanzata che lo avvinghia per il collo..mi guarda rabbioso.
Ecco, finalmente è finita. Una piccola 500 anni 50 tutta bianca ci viene a prendere per portarci in aeroporto..non so dove andremo, lui mi ha fatto una sorpresa..
Salgo e cercate di far entrare l'abito dentro l'auto perchè da sola non riesco. M. mi abbraccia e mi dice di tornare presto perchè il mese prossimo qualcuno dovrà pur comprarle le fedi.Sto piangendo, poi ti guardo, sei stanca, non mi ero neppure resa conto:" Che ci fai tu qui? Dov'è il tuo lui?". Mi tranquillizzi,sta prendendo la macchina e tu non potevi non esserci fino all'ultimo. Ti sorrido e mi chiudi lo sportello, la macchina parte ma io ho ancora qualcosa da dirti:" Ce l'abbiamo fatta..riguardati che sennò il bimbo, quando nasce, diventa più pazzo di te..torno presto Dà!".
indipendence
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