lunedì 31 gennaio 2011

Ho iniziato

Ho iniziato a fumare... forse sarebbe l'unica cosa in cui davvero sentirei un cambiamento se la facessi...non accadrà mai.
Ho odiato questo blog per un po' e non so perché...lo so..ogni tasto sembrava un macigno e anche ora, ogni N o M o T, sembra un gradino da buttare giù, un gradino fin troppo roccioso.
Scusami.... no, scusami ma oggi non mi va di chiedere scusa... 
Ti ho chiamata e ho sentito mi è entrato uno spillo nello stomaco, uno di quelli sottili e lunghi...ho sentito quella musica. Ho odiato quella musica per un periodo e forse la odio anche ora... ho reinserito il CD..è dura.
In questo periodo ho taciuto, ci sono tante cose che non ti ho detto e forse si starò anche peggio dopo avertele riferite..
Non so neppure da dove cominciare ma un capo ci sarà pure in questo garbuglio.
Iniziamo dalla più ovvia.. Sono uscita, faceva freddo quella mattina e c'erano le nuvole ma non si vedeva granché... qualcosa mi ha chiamata e non lo sentivo da tanto. Ho riso, un riso nervoso, uno di quelli che sanno dove portarti. La musica era così alta e così ho tagliato e tagliato e tagliato e tagliato e tagliato e tagliato e più tagliavo e più sentivo la necessità di dimenticare e di buttare via tutto..anche me se fosse stato necessario. 
<<ti capisco, era perché stai male..>> - No! non sto male! io non sto male. Sto fin troppo bene; la gente non ha il coraggio di cambiare davvero, non ho mai visto nessuno fare ciò che ho fatto io, solo nei film..nei film in cui chi lo fa, ha il cancro. E no, sto bene! Nessuno vuole capirlo qui. <<è per lei che lo hai fatto>>...mi ha colpito, colpito dritto dentro, ben conficcato nel punto che più bruciava ...ma NOO! no, sto bene e....
forse sto davvero male. Sai, solo quando attraversi questi momenti capisci perchè la gente inizia con i vizi e le ca**ate.. oh, non ci vorrebbe davvero nulla a decidere di fare una stupidaggine, davvero un secondo e ne sarò fuori. Fuori da questa casa, fuori da questo corpo, fuori da tutta questa rabbia; fuori e basta, ma IO non mollo, sono fatta così e anche se la tentazione è forte - davvero forte, credimi-non accadrà nulla.
° Sono tornata in quella casa ma quel sabato non ti ho detto tutto, ti sei persa in uno dei tuoi racconti e se te lo avessi detto ti saresti arrabbiata e non mi andava...
Sono tornata in quella casa, sono entrata in una casa che non era più quella...sono cose che non si possono capire davvero a fondo, se non si è dentro... ci vedevo tutto lì dentro e non ci vedevo nulla. E' stato orribile e non te lo ho detto perchè mi dispiaceva interromperti... Oh Rì sono così arrabbiata, così tanto che mi salgono le lacrime...
Faceva così freddo lì, quando respiravo usciva il fumo dalle mia parole. Era tutto così vuoto e non so descriverlo ma rientrare in quel giardino è stato come...come un colpo di fucile nel punto più fragile e sentivo le gambe voler cambiare direzione ma no!
E sono entrata e non c'era più nulla dentro. Sale grandi,grandissime che prima erano calde, dove prima si rideva e si ballava e si viveva, si viveva come non ho mai vissuto prima e quando sono entrata non c'era più nulla .... il portone blindato, aprilo come quando la sera prima di andare a dormire lo chiudevi, la porta ed ecco che sei dentro ma dentro è buio e fa tanto freddo ma nessuno dice nulla e allora nemmeno tu dici nulla e ti guardi attorno e "come poteva questa casa essere così bella e calda prima?! COME?!" .  Piano terra: buio,buio,buio,freddo,freddo..no, non voglio accenderla la luce..non voglio vederla.
Primo piano: non si mangiava mai qui su, perchè ora sì? perchè mi avete riportato nella stessa stanza dove prima venivo a studiare,dove parlavamo?!!!!!!!!!!!! ma non dire nulla..
Muovono tutto, perchè muovete tutte quelle cose, perchè non lasciate tutto come lo aveva lasciato lei?! nessuno ricorderà nulla dopo, basta...sembrava di morire..ti auguro di non capire mai a pieno queste cose... devastante? questa è la parola adatta. Vedi tanti tornado spazzare tutte le più piccole cose via e cambiarle e metterle in altri posti e ti senti spaesata, perchè nessun posto era come quello...non ritornerò mai più in quel posto perchè quel posto non esiste più, hanno cambiato tutto e ho paura, sono arrabbiata perchè nessuno lo capisce e ci ho provato, ho provato a dirlo ma nessuno mi ascolta..
secondo piano:....non sono riuscita a salire quel giorno. Lo ho fatto la seconda volta. 
C'era la camera da letto lì, il bagno nella camera, la mia poltrona letto affianco al letto e la televisione e lo specchio dove da bambina mi specchiavo e dove mi pettinava e c'erano ancora tutti..c'era sempre il sole lì ma stavolta era buio. Prima quella camera era piena di persone..ora le scale sono così pesanti e le gambe non vogliono e il cuore implora e implora "non farlo,ti prego!!". 
Riapri quella porta e la maniglia è così maledettamente pesante e poi ecco..tutto addosso,tutto, tutto, tutto e non c'è più scampo. 
Ho dovuto accasciarmi alla porta lì Rì, non te lo ho detto perchè il tuo sguardo era già perso nella tua estate e tra le due,la tua storia era sicuramente più bella. Era tutto spento e le tende facevano trasparire luce solo sul letto ed è stato terribile perchè...perchè c'erano ancora la collanina e lo spazzolino, il suo e il mio e la bottiglia d'acqua come l'aveva lasciati,come qualcuno che non sa che è sul punto di lasciare tutto e lo specchio ma non ho voluto accendere la luce, non volevo rivedermi dopo una distruzione di quel calibro... e c'era ancora la mia poltrona e mi ci sono seduta sopra e poi mille voci di mille discorsi passati su quella poltrona mi sono risaliti alla mente.. è stato terribile, non so spiegarlo, era tutto finito,finito davvero... e ora sto urlando, sono da sola ma non riesco ad urlare, ho troppa paura delle urla,soprattutto delle mie..
non mi sono presentata allo specchio e ho accarezzato le coperte del letto accanto alla poltrona e ho chiesto scusa, scusa se non c'ero quella notte, scusami se non ero lì con te, scusami se hai dovuto serrare gli occhi senza aver nessuno vicino e scusa per tutto, scusa se non c'ero più come prima nell'ultimo periodo ma sai il liceo mi occupa tanto tempo e so che non c'è da dir nulla perchè me lo dicevi sempre... Quante volte avevo dormito lì.
Quando avevo sei anni il mio sogno più grande era quello di ritornare a vivere lì e non volevo mai tornare a casa e mia madre si preoccupava e nè parlava con papà e papà non lo tollerava e diceva che questa casa l'aveva costruita per me e io mi sentivo in colpa, così, ogni volta che andavamo via da lì, piangevo senza dirlo a nessuno e questa casa è stata chiamata la "casa nuova" per anni perchè non era questa la mia casa, la casa dovevo volevo vivere...io volevo andare lì un giorno e quando tu mi dicevi che dopo il liceo saremmo andate a vivere da sole perchè era quello che sognavi, io pensavo che, come promesso, a 17 anni mi sarei trasferita lì perchè solo lì sapevo essere davvero felice...sì, felice e ora mi sento spaesata e anche lì ora non c'è nulla... Non basterebbero parole e dolore perchè non è vero che si va avanti, è una cazzata che ti passano davanti ogni giorno per farti stare zitta, ma non è vero, è una bugia e tu fingi di crederci o speri che sia così...non vai mai avanti.  
<<Non so se ho tagliato i capelli perchè sto male, va bene? non so se è questa davvero la ragione, so solo che se dico la verità avrò compassione e non la voglio, perchè nessuno può capirmi, nessuno può farlo davvero! e quindi no, sto bene e li ho tagliati perchè volevo farlo da tanto, pensi quel che vuole, faccia come se avessi risposto>> .


Sono così arrabbiata, mamma mia che odio che sento dentro. Una rabbia così rumorosa che si chiude in un silenzio nervoso. Non ci voglio ritornare in quella casa perchè so che non ci troverei nulla che non fosse solo passato e dolore..più di quanto non ne abbia ora. Sono arrabbiata con tutti quelli che sono colpevoli qui e l'altro giorno ho riletto alcuni sfoghi durante il coma e prima  dicevo che sarei andata lì e prima esitavo, convinta che non ne avrei avuta la forza e così l'ho persa perchè la morte non ti dà la possibilità di esitare e ti porta via tutto e ti lascia spaesata, con dolore senza confronti nè riscontri. Sono furiosa con me perchè io non c'ero quella notte e se lei avesse cercato aiuto quella sera e non avesse trovato nessuno girandosi... non riesco a respirare per il male che mi fa questo pensiero, non te lo ho detto perchè ora a sentire questa sensazione è mostruoso ... ci penso e ci ripenso e nulla potrà mai placare tutto ciò. Sono furiosa con chi è più in alto di me perchè ha deciso proprio in quel momento di farla andare via, senza un abbraccio - capisci cosa vuol dire un abbraccio mancato per sempre? ...prego di no- senza un bacio, senza una piccola- credimi, mi sarei accontentata anche di una sola sillaba,davvero - senza uno sguardo...PERCHE'?!! 
Sono furiosa con tutti perchè entrano in quella casa e fanno ciò che vogliono, senza dare ascolto a quello che provano davvero e senza guardare quello che non potrà mai più ritornare come prima. Sono senza forza con quella camera e quel piano terra perchè ora c'è solo freddo e ... più nessuno. 
Sono furiosa con me stessa perchè ho passato una vita intera ad esitare, a chiedere scusa in situazioni inutili, dimenticando di farlo quando non avrei mai più potuto dirlo, quando serviva..
Sono furiosa con la morte che non ha rispetto per nessuno, vorrei ucciderla. 
Sono stanca di essere stanca e odio questo mascara che mi appiccica le guance.
Odio il mio passato, così bello e così stronzo per avermi lasciato senza nemmeno un luogo dove fuggire..il luogo dove scappavo prima è morto da un mese e mezzo ormai..strano come tutto possa svanire con una sola persona.
Non voglio compassione, nè meraviglia.
Sono felice di aver capito quali sono i problemi veri e,soprattutto, di non piangere o sorprendermi più per nulla.
P.S. non cercare di consolarmi o di dirmi "io non voglio affatto consolarti", non tentare di capire o di dire di aver capito perchè tutto è soggettivo...ho imparato a mie spese che ogni male è diverso, come il DNA..era uno sfogo e rimarrà tale, è quello che sento ora e così rimarrà e non c'è nulla che lo cambierà... NON LEGGERLO SE NON TI VA (lo scrivo in grande perchè spero tu lo veda prima di iniziare la lettura)..non ti dirò che ho scritto perchè non è il caso... so che solo scrivendo posso essere davvero quello che sono dentro perchè nessuno scrive come lo faccio io, nessuno sente quello che sento io e mi spiace se non ti ho detto queste cose e mi spiace di averle dette..
Ti voglio bene


Indipendece

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