domenica 31 luglio 2011

It's better in my mind

A volte vedo le cose come nessun altro riesce a fare. A volte questo va bene, altre fa solo male. Prendi loro, ad esempio, prendi loro! Come ho fatto io a fare ciò che ho fatto. E' tutta colpa mia, è questa la verità. Non c'è ne è  nessun'altra...purtroppo. Ho provato tante volte a pensare a qualcosa, ma la realtà è solo e solo questa. La colpa è mia. Sono così belli insieme, sono certa che quando qualcuno li vede passeggiare assieme sente l'armonia che emanano. Sembrano così felici assieme.
Li ho amati così tanto. Entrambi, in un modo diverso dall'altro, sono stati abitanti di quel piccolo appartamento dalle pareti rosse e soggetto a continui terremoti che tutti chiamano comunemente "cuore".
E' così bello ritornare a pensarlo anche se non  come facevo prima...fa così male a volte.
E' meglio nella mia mente. La vita è meglio qui dentro, dove ci siete tutti. Dove nessuno può entrare. Quante cose ci sono in questa scatola di cartone, eppure è così piccola.
Immagina una piazza infinitamente grande, una di quelle con tante viuzze, ecco. Ecco, quella è la mia mente e le viuzze tutte le più piccole e infinite scelte non prese che mi avrebbero cambiato la vita. Che mi avrebbero cambiata e basta.
Prendi quella ricoperta d'edera e un pò sterrata. Vedrai che se cammini per un pò troverai un castello, lì ci sono io... io e altri. Lì è andato tutto come immaginavo. Lì ho avuto la faccia tosta di credere in tutti quelli che mi dicevano che a lui piacevo e che invece mi mancò, il coraggio quando mi invitò a ballare sia in classe sia fuori e che invece mi mancò; lì ho avuto la furbizia di nascondere il mio diario in un posto più sicuro e che invece mi mancò, la maturità di rimanere impassibile ai suoi abbracci o al suo modo di sapermi consolare anche quando ormai eravamo grandi e avevamo preso strade diverse e che invece mi mancò.Lì ho avuto la maturità di decidere e di avere le idee chiare riguardo lui e che invece mi mancò. Lì lei era con lui, con quel lui che le piaceva ed era felice, forse più felice di ora. Il suo cuore era intatto ed era felice, felice per entrambe. Felice anche per me, una volta tanto. Lì lui non era così stronzo come invece è quando apri gli occhi e cerchi in tutti i modi di chiudere il cuore. Lì lei non era così egoista e lì io non ero così timida e maledettamente irrazionale. Lì tutto sta andando come doveva andare.
A volte mi chiedo se doveva essere destino. La nostra era un'amicizia così forte da essere destinate ad innamorarci dello stesso ragazzo e a soffrire entrambe per lui. Chi in un modo chi in un altro. Chi con una sigaretta o con uno sguardo spento, chi con un pianto violento e una parte di cuore andata. 
Forse è per questo che non la detesto. Almeno lei ha avuto quello che, anche se in segreto, desideravamo entrambe. Ti auguro di provare un bene così profondo per un'amica, ma non che questa faccia la stessa fine. Quando arriverà quel giorno allora potrai comprendermi. Quando capirai che quella è importante fino a cederle ciò che di più caro hai senza riversarle odio addosso allora potrai comprendermi. 
Ci sono giorni in cui mi rendo conto che quello che ho provato per lui verrà inserito in un archivio tutto suo. E' stata un'avventura, una di quelle da starci male. Fin troppo male. Una di quelle da starci bene. Fin troppo bene. Una di quelle che non bisogna provare ad undici anni o dodici o anche tredici, se vuoi, perchè troppo.
E' vero ciò che dicono. L'amore è complicato, complesso e non è poi un'opera d'arte. Più che altro uno di quei quadri nascosti e malandati in una sala lontana, quasi sperduta di un'ala di un museo su una vetta in Alaska. Quando ci arrivi sei stanco, sfinito e allora ti ci siedi davanti e ti dici:" Ma perché sono qui? Ho fatto tutta questa strada per te? Bah". All'inizio ti arrabbi, poi però inclini un pò il capo e cerchi di capire cosa voleva trasmettere il pittore e te lo fai piacere. Anzi, inizia proprio a piacerti. Nessuno sa se quel quadro è bello davvero, fatto sta che non hai scelta. Ora sei lì e l'unica cosa che puoi fare è fartelo piacere. Anzi, ti piace proprio, il problema è che non sai perché.
Non so perché il mio stomaco non sia ancora stancato di ricevere spilli quando lo vede o quando vede qualcuno che gli assomiglia. Non so perché il mio cuore non si sia ancora stancato di sussultare. Non so perché il mondo giri così in fretta quando lo incontro. Non so perchè non mi sia ancora stancata di amarlo. A volte mi dico che non è ancora finita. Tutti dimenticano coloro che hanno amato, allora perché io no? E' come se stessi aspettando ancora qualcosa, anche se so che questo qualcosa non arriverà mai. Una parte di me è ancora seduta alla stazione ad aspettare quel pullman. La mia vita è andata avanti. Altri ragazzi hanno bussato alla mia porta e sono stati aperti, ma lui. Lui non ha mai dovuto bussare. Lui era già dentro, seduto in salone durante il tramonto, con le pareti che divenivano sempre più rosse. Lui è stato il mio terremoto più forte, forse anche l'unico. Io non so. Ciò che so è che ho provato in tutti i modi di tirar via quella ragazza da quella stazione, anche col rischio di rimanerci seduta. Lei è rimasta lì, con lo sguardo fisso nel vuoto e un soffice sorriso sulle labbra. E' come se stesse sentendo una melodia perfetta che anni fa la condusse lì e che ancora la lascia lì. Un giorno è andata da lei anche la sua migliore amica, che per farla tornare a casa ha preso il conducente del pullman e se lo è portato via, ma lei è rimasta lì. Lei aspetta, lei sa che non è tutto qui e, a volte, la odio. Perchè è lei che odio o forse odio quello che mi è stato fatto. 
Ci ho provato, ma forse il tempo che passa non deve voler dire per forza dimenticare.  






The call
E’ partita come una sensazione
Che poi è cresciuta diventando una speranza
Che poi si è trasformato in un pensiero silenzioso
Che poi si è trasformato in una parola silenziosa

E poi quella parola è diventata sempre più forte
Fino a diventare un grido di battaglia
Tornerò Quando mi chiamerai
Non c’è bisogno di dirsi addio

Solo perchè sta cambiando tutto
Non significa che non sia mai stato così
Tutto quel che
puoi fare è
Cercare di distinguere
Chi sono i tuoi veri amici
Mentre vai in guerra

Scegli una stella all’orizzonte
E segui la luce

Tornerai quando è finita
Non c’è bisogno di dirsi addio
Tornerai quando è finita
Non c’è bisogno di dirsi addio

Siamo tornati all’inizio
È solo una sensazione e
Nessuno la conosce ancora
Ma solo perché non possono sentirla anche loro
Non significa che tu debba dimenticare

Permetti ai tuoi ricordi di
Crescere sempre più forti
Fino a quando sono davanti a te

Tornerai quando ti chiameranno
Non c’è bisogno di dirsi addio
Tornerai quando ti chiameranno 
Non c’è bisogno di dirsi addio. 




Ti voglio bene.


Indipendence

mercoledì 27 luglio 2011

la dura verità....








Sai non me ne ero mai realmente resa conto, ho visto delle foto e ti ho subito chiamato ma tu stai mangiando e dopo devi guardare un film. Lui è veramente grande, insomma sì l'ho sempre saputo ma quando ho visto quelle foto è come se mi si fosse aperto un mondo ed ho capito. Ho visto tutto con occhio più distaccato e meno innamorato .Ho capito che non tutti gli amori sbocciano come vorremmo, ho capito che io e lui non saremo mai noi e credimi queste sono le poche parole che riesco a sopportare in questo momento. Non avevo mai capito cosa c'era di strano in me e perchè lo amassi tanto, c'erano troppi perchè a cui non avevo risposta. Ora lo  so lui ha già vissuto la mia età e sa cosa si fa o meno io no. Io non ho mai vissuto la sua età e questo vuol dire una sola cosa, che il suo mondo posso solo immaginarlo e per questo sognare che si possa adattare al mio, lui d'altronde è più calcolatore di me e aveva già visto oltre.
Mamma a tavolo ieri sera ha detto, lui aspetterà che farai 18 anni, già..... aspetterà ma nel suo calcolo questa volta ha sbagliato qualcosa...non tutti aspettano come lui, la mia pazienza non esiste.
Ho scoperto la verità, ho capito molte cose che ho pensato per lo più durante questa notte in cui hai dormito da me, non so come spiegartelo ma ho capito, ho capito e fa male.
Io pensavo che lui un giorno si sarebbe fatto avanti ma in fondo non ha nessun buon motivo di temere. Lui non ce l'ha e io ero una stupida che continuava a giustificarlo sempre a trovare sempre un perchè.
La dura verità quel film ha proprio ragione se esistesse una verità generale sarei molto più contenta.
M rendo conto  di scrivere e parlare con i piedi ma credimi se ti posso dire che è stato comeun'illuminazione...credimi questa verità è arrivata come un fulmine a ciel sereno.

R.& D.

martedì 26 luglio 2011

bhaa

SCORPIONE
24 ottobre - 21 novembre

PROFILO DEL SEGNO
I nati sotto il segno dello scorpione sono pieni di risorse, profondi e seri. Alquanto autoritari, capaci di scoprire il punto debole degli altri. Hanno poco tatto e, quando risulta evidente che hanno offeso qualcuno, cascano dalle nuvole. Possessivi, senza mai volerlo ammettere, capaci di intense emozioni, delle quali esternano più facilmente solo quelle negative.
Attivi, energici, perspicaci, passionali, con intensa sessualità, lo scorpione risulta essere il segno più sensuale dello zodiaco. Con grande orgoglio e notevole presunzione, vuole vivere la sua vita indipendentemente da tutto e da tutti, non chiede e non vuole consigli.
Caratteristiche negative: estremismo, arroganza soprattutto verbale, incapace di tacere, tendenza a forme di brutalità.
Un grande pregio: non trascura nulla che possa essere fatto per superare se stesso. Una peculiarità di cui non fa mistero: non sopporta le persone considerate poco intelligenti. Senso dell’umorismo spiccatissimo, particolarmente rivolto alla dissacrazione dei luoghi comuni.
Ama il rischio, pronto a pagare di persona per scelte poco ponderate.
Il passionale Scorpione dà a sua volta, in amore, grandi emozioni. Tendenzialmente geloso, pronto alle scenate, con sollecita riappacificazione. Quando alza la voce, meglio stargli alla larga.
In realtà, lo Scopione è molto fragile: ha bisogno di affetto e rassicurazione, così come di pace e serenità, per ottenere le quali, però, usa spesso aggressività e superiorità psicologica su chi gli sta accanto. E’ il timore di essere aggredito che lo spinge ad aggredire per primo. Vorrebbe sempre poter dominare la mente di chi ama. Possiede grande magnetismo e se decide di conquistare qualcuno gli riesce benissimo; al contrario, affascinare e conquistare uno scorpione è molto difficile.
Tendenza al tradimento, ma dal partner esige fedeltà assoluta. Molto selettivo con le amicizie ma se ha deciso di fidarsi, diventa un ottimo amico.
Sul lavoro, è importante che gli piaccia, allora non lo ferma nessuno, può fare qualsiasi cosa a qualsiasi livello, per le sue capacità e per la sua volontà: deve riuscire!
Non ha pretese di lussi, ha solo sfide da affrontare per obiettivi da raggiungere.
Lo Scorpione può essere, con i figli, un buon educatore ma non perderà certo tempo a raccontare fiabe. Metterà i figli di fronte alla realtà della vita e pretenderà da loro il suo stesso coraggio: le debolezze non sono ammesse.


chissà se è vero, io mi sono sempre guardata da queste cose!!1

domenica 24 luglio 2011

the column



Non vedo l'ora di andare via. Ora, dopo, prima non vedo l'ora di rientrare in quel posto. Non avrei mai creduto che un giorno sarei arrivata a ringraziarlo. Da piccola detestavo mio padre per tutte le volte che mi trascinava dentro, mia madre per l'ansia che ci metteva durante la preparazione, la felicità che coinvolgeva tutti e lasciava dietro me. Non avrei mai pensato che un giorno sarebbe stato l'unico posto in cui mi sarei considerata realmente a casa. Un posto dove nessuno rimane, dove niente é per sempre, dove tutto cambia, dove basta un minuto di anticipo o uno di ritardo e sei fuori, dove tutto cambia durante la tua assenza, ma rimane sempre lo stesso e non ti fa sentire in colpa per non esserci stata durante il suo cambiamento. Lì dove tutti se ne vanno, alcuni per poco, altri per non tornare mai più; dove nascono i baci e gli abbracci più veri e passionali. Lì dove sei sola, anche se con qualcuno perché ciò che senti, ciò che ti vibra sotto la pelle puoi sentirlo solo tu. 
Niente rimane lì, tutto vola in quel posto e tu lo vedi. Se presti attenzione vedi gli sguardi volare e le valigie partire, i sorrisi sbiadire e i volti sbiancare. 
E' strano partire, sai? Ti guardi indietro e sai che non rivedrai tutto questo per un bel po'; sai che quando tornerai non ci sarà nulla uguale a prima, ma, stranamente, non ti importa. Tu sei già avanti, sei già alla meta e le mura spariscono per fare spazio al cielo blu o alle montagne ghiacciate o alle palme da cocco, il pavimento di linoleum si scioglie in sabbia o si indurisce in asfalto. I fantasmi delle persone che corrono rallentano e, pian piano, si trasformano. Almeno questo è quello che succede a me. 
A volte quando mi alzo presto immagino milioni di aerei partire con il sole che li insegue e i passeggeri all'interno; chi si tiene ai braccioli e chiude gli occhi per la paura della partenza. I bambini che ridono e scherzano per la felicità di andare in un posto lontano lontanissimo come facevamo io e mio fratello. Vedo quei passeggeri a cui piace starsene in silenzio e guardare fuori dal finestrino, anche se questo è lontano e immaginare, immaginare un posto dove nulla più ti ferirà. 
E' strano crescere in un posto che non smette mai di mutare, ma per me è stato così. Forse non è poi così assurdo. Gli aerei, i viaggi, le valigie e le avventure sono la mia famiglia. Sono figlia dei viaggi. Mamma vive di quelli, papà li affronta. Io sono solo il risultato di un grande viaggio, il loro. 
Quello è il mio posto. Quando l'ho capito ho dato una spiegazione a molte delle cose fatte e a tanti tra i momenti in cui perdevo il controllo; sono come quel luogo e i suoi abitanti, dopo poco devo cambiare.


Da piccola andavo in salone, a casa di nonna non appena sentivo il rumore di un aereo partire e lei mi raggiungeva. 
Prima di partire,da bambina, mi diceva sempre: "Guarda dal finestrino e mi vedrai mentre ti saluto.". Ancora oggi guardo giù come automaticamente, ma non l'ho mai vista. So che è impossibile, ma io non posso smettere di crederci. E' stupido, lo so, ma non cambierà mai. 
Non so cosa farò quest'estate, né quest'inverno o quest'anno. Io aspetto, aspetto sempre. Un giorno partirò, emetterò un gran sospiro di sollievo.
Sarà fantastico tornare a casa.








indipendence

giovedì 21 luglio 2011

un mix...

Sei bella, sei bella, sei bella, è vero...



Stavo correndo, le mie gambe che tutti a quanto pare invidiano ( come mi dice sempre una mia amica), andavano veloci, si scontravano con altre persone, inciampavano ma non cadevano..
Dovevo correre ero in ritardo, dovevano essere più o meno le 10.23 e alle 10.30 dovevo stare da una mia amica al vomero.
Le metropolitana mi sembrava lontana anni luce, ma non mi arrendevo. Mi fermai solo un attimo a guardare un signore che stava a terra con una cagna e i suoi cuccioli, gli regalai qualche monetina e poi continuai per la mia strada.
Arrivai in metro e c'era un gran casino, gente che andava e gente che tornava, persone che sbuffavano, chi sentiva la musica, chi si stava baciando con il suo ragazzo, chi si soffermava a guardare una pubblicità, chi ancora stava con degli amici ma era triste, chi come me pensava al ragazzo che amava e per tirarsi su sentiva della musica.
Quella mattina mi ero svegliata presto e leggermente irritata, c'era un caos in casa, mia fratello stava per partire, andava in Grecia e io contavo quei giorni con ansia per avere un po' di pace.
Mi ero svegliata e l'avevo salutato, l'avevo baciato e con rammarico mi ero rimproverata di aver pensato solo per un minuto di stare meglio senza di lui in casa.
Non avevo mangiato, insomma era uno di quei giorni in cui ci si sveglia nervosi.
" Signorina il biglietto"
Mi risvegliai dal ricordo di quella mattina e gli mostrai l'abbonamento. Il signore con gentilezza mi lasciò andare.
Mentre oltrepassavo il signore,  pensavo per un momento a come fosse la sua vita e  cominciai  ad immaginare.... me l'aveva insegnato una mia amica, quella da cui stavo andando.
Sapevo che non ci dovevo pensare ma ormai era un punto fisso, avevo appena finito di scendere delle scale quando mi ritrovai una mamma che chiamava il suo bambino, pronunciò un NOME, quel nome che volevo dimenticare ma non ce la facevo.
MI sentivo accoltellare, ed ogni piccola accoltellata mi sembrava più dolorosa della precedente, il pugnale sembrava estrarsi sempre più piano e il dolore diventava una tortura.
Ormai contavo i giorni che mancavano al nostro incontro, giorni che sembravano non passare mai.
Mancava poco.
Passò la metro e portò una folata di vento che mi riportò alla realtà.
I miei capelli si rovinarono e le ore passate per piastriarli sfumarono via insieme ai miei pensieri.
Salii e un'odore a dire poco vomitevole mi assalì ma  mi ero abituata, erano già due anni che la prendevo ogni giorno per andare a scuola.
Dovevo muovermi, però la vista non era male.
C'era un bel ragazzo seduto accanto a me, presi le scale mobili inciampando su i miei piedi. Giunta fuori dalla metropolitana sentii uno strano odore di patatine fritte e panini ma non ci prestai molta attenzione.
Passai dinnanzi la COIN e c'erano dei gattini nelle gabbiette per essere adottati, erano bellissimi, io mi fermavo sempre a guardarli e a coccolarmi e quel giorno feci lo stesso.
L'unica cosa che mi ferma quando sono in ritardo o devo andare da qualche parte sono gli animali, l'unica cosa per la quale darei tutti i miei averi(che sono pochissimi).
Dovevo andare e mi avviai dalla mia amica ma ad un tratto mi bloccai, il mio cuore cessò di battere e vidi una scena dolcissima: un papà e una ragazza che andavano a fare compere assieme, io non lo avevo mai fatto.
Fu la prima volta in tutta la mia vita che provavo un sentimento così forte come l'invidia, un sentimento che non avevo mai sfiorato, un papà e una ragazza solo loro a fare shopping e si sa i papà "viziano" sempre le loro "bambine".
Ero arrivata sotto il portone della mia amica ma erano passati 10 minuti di ritardo tra  il mio arrivo e l'appuntamento, io non ritardo mai e la mia amica come sempre si era preoccupata.
Diceva e dice ancora oggi "quando ritardi vuol dire che  è successo qualcosa". Ma come spiegarle cosa era successo? Come mi sentivo? Cosa avevo visto e provato?
Non potevo se non così....




Ora sai cosa succede quando faccio tardi....mi fermo solamente a vedere cosa succede in una città come questa e noto che la rabbia, la furia, la stanchezza creano un mix perfetto con l'allegria e la gioia.


R.& D.







mercoledì 20 luglio 2011

Nulla

Oggi non ho bisogno di scrivere. Oggi non ho nulla in mente, ma qualcosa verrà. Oggi il sole c'è e poi non c'è. Oggi me ne sto tutta sola in questa stanza. Oggi è tanto che io e te non ci vediamo e questo è strano. Oggi c'è qualcosa in te che non vedevo da tanto ormai. Oggi ti nascondi dietro il latino,dietro quest'aria da bambina e non sei mai stata più scoperta, ma non è cosa che può risolversi al telefono quindi lascio che sia così. Divertiti!
 Oggi è un giorno speciale, ma non c'è un motivo speciale. Oggi, in questo esatto momento, ho deciso che questo giorno sarà speciale. Oggi farò di tutto perché questo giorno sia speciale...lo sarà.
"Non giurare cose che non sei sicura di mantenere, soprattutto a te stessa"- me lo hai detto tu-"sennò poi è brutto se non si avverano e poi non si fa.". Oggi te lo dico io.
In questi giorni mi sto rendendo conto di non avere il potere di risolvere i problemi degli altri, soprattutto se le persone non sono disposte a farseli risolvere o non vogliono capire o se i problemi sono irrisolvibili.
Ci sono milioni di problemi nel mondo per solo centinaia di persone alla volta.
Mamma me lo ha sempre detto:"Non immischiarti! Non puoi risolvere i problemi degli altri, non sai neanche risolvere i tuoi!! Non metterti in mezzo chè poi ti tireranno dentro...sarai pronta a sopportarne le conseguenze?". Ma io non l'ho mai ascoltata, a me non è mai importato delle "conseguenze" ed è ancora così.
Oggi, però, ho capito che non puoi far vedere agli altri quello che vedi tu e loro non possono farti comprendere quello in cui tu non vivi anche se ci provassimo con tutte le nostre forze. L'unica cosa che puoi fare è annuire, afferrargli la mano e dire:"Qualsiasi cosa succederà, ci sarò".
Sono successe tante, tantissime cose da quando ci conosciamo e molte di queste si assomigliano, anche se una è accaduta a me e l'altra a te. Siamo salite sulla stessa barca tante di quelle volte che ormai c'è una barca apposta per noi, ma non abbiamo mai visto o provato le stesse cose e mai capiterà qualcosa del genere. Non potrai mai sentire quello che ho provato per F. o per V. così come io non potrò mai provare quello che senti tu per A. o che hai provato per F.
Potrò raccontarti milioni di volte di quel periodo, ma non potrai mai far altro che dispiacerti. Potrai urlarmi ogni giorno riguardo la partenza da Ancona o la separazione, ma non potrò mai far altro che star male per te. Nessuna delle due risolverà mai i problemi dell'altra, ma- almeno per me e te- quello che importa è che resteremo insieme.
Non posso più dirti che andare via è sbagliato, non posso più risponderti che tutto andrà risolto, anche se non smetterò mai di crederci. Non posso più fare nessuna di queste cose se credi se non ci sia più niente da fare, se credi di non farcela più. Potrei urlarti parole che hai già sentito milioni di volte, ma non lo farò. Da oggi ci sarò. Ci sarò e basta. Da oggi ho deciso, da oggi decido. Se partire è quello che vorrai fare allora va bene.Partirai un giorno.
Ora non ti resta altro che cercare di viverti questi ultimi giorni o anni prima del tuo grande, fantastico o come vorrai chiamarlo cambiamento. Goditi ogni singolo momento con tua madre che ti vuole un mondo di bene e alla quale dispiacerà quando andrai a vivere da sola, ma tu lo farai lo stesso. Guarda bene tuo fratello, guardalo cresce in ogni suo millimetro e fallo in silenzio così non potrà dirti nulla, mentre tu inizierai a mettere da parte i ricordi di lui durante la giornata. Siediti su un divano e osservali litigare e ricordalo. E dopo aver fatto ciò cambia tutto quello che nelle tue camere non ti piace, vivrai un pò meglio.
Non pensare a quando te ne andrai, perchè starai promettendo a te stessa e se poi non sarà così piacevole come sogni?

P.s.
ah, io ci sarò..ovvio!


20 Luglio 2011 - un giorno speciale
indipendence

Ingredienti
  • 150 gr. di cioccolato a latte
  • 60 gr. di panna liquida
  • 20 gr. di burro
  • 30 gr. di rum
  • q.b. di farina di cocco

Spezzettate il cioccolato e fatelo sciogliere a bagnomaria. Mettete in una piccola casseruola sul fuoco la panna, il rum e il burro, appena accenna a bollire incorporate il cioccolato fuso. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare, mettete poi il composto in frigo a rassodare. Quando è pronto, con l'aiuto di un cucchiaino prendete un pò di composto alla volta e formate delle palline della grandezza che preferite, passatele poi nella farina di cocco grattugiato e mettetele in frigo fino al momento di servire. Potete usare anche dei pirottini di carta per servire le praline.

R.&D.

lunedì 18 luglio 2011

litigi, pianti, urla...

Tante volte queste mura mi fanno paura...questa casa è così strana, così mia ma diversa.
ho provato credimi, ho parlato con entrambi ma si sono incolpati a vicenda ed hanno incominciato a litigare per colpa mia.
me lo giuro io a 18 e un giorno vado via, non mi interessa dove posso anche andare in un monolocale, a vivere di nulla ma qui non ci rimango, qui non ci voglio rimanere...faccio l'esame e me ne vado....
farò tre valigie perchè mi devo portare i libri, i vestiti e degli oggetti....gli oggetti pi cari.
Naturalmente sarai sempre ben accetta nella mia nuova casa, mi aiuterai ad arredarla e sarà fatta con classe.
Ci penso spesso a come potrebbe essere ma ancora non so nulla.
Questa casa, quella in cui vivo non sai quanto mi pesi vederla, tornare a casa e conoscerne i posti.
Non la voglio più vedere.
Ci sono cose che io no accetto... io adoro il chiasso e la gente quando sto in giro ma in casa deve regnare la pace..un po' almeno ....non vedo l'ora che mario parte venerdì....così ci sarà silenzio ma questi saranno giorni infernali perchè mamma non vuole e continua ad urlare contro mario e papà.
quando non ce la faccio più penso che è stato destino, che ci sono nata in questa famiglia e che non posso farci nulla... nessuna famiglia è perfetta, nessun è felice.
Invece no ieri ho visto mio zio e mia zia e nonostante i 4 figli, la stanchezza di una famiglia così grande in quella casa c'è felicità, calma, pace e c'è amore...perchè quando vedo zia simona con mio zio vedo ancora amore nei loro occhi, come se fosse il primo giorno... esiste un amore così.
Pensaci quante volte le persone si amano e poi si lasciano insomma nulla è certo nella via, l'unica certezza è che siamo vivi e dobbiamo continuare.
La vita non si spreca, no si uccide, non ci si suicida è come combattere l'unica certezza che esiste: la vita.
Ora vado ad ascoltare there's no love here.....





“ … importante è amare di più i vostri figli di quanto avete amato o odiato il vostro coniuge …” R.E.Emery
la separazione porta odio e rancore. Mamma e papà  sono finiti per farsi la guerra. Eppure prima si volevano bene, si sono scelti, hanno messo su casa e hanno pure fatto dei figli…… Ma poi qualcosa si è rotto, sono cominciati i litigi ed un giorno si sono lasciati per un tradimento troppo pensato..
Iniziano così  quei conflitti che mi esasperano, dove l'unica cosa che importa è  chi è il vincitore: perché il vincitore è quello che prende tutto …. dove il tutto sono figli. E per far questo, ogni mezzo da usare è buono e lecito, e  la guerra è aperta senza esclusioni di colpi.
MI sono sentita come uno strumento da usare per una contesa della quale io so solo forse di essere la causa.
Spesso mi sento come tra due fuochi.....mi ricordo solo urla o troppo silenzio.
Mi ricordo un natale dove per la prima volta a tavolo stavamo solo io, mamma, mario e papà ma c'era silenzio e io li guardavo tutti chiedendomi perchè fossero tutti così arrabbiati e avevo paura di rompere quel sacro silenzio.
MI ricordo questo rumore di forchette che sbattono contro il piatto null'altro...
Solo l'anno scorso ho capito il perchè....i miei si stavano già per separare.
Perchè credimi fa paura stare tra due persone che litigano soprattutto quando sono i tuoi genitori. Ognuno cerca di tirarmi dalla sua parte,per accaparrarsi il mio pieno  affetto.  
Dopo si accende  la vera guerra, dove ognuno cerca di uccidere l’altro e credimi quando dico uccidere.

nessuno mi ha parlato della fine di una storia, che ancora brucia, trovando le parole giuste con un giusto equilibrio. Le parole giuste, quelle di cui i bambini avrebbero bisogno, non sono lì a portata di mano…ma in qualche modo bisognerebbe trovarle.

Certo sarebbe molto meglio  se si fossero separati in maniera civile, restando magari buoni amici, riuscendo a trovare un pacifico accordo anche su di me e mario. 
Non sempre vengono le parole giuste, quando si sta male. Sono restata confusa e piena di paure, specie perchè non capivo quello che stava succedendo in casa.
Avevo  paura di restare sola, avevo paura che come è finito l’amore tra i miei genitori così finisca quello con il mio lui. Se prima andava tutto bene e poi ora è tutto finito… allora dove mai è finito tutto quell’amore che c’era? E perché è finito?
il RAPPORTO BISOGNEREBBE RIPARARLO PER I FIGLI NON DISTRUGGERLO PER LORO.
le parole ormai sei grande devi saperlo...mi risuonano ancora nella mente e da quel giorno in cui mi furono dette non sono più stata una bambina...

R.&D.

La chiamavo famiglia....

domenica 17 luglio 2011

una busta piena di scarpe che non metto più

E' così tanto che non vengo qui. E' così tanto che non scrivo. Mi mancavi così tanto, mia cara collina. Oggi ti vengo a trovare tutta sola. Oggi qui è notte, ma in cima c'è il sole che sta tramontando e io me lo sto guardando. Oggi salgo qui solo per me, perché so che questi aghi d'erba avevano bisogno di me..come io di loro. 
Non ho ancora letto ciò che hai scritto. Ci ho provato, ma non riuscivo a concentrarmi. Dovevo scrivere...non preoccuparti li leggerò.
Un giorno mi hai detto una cosa: "Dimmi qualcosa che non so". 
Ci sono così tante cose che non ti ho detto, così tante che ti ho scritto. Vorrei dirti tante, tante, milioni di cose, ma non credo che la maggior parte sarebbero adeguate all'immagine che ti sei fatta di me fin ora. Ci sono così tante parole, frasi che ti lascerebbero senza parole. 
Mi è mancato questo posto. 
Ti dirò qualcosa che non sai un giorno. Inizierò per caso,tu però ascoltami lì. Non stare a rispondermi, perché non cercherò risposte. Ascoltami e basta, come quel giorno in cui eravamo solo io e te a casa e hai iniziato a buttare tutto fuori mentre io ti preparavo la cioccolata in silenzio. 
Ti scriverò qualcosa che non sai. E' morto. Un mio zio è morto. E' successo il giorno dopo la morte di tuo zio. Un altro, un altro se ne è andato. Quando ero piccola andavo nel suo giardino a cercare le lumache. Era il marito di una sorella di nonna, quella a cui sono più legata.
Lui era amico di mio nonno quando erano giovani e ogni Domenica nonna andava con la famiglia da loro. L'ultima volta che li ho visti assieme, mia nonna e mio zio, stavano ballando assieme. Era il matrimonio di una sua nipote che ora è incinta. Scherzavano sempre assieme, come due amici e nonna mi raccontava di quando accompagnava sua sorella da lui e zia e zio ridevano. 









Sono stanca.

Non voglio più vedere le persone andare via. Non la finisce più. Non vedo l'ora che quest'anno finisca. Non vedo l'ora che tutto questo finisca.  Voglio partire, partire per un posto dove devi entrare senza mente, senza dolore. Voglio dimenticare tutto. Voglio alzarmi un giorno e scoprire che è tutto un incubo. Ma, lo sai? Non è possibile. 
Vorrei ricominciare a sentire qualcosa scorrermi davvero dentro. Vorrei essere davvero felice per qualcosa. 
La notte prima l'avevo sognata.  Era tornata e io le chiedevo perché. Lei apriva il cancello di casa sua e ora eravamo solo io e lei e davanti a noi c'era il mare, una marea immensa. "Ora abitiamo qui.". Di colpo si presentava davanti ai miei occhi una grande barca rossa - "perché?"-"Perché la casa è stata distrutta."- "E' bella, però". Non c'era nessuno con noi. Poi da lontano iniziava a vedersi un'altra barca con un uomo dai capelli grigi appoggiato alla ringhiera che ci guardava. "Hey, nonna quel signore ti sta guardando. Guarda come ti guarda!"-"ma quando mai!"- "sì,invece!"
Iniziavamo a ridere e lei arrossiva, poi papà mi ha svegliata: "Zio è morto. Noi andiamo."
Vorrei solo avere una gomma, una di quelle potenti che ti cancellano tutto senza tanti sforzi. 
Non doveva farmi questo. Non doveva esserci così tanto e poi andarsene. Doveva partire ad un certo punto e non farsi rivedere più. Dovevamo litigare, almeno una volta, così l'avrei odiata. 
Così è troppo. Ho solo quindici anni, non sono in grado di sopportare tutto questo e sono lucida, il mio viso è asciutto. E' troppo dura tornare lì e non vederci più nessuno. E' dura chiudere gli occhi anche solo per un secondo e vedere il giorno del funerale e la macchina che se ne va. Non riuscivo neppure a tenere Barbara in braccio in quei secondi. Stavo dicendo addio alla persona più importante della mia vita, ma non potevo piangere davanti a lei, così la stringevo tra le mie braccia e cercavo di non singhiozzare. Se ne era andata davvero? Non lo ho mai capito e forse non lo farò mai, è un colpo ogni volta.
Un giorno riuscirò a dirti tutto, ma non spaventarti, ti prego e non dirmi nulla. Se proprio vorrai restare, non rispondermi, non toccarmi perchè potrei farti male. E' questa la realtà! Potrei far male ed è l'ultima cosa che desidero.







Ho così tante cose da dirti, mio caro. Ho così tanto da urlarti chè so che rimarrà tutto qui. Fa così male pensare che la fine è una cosa finita definitivamente. Mi hai fatta così male. 
Sei entrato nella mia vita senza che nessuno lo volesse. Ti sei fatto strada in silenzio, hai aperto una porta che avevo chiuso tempo fa. L'avevo chiusa con così tanta fatica che quando ci ero riuscita sembrava di toccare il cielo con un dito. Ci avevo perso tanti di quei giorni e poi sei arrivato tu che solo con un tocco di mano l'hai aperta, senza neppure accorgertene. Mi hai colta di sorpresa, è questa la verità. Mi ero coperta così bene, avevo fatto attenzione a non lasciar passare neppure uno spiffero, poi una folata di vento mi ha buttata giù. Avevo fatto attenzione, avevo messo la sciarpa più pesante che avevo,ma non mi ero accorta di aver lasciato scoperto il cuore...lo avevo sottovalutato.  Fa così male quando ti senti dire che non è questo il caso. Fa così male quando ti mettono davanti alla realtà. 
Non so come tu ci sia riuscito, ma hai fatto in modo da inventare un altro te, forse non lo sai neppure...forse sono solo io che tendo a giustificarti
Cosa è rimasto di noi? C'è stato un noi? Se frugo nelle viscere del mio armadio, qualcosa lo trovo. Chissà cosa avevi in mente. Chissà cosa sarebbe successo quella sera. Chissà se ci hai tenuto a me come io a te...non ne sono più tanto sicura, sai? 
Hai fatto passare tanto freddo, tanta indifferenza. Sei scomparso quando non importava più cosa era successo tra di noi. La verità è un'altra. La verità è che tu hai scelto, hai scelto l'orgoglio quando io avevo bisogno di te. Ti sei girato dall'altra parte.Dov'eri quando avevo bisogno solo di te..almeno di te? Dov'erano tutte quelle coltellate che hai detto di preferire al posto della parola "fine" che ti stavo imponendo? Era una finzione? Mi hai fatto convincere di questo. Hai deciso tutto tu, ma ora è il mio turno. Ora sta a me scegliere e, la sai una cosa? Io ho già scelto. Ho scelto di andare e scusa se mi ci è voluto così tanto. Sai, impiego sempre un pò di fatica a chiudere le porte. La tua la ho bruciata.
C.

mercoledì 13 luglio 2011

poesia....





Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Per all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore








E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla, per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

posso insegnarmi....

Non ho il minimo sonno.
Ci penso e ci ripenso e scaccio via il pensiero ma ritorna sempre lasciandomi senza parole. 
Ho pensato  che forse la mia anima si calmerà se la farò sfogare come si deve..così... 


SE VUOI PUOI NON LEGGERE ( parla di lui)


Mi manchi, mi manchi ancora oggi 13-07-2011, mi manchi da quel giorno in cui sono partita e non ho potuto più trascorrere tutta la giornata con te.
Mi manca tutto di te ma specialmente di noi.
Ti ricordi quando ci conoscemmo? 
Ti eri appena diplomato e sorridevi.... 
Giorni prima io avevo detto vicino a kekka che quel ragazzo con il costume blu era bello... se non lo avessi detto, se non mi ci fossi impuntata tanto ora non sarei qui probabilmente. Quel ragazzo eri tu.
Avevo subito negato dopo, non so perchè ma avevo fatto bene.
La prima mia domanda fu" sai giocare a burraco?" quante volte ho rivisto quel momento, forse ora starei da tutt'altra parte, forse penserei ad un altro ma sto qua e il sonno non passa dalle mie parti.
La sera ci incontrammo e incominciammo subito a ridere assieme, ci schizzammo e mi ricordo che indossavi una polo bianca. 
Mi ricordo che la seconda o terza sera camminammo lungo il molo e poi ci sedemmo su una panchina tutti e 5 io, te, mio fratello, frà, mary.....noi ci sedemmo vicino e parlammo per circa 2 ore.
Fu la prima volta in cui tu ti apristi con me e la prima in cui mi accorsi che non mi guardi negli occhi mentre parli. Parlammo a lungo e pensai che tu fossi un bravo ragazzo, un buon ragazzo ....ormai era troppo tardi.
Quella stessa notte tornai a casa con un sorriso in volto. Quella stessa notte ti immaginai per la prima volta prima di addormentarmi.
Era troppo tardi ormai.....i giorni successivi li passammo così....mi ricordo che tutti ci vedevano assieme, che le nostre madri erano diventate amiche e confabulavano fra di loro di noi due, che noi parlavamo per ore....
Mi ricordo un giorno in cui io e te stavamo scherzando sui lettini e due persone anziane ci guardavamo sorridendo quasi ricordando i loro anni assieme da giovani.
Ricordo che tu me lo facesti notare e che i tuoi occhi quel giorno può sembrare strano ma brillavano .....
Tutto...tutto è impresso dentro di me e parlarne mi fa bene, parlare di te mi fa bene. 
Oggi ti ho pensato, ho pensato che avrai paura per domani e che forse dovrei farmi sentire ma non lo farò, oggi ti volevo stringere forte come un koala e non mollarti...oggi mi manchi molto più di tutti gli altri giorni.
Ho pensato che non abbiamo mai parlato di Harry Potter e che non so se ti piaccia o meno.
Chissà forse tu mi avrai pensato o forse te stesso e lo studio vengono prima di tutto e tutti.
Nonostante tutto io sono ancora qua e sono incavolta nera con te e so che è giusto così ma scusami se il mio cuore ti perdona ogni piccola e grande cosa....scusa me stessa per la mia cocciutaggine nel volerti ancora come la prima volta.
Mi vorrei cavare i ricordi ed allontanarti dal cuore ma.. ma non nutro più alcuna speranza.
Devo essere sincera mi aspettavo di più da te, molto di più.
Non dico un cavallo bianco, non dico una casa o una villa, non parlo di cose materiali parlo di amore, QUELLO VERO, quello dove ci si ama fino alla morte perchè nulla al mondo lo può sovrastare,  nulla.
Evidentemente mi sbagliavo......
Io mi ero illusa, mi ero illusa che l'amore bastasse, mi ero illusa che nonostante tutto noi ora fossimo  assieme, mi ero illusa che non mi avresti mai negato di averti, mi ero illusa che l'amore esistesse fra noi due....mi sbagliavo.
Voglio dirti una sola cosa.
Queste righe non sono per te ma per me, perchè alcune volte ho bisogno di sapere che c'è qualcuno o qualcosa di fedele e che non ti nega mai la possibilità di parlare: la carta.


ci vedremo fra un po' di tempo e credimi se ti dico che io  non ti ho dimenticato o cancellato neanche per un secondo dalla mia testa, MAI.


ora lasciami dormire tra le tue braccia per l'ennesima notte.
R.& D.




lunedì 11 luglio 2011

voglio cadere nei miei sogni

Sì....olive da pelare, erano tantissime, ma poi erano poche...Questa notte non ho fatto incubi ma nel momento in cui non ti trovavo mi era salita un'ansia che non hai idea...
non ho mai pensato ad una vita senza di te da quando ti conosco e sinceramente spero di non vederla mia. Hai mai pensato invece a quanto sia stupendo che le parole, ituoi pensieri, il frutto del tuo io rimanga per sempre inciso su un pezzo di carta, un pezzo di carto che con l'acqua scomparirebbe.. io ci ho pensato e ho pensato che un giorno queste parole potrebbero perdersi,dobbiamo stamparlo un giorno assolutamente... TUTTO parola per parola.
Ogni tanto ti guardo e spero che le cose non cambino....
ma poi mi rendo conto che il futuro non è solo e unicamente nelle nostre mani.
Servirebbe qualcuno di diverso da me per andare d'accordo con te insomma non c'è molto che ci accomuna.



c'era lui stanotte.... era entrato nei miei sogni più nascosti.
Stavamo in spiaggia e ad un tratto io mi siedo vicino a lui sul suo lettino.
Gli dico di venirsi a fare un bagno con me e lui" sìsì ora vengo tu avviati" io lo guardo e gli dico che conosco questo suo tono, lo conosco da un sacco di tempo e che è lo stesso di quando mi dice ci sentiamo e poi non lo fa.Gli dico anche che o si alza e va in acqua o l'acqua verrà da lui. Mi guarda e decide di seguirmi. Incominciamo però a camminare per la costa e io incomincio a parlare. Parlo di papà e di quanto mi manchi e di quanto lui non ci sia abbastanza e gli dico di migliorare il rapporto con il padre lui che ce l'ha in casa....poi mi scende una lacrima e le lacrime diventano pianto. Piango e lui con fare imbarazzato mi mette una mano sulla spalla e mi abbraccia.
Affondo il viso sul suo collo e in lontananza noto mario che ci guarda.
Lui mi stringe sempre più forte e poi mi bacia sulla testa.
Poi si scosta  e mi dice" Ti amo" e ci baciamo fra le mie lacrime e risate. Poco dopo mi prende e mi getta in acqua e tutto quel dolore, tutta quella tristezza scompare in un solo attimo, solo perchè c'era lui.




sono più forte con lui accanto ma anche più debole e io ....io lo amo più di tutto, io vorrei tenerlo ogni notte con me per poter dormire almeno una notte tranquilla, almeno una......vorrei poter dormire tra le sue braccia e abbandonarmi in un sonno ....


ogni giorno aspetto la notte sperando di poter guardare solo per un secondo il suo volto in un mondo di finzione e illusione.
R.& D.

sabato 9 luglio 2011

perchè l'amore basta..

Alcune volte dovevo dirtelo l'amore non basta a colmare il dolore.
L'amore aumenta il dolore, lo accresce e ti lascia senza respiro.
Perchè l'amore per qualche assurda ragione a me sinceramente ignota è così.
Scappa, poi torna. Ti guarda e quasi con disprezzo si volta e ti lascia per poi ritornare dopo un mese o poco più, guardarti e dirti che non sei abbastanza per lui.
L'amore non basta a far stare meglio, l'amore provoca amore e odio e in questo magico accordo continuo a vivere sperando che un giorno non vedrò altro che le labbra di un solo uomo, le braccia di un solo uomo e la mia mente sarà rapita soltanto da lui, unica persona che potrà toccarmi e  guardarmi come se fossi io l'unica donna sulla terra.

Un giorno l'amore busserà e sarò costretta ad aprirgli, la mia porta freneticamente si aprirà e io con un candido sorriso lo abbraccerò, abbraccerò  quell'uomo che in quel giorno avrà fatto di me una DONNA.

in attesa che quel qualcuno arrivi spero di saperti accanto ...mia dolce cecilia.
Spero inoltre che queste parole non si disperdano nell'aria come il mio respiro che passa ormai inosservato.


R.& D.

giovedì 7 luglio 2011

guradami! mi vedi non mi sembra!!







L'ho visto, sì....  l'ho visto!!!
Sai perchè sto uscendo con quelli?? Perchè mi fanno dimenticare chi sono!! Nessuno sa che cosa succede a casa, nessuno e il silenzio non c'è!!!
Ieri un mio amico mi ha visto triste per un secondo e mi ha fatto il solletico per farmi ridere.Mi piace uscire con loro sono così diversi da noi Cè...è un altro mondo, lì di amici veri non ne trovi, lì tutti in fondo si vogliono bene, lì siamo in tanti e puoi passare da una persona all'altra senza troppi problemi, c'è sempre qualcuno da cui andare..... sempre qualcuno con cui dire scemenza perchè non gli o le racconteresti mai cose importanti ma quel qualcuno ti fa ridere.
Non è il mio mondo, io sono diversa da loro ma non mi interessa mamma dice sempre "devi saper stare con tutti". Sto imparando, sto imparando.
Sai quando stiamo assieme  ora c'è silenzio e mi fa strano!!! Non devi star zitta tu devo parlare anche quando io non parlo, il silenzio mi fa paura e mi viene l'ansia, la paura che non ce la farà....
Lunedì ci sarà un tribunale, un parente che non sta bene, mi sembra tutto TROPPO .... ma io ce la farò....anche prchè òe mie alternative sono poche...

comunque parlando di cose serie, oggi ho visto un cagnolino di 4 mesi stupendo, ero un pupazzetto, dolcissimo, affettuosissimo, me lo volevo rubare, era tutto così piccolo, tenero, indifeso!!! Mi leccava la mano, con una linguetta piccola piccola e aveva degli occhietti stupendi, ERA TUTTO STUPENDO!!!!
come lo vorrei qui ora!!! un bel cagnolino nano, tutto per me!!  Uffa!!!
Un cagnolino, un gattino, voglio fare ...io.....tanto no ce la farò!!! Pazienza non si può avere tutto nella vita, qualcosa mancherà, come nella vita di tutti no!!

comunque io non so che fare.. odore di sapone!!! come sono bella!!! L'ho sempre detto!!! Sono stupenda, cioè voglio dire dove la trovi una come me!!! gamba tedesca, faccia italiana, occhi cicciotti, fisico stupendo, sedere tedesco, collo presente( non come altre), insomma potrei andare a fare miss italia!!
Vabbè non esageriamo miss mondo!!
Basta!!! ora mi contengo, su su su non posso mostrare la mia bellezza al mondo
R.



Specchio, specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?
Naturalmente io!!!hahahhahah
lasciamo un posto a Cè!!!

mercoledì 6 luglio 2011

Aria in autostrada

Oggi dovevo partire, ma non lo ho fatto. Non so come il resto del mondo stia ora.
Ero in macchina per venire qui e l'aria batteva sul mio braccio unita al sole. Ho pensato a V. e poi ad F.
Tutt'a un tratto un pensiero si è fatto strada tra gli altri: " E se non fosse qui? ". Se non fosse qui il mio LUI. Non avevo mai pensato a questa possibilità e ho iniziato a scrutare il cielo e le macchine e non ci vedevo davvero nessuno. E se lui non fosse qui? Se fosse così, allora devo viaggiare, viaggiare e viaggiare.
Poi lo ho visto. Lo ho visto, lo ho immaginato, ormai non so più quale sia la differenza. Era lui? Era appoggiato ad un muro con una felpa grigia che gli nascondeva il volto, ma era bello, io lo sapevo. Le sue gambe erano fasciate da un jeans scuro e lo zaino giaceva in terra. Stava ascoltando la musica mentre io ero qui. Stava ascoltando la musica dall'altra parte del mondo in un giorno di pioggia mentre io ero qui ad osservare mondi che non erano i miei, prima di arrivare a lui.
"E se non fosse qui? E se avessi passato e stessi passando anni a cercare e trovare persone che non sono lui? Persone sbagliate. E se fosse così?
E se invece non esistesse uno giusto? E se avessero ragione i maschi quando dicono che non esiste una persona in tutto il mondo, ma tante che possono andare bene?Sto sprecando tempo, lo so."
Si spreca così tanto tempo a pensare all'amore. Si passa così tanto ad innamorarsi di qualcuno o, semplicemente, dell'amore. Invidio così tanto le persone che non lo sono. E' così tremendo sapere con certezza che si è destinati a soffrire, soffrire e soffrire ancora per amore. E' così difficile capire che, in realtà, l'altro può non provare quello che provi tu. E' così bello sognare. A volte sogno troppo.
Ero in macchina e l'aria mi tirava i capelli. Ho alzato la testa e mi sono sentita fiera di me per aver fatto ciò che ho fatto. "Grazie per avermi dato la forza. Grazie perché nessuno ha capito che li ho tagliati con te e non per te, perché solo a noi piaceva questo taglio. Grazie per esserci stata e per avermi sussurrato "vai!". "

indipendence

lunedì 4 luglio 2011

un bene grande così



Domani ci rivedremo... usciremo, ci faremo un giro, ci divertiremo, rideremo un sacco e poi.... poi non lo so però sono contenta di fare qualcosa di diverso, qualcosa che non voglia dire unicamente shopping anche se devo essere sincera l'idea mi attira un bel po'..... mi conosco e so che la mia è una felicità temporanea.
Domani mi vestirò bene, come se dovessi vedere il papa, perchè è tanto che non lo faccio e ne ho voglia. Indosserò una gonna e una maglietta  perchè domani mi va.
Domani mi vedrai con un gran sorriso stampato sul volto perchè sì ho imparato a fingere.
Ci divertiremo vedrai e lo faremo un sacco.....


vedrai..vedrai...
un bacio e dormi bene!!!!
Ti voglio veramente un bene dell'anima!!

domenica 3 luglio 2011

la pioggia è solo il riflesso della nostra anima....

Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.

Il rumore di un bacio non è forte
come quello di un cannone,
 ma la sua eco dura molto più a lungo 
Ti manderò un bacio con il vento, so che
tu lo sentirai...
ti volterai imbarazzato
e in silenzio capirai.....

 del resto, non è forse del tutto cieco quel Cupido, che è artefice e padre di ogni legame? E come il brutto gli appare bello, così fa in modo che anche a ciascuno di voi sembri bello ciò che gli è toccato in sorte, che il vecchio ami la sua vecchia, e il ragazzo la sua ragazza.

R.


noi siamo angeli

 in volo venuti dal cielo...... 

è così che mi chiami..


Ti capisco .....sei partita hai staccato la spina anche se non per uno scopo di divertimento... non sai quanto avrei voluto essere io la tua collanina d'oro che tieni al collo e partire con te...Aspetto perchè ormai quello che mi accadrà per i prossimi giorni non lo decido io ma un'escrescenza ......mi sento debole, ho sempre sonno, non ho fame e quando ce l'ho, apro il frigo e mi viene uno schifo che non hai idea. 
Vorrei poter tornare a casa tua e mettere a posto tutti i tuoi cassetti, uno dopo l'altro, scoprire cosa c'è dentro e cosa contengono per te... vorrei poter vedere i tuoi cassetti stretti, credo fra un po' tua madre mi troverà alla porta e mi dirà entra, mi metterò a farti i piedi con l'immaginazione. Dopo ore il tuo cassetto bianco uscirà come nuovo, poi il tuo armadio, poi la tua casa sarà lucida e splendente più di ora, poi ti lascerò un biglietto con scritto:

Cara cecilia, 
vado a Bari, parto anch'io, sì qui non ha senso senza te...perdo la bussola e preferisco andarmene, mi manca riempire una valigia e andarmene, non lo faccio da troppo tempo. Ho pulito la tua cameretta e te l'ho messa in ordine. Ho passato molto tempo a casa tua, ho passato davvero molto tempo e non ho ancora capito cosa ho fatto di così strano.... Non so se lo leggerai  in tempo questo biglietto perchè ora ho paura, ho paura per una volta di non farcela a salire quest'ennesima salita. Ho delle altre bolle ai piedi ma resteranno in pace per un po'.... I piedi, le gambe, le mani, il mio corpo non hanno la minima volontà però loro ce la faranno e mi porteranno dove io non arriverò intera, sana e salva.
Voglio dirti una cosa ..... non piangerò, non verserò più una lacrima, questo sarà l'unico post triste, l'unico post dove si accenna a quel coso, l'unico e l'ultimo perchè parlare del proprio dolore non fa bene, In questi giorni ti prego parla, parla sempre, parla di tutto quello che pensi, parla di V., di F., di moda, di baci mai dati ma parla non lasciare un minuto di silenzio..... solo una cosa se sarò ancora qui al tuo ritorno parla .....parla più di quanto faccia io.


R. perchè è così che mi chiami rita.....che cosa triste..

alcune volte ci vuole molto...

Alcune volte rivedo la mia vita davanti ai miei occhi e penso wow ho fatto davvero molte cose per le quali non c'è un perchè!! Volevo parlarti oggi ma non ci sei a casa quindi credo che aspetterò... ieri ti ho chiamato ma tu non mi hai richiamata stavi in bagno, forse tua madre si è scordata di dirtelo ma aspetterò.... e se non aspettassi più qualcuno??  Non ne sarei capace, aspetto tutti, ad ognuno il proprio tempo, il proprio spazio.... ieri ero gelosa, ero gelosa di tutto quell'amore, felicità, spensieratezza degli altri, mi vedevo senza meta, ieri sono salita SU UNA MOTO 125 SENZA CASCO, IERI HO MANGIATO UN KEBAB SENZA PREOCCUPARMI DELLO SCHIFO CHE CONTENEVA, IERI PER POCHI SECONDI HO DESIDERATO DI ESSERE UNA TAMARRA.
Ieri ho visto un raduno di punk e in mezzo a loro mi sentivo io quella alternativa, ieri ho poggiato la mia testa sulla spalla di un ragazzo che non fosse lui, ieri ho provato l'ebrezza della moto non sua, ieri ho ritrovato lui in quel ragazzo, ieri ho scoperto un'altra parte di me quella che si adatta a tutti, ieri sono andata alle 6 a pzz. dante e avevo timore di incontrarlo, ieri l'ho dimenticato per un po' di tempo, ieri non me ne fotteva se pioveva e io stavo senza ombrello ,ieri è stata una bella giornata, ieri ho perso un sacco, ieri ho conosciuto bene altre persone, ieri mi sono rivista anni fa, ieri sono uscita con persone con cui uscivo 2 o 3 anni fa, ieri un ragazzo mi ha chiesto" se non riesci a camminare per la bolla al piede ti posso venire a prendere io sotto casa", ieri non c'è stato bisogno di chiamare questo ragazzo perchè lui era lì, ieri ho pensato quanto fossi stata stupida, ieri ho capito cosa vedevate voi altre di pessimo in lui, ieri ho visto il mare e che mare, ieri ho unito la parte vecchia di me la migliore a quella migliore di me ora e devo dire andavano d'accordo......ieri mi sono divertita.

venerdì 1 luglio 2011

Cancella adesso

Fai ora quello che non potrai fare domani. Dimentica quando puoi e non lasciare che si dimentichi da solo, perché non lo farà. Scappa quando te la senti e non rimanere quando non vuoi. Tutto passa, è così che mi dico sempre. Urla quando hai troppe cose da spiegare e non farlo quando hai la gola secca. Esci quando il vento è propizio e non quando te lo dicono. Tutto passa, è così che mi sono sempre detta. Tutto passa. Vinci quando sai che sarà impossibile, non cercare di farlo sempre. Alle persone piace partecipare. Ridi quando non sei tu a deciderlo, non farlo quando lo avevi pensato un secondo prima, solo così potrai scegliere le persone con cui trascorrere la tua vita. Mangia quando pensi che vuoi essere come la ragazza in copertina. Non sarai mai come quella ragazza, per fortuna, ma,hey, stai assaggiando qualcosa che lei non ha mai visto prima d'ora.Neppure lei sarà mai come te.Non mangiare quando sei disperata. Non sarai felice o, almeno, più felice di cinque secondi fa con un cheese-burger o una tavoletta di cioccolato sullo stomaco.  Sali sulle giostre un attimo prima che partano, non farlo quando un bimbo vuole il tuo posto. Ricorda che a te lo hanno dato alla sua età. Arriverà il tuo turno, di nuovo. Apri la porta ed esci quando le pareti sono diventate troppo pesanti da sostenere e non farlo quando la tua famiglia lo è. Non sarebbe famiglia senza di te. 
Cambia le carte in tavola e non scusarti. Dai loro cinque minuti e faranno lo stesso.
Prendi un pennello o un paio di forbici quando la parte perfetta di te viene a trovarti, non farlo se non ne hai voglia. Cambia strada ogni tanto. Prendi il pulmann sbagliato quando capita. Scegli il consiglio sbagliato se ti va. Mangia le verdure se capita. Fallo! Ma non far sì che tutto ciò diventi la quotidianeità, perchè solo le regole ti rendono liberi...le tue regole.
Ora vai. Vai via! Spegni questo schermo e cambia. Cancella adesso quello che un giorno farà troppo male. Non so se con te funzionerà, ma fa' qualcosa che ravvivi lo spirito. Apri il cassetto dove tieni tutti i tuoi progetti, perché nessuno li ha mai inseriti nella cartella "futuro". Ora è futuro!


 indipendence




Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni
[Eleanor Roosvelt]







wow!!!! il primo post di luglio sarà il mio!!! Che bello!!
Sai alcune volte immagino cose assurde, la mia mente sogna e mi perdo... 
L'altro giorno durante quei minuti di silenzio... ho sognato..
Devo confessarti ho fatto una storia.
Stavamo assieme lì, dove ci siamo conosciuti e il tempo non scorreva, letteralmente. Stavamo l' e in quel giorno eravamo andati a correre assieme, avevamo corso abbastanza ed eravamo stanchi. Poi si ferma a comprare il giornale e c'è una nostra foto.... ci guardavamo negli occhi nella foto e nella realtà leggevamo allibiti i commenti dei nostri amici. 
Si parlava di coppie, di storie d'amore estive e la nostra era una di quelle storie che aveva bisogno di essere pubblicata su un giornale per rimanere indelebile.. Alla fine scendevamo in spiaggia e lì parlavamo con i nostri amici. Guardo sotto il mio ombrellone e lì vedo mio cugino, mia madre ma non c'è lei .. perchè sai forse quel giorno non ci sarà e non le potrò dire che mi ci sono messa. Non lo potrò fare così ho deciso di smettere di pensare e ho parlato.




Sì, li amo, li amo più di ogni altra cosa, sono importanti per me... sono unici, gli unici che ti comprendono sempre , ti guardano con quegli occhi pieni di te e ti vorrebbero sempre con loro. Sono incapaci di provare odio, per questo voglio vivere in un bel posto, uno di quelli con tante persone e animali.... un giorno guarirò qualcuno o qualche animale o li aiuterò ma in entrambi i casi ricorderò il volto di mia zia che mi dice: " Gli animali sono gli unici essere viventi che non ti tradiscono mai e quando ti dicono che non ti devi fidare tu non ti fidare del padrone perchè non gli vuole così bene..."




Gli animali sono gli unici essere viventi che non ti tradiscono mai