giovedì 21 luglio 2011

un mix...

Sei bella, sei bella, sei bella, è vero...



Stavo correndo, le mie gambe che tutti a quanto pare invidiano ( come mi dice sempre una mia amica), andavano veloci, si scontravano con altre persone, inciampavano ma non cadevano..
Dovevo correre ero in ritardo, dovevano essere più o meno le 10.23 e alle 10.30 dovevo stare da una mia amica al vomero.
Le metropolitana mi sembrava lontana anni luce, ma non mi arrendevo. Mi fermai solo un attimo a guardare un signore che stava a terra con una cagna e i suoi cuccioli, gli regalai qualche monetina e poi continuai per la mia strada.
Arrivai in metro e c'era un gran casino, gente che andava e gente che tornava, persone che sbuffavano, chi sentiva la musica, chi si stava baciando con il suo ragazzo, chi si soffermava a guardare una pubblicità, chi ancora stava con degli amici ma era triste, chi come me pensava al ragazzo che amava e per tirarsi su sentiva della musica.
Quella mattina mi ero svegliata presto e leggermente irritata, c'era un caos in casa, mia fratello stava per partire, andava in Grecia e io contavo quei giorni con ansia per avere un po' di pace.
Mi ero svegliata e l'avevo salutato, l'avevo baciato e con rammarico mi ero rimproverata di aver pensato solo per un minuto di stare meglio senza di lui in casa.
Non avevo mangiato, insomma era uno di quei giorni in cui ci si sveglia nervosi.
" Signorina il biglietto"
Mi risvegliai dal ricordo di quella mattina e gli mostrai l'abbonamento. Il signore con gentilezza mi lasciò andare.
Mentre oltrepassavo il signore,  pensavo per un momento a come fosse la sua vita e  cominciai  ad immaginare.... me l'aveva insegnato una mia amica, quella da cui stavo andando.
Sapevo che non ci dovevo pensare ma ormai era un punto fisso, avevo appena finito di scendere delle scale quando mi ritrovai una mamma che chiamava il suo bambino, pronunciò un NOME, quel nome che volevo dimenticare ma non ce la facevo.
MI sentivo accoltellare, ed ogni piccola accoltellata mi sembrava più dolorosa della precedente, il pugnale sembrava estrarsi sempre più piano e il dolore diventava una tortura.
Ormai contavo i giorni che mancavano al nostro incontro, giorni che sembravano non passare mai.
Mancava poco.
Passò la metro e portò una folata di vento che mi riportò alla realtà.
I miei capelli si rovinarono e le ore passate per piastriarli sfumarono via insieme ai miei pensieri.
Salii e un'odore a dire poco vomitevole mi assalì ma  mi ero abituata, erano già due anni che la prendevo ogni giorno per andare a scuola.
Dovevo muovermi, però la vista non era male.
C'era un bel ragazzo seduto accanto a me, presi le scale mobili inciampando su i miei piedi. Giunta fuori dalla metropolitana sentii uno strano odore di patatine fritte e panini ma non ci prestai molta attenzione.
Passai dinnanzi la COIN e c'erano dei gattini nelle gabbiette per essere adottati, erano bellissimi, io mi fermavo sempre a guardarli e a coccolarmi e quel giorno feci lo stesso.
L'unica cosa che mi ferma quando sono in ritardo o devo andare da qualche parte sono gli animali, l'unica cosa per la quale darei tutti i miei averi(che sono pochissimi).
Dovevo andare e mi avviai dalla mia amica ma ad un tratto mi bloccai, il mio cuore cessò di battere e vidi una scena dolcissima: un papà e una ragazza che andavano a fare compere assieme, io non lo avevo mai fatto.
Fu la prima volta in tutta la mia vita che provavo un sentimento così forte come l'invidia, un sentimento che non avevo mai sfiorato, un papà e una ragazza solo loro a fare shopping e si sa i papà "viziano" sempre le loro "bambine".
Ero arrivata sotto il portone della mia amica ma erano passati 10 minuti di ritardo tra  il mio arrivo e l'appuntamento, io non ritardo mai e la mia amica come sempre si era preoccupata.
Diceva e dice ancora oggi "quando ritardi vuol dire che  è successo qualcosa". Ma come spiegarle cosa era successo? Come mi sentivo? Cosa avevo visto e provato?
Non potevo se non così....




Ora sai cosa succede quando faccio tardi....mi fermo solamente a vedere cosa succede in una città come questa e noto che la rabbia, la furia, la stanchezza creano un mix perfetto con l'allegria e la gioia.


R.& D.







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