venerdì 31 dicembre 2010

...

Avevo intenzione di sfogarmi, di buttare tutto giù,su lettere ma...tu hai già detto la maggior parte delle cose che avevo da dire e mi sono trovata un pò a corto quindi ora è arrivato il momento di fare ciò che meglio so fare, inventare....stavolta provo a dirmelo come fosse una storia
C'era una volta, tanto tempo fa, una piccola bambina. Il suo nome era Ellie, era bionda, con tanti boccoli che le scivolavano sulle spalle; i suoi occhi erano grandi e blu con tanti spicchi di ghiaccio e la sua piccola bocca era rossa come una coccinella. Ellie era sempre felice da bambina. Si sedeva sempre sotto un grande albero di mele e pensava.... Un giorno si alzò, si specchiò e di colpo si vide grande. Quanto tempo era passato? <<Abbastanza perchè tu possa arrivare a toccare le mele sull'albero>> le rispose il padre. 
Nessuno però conosceva il segreto di Ellie. Così,come sempre, la bambina ormai ragazza sì incamminò verso l'albero mentre guardava il suo vestito blu che era cresciuto con lei ma di colpo il suo segreto le si presentò davanti. Lo stupore fu grande e la coccinella sulle sue labbra si preparò a spiccare il volo per lasciare posto ad un sorriso. << hai visto, finalmente sono scesa di lì...avevi ragione, sai? il mondo è più bello visto da qui giù>>- <<e ora cosa hai intenzione di fare? -rispose Ellie sorpresa- ti farai rivedere alla villa? nessuno potrà mai credere a ciò che vedrà..oh, sarà stupendo, vedrai. Finalmente, hai fatto la cosa giusta,vedrai>>. Il segreto le rispose con voce allarmata:<< No! Ellie, questo non dovrà mai succedere.Nessuno dovrà vedermi, ho già fatto troppo male a quella villa e ora ritornerei solo per dar impiccio. Ellie devi prometterlo! Non una parola o un dissenso>>.Lo sguardo della ragazza si fece fioco e di colpo si trovò rassegnata ad un ulteriore silenzio. Quel giorno però Ellie si lasciò guidare da quel suo segreto e insieme ricordarono tutti i  bei posti in cui erano state prima della "sparizione". Si posarono sul fiume dove andavano quando Ellie era solo un fagottino, passeggirono sulla spiaggia e lì la ragazza dai lunghi boccoli pianse perchè capì che non avrebbero più fatto un bagno assieme vista la decisione...finchè non si fermarono sul balcone di una casa logorata dal tempo e ricoperta di edera. Ellie non capiva, poi il segreto le disse:<<guardami, gurda questa casa. Non ricordi vero?>> Ellie avrebbe tanto voluto ricordare ma era solo buio. L'altra allora continuò e,prendendola per mano, condusse la ragazza attraverso le stanze ormai vuote.<<Non puoi ricordare infatti.E' passato così tanto, come potevo..ah, beh ora ti porto in una stanza,spero tu riesca a ricordare.>> Salirono una lunga scalinata in marmo,girarono a destra e si aprì una porta. Non c'era nulla di particolare lì dentro ed Ellie perse le speranze lasciandosi andare su una vecchia poltrona impolverata. Lì le tornò tutto alla memoria; riuscì finalmente a capire perchè taneva tanto a quel segreto, guardò la poltrona e ricordò delle tante sere in cui ci aveva dormito,guardò il grande letto alla sua sinistra e le passarono davanti tutti i discorsi stupidi e i "ti voglio tanto bene". Di colpo una strana forza la fece alzare e si ritrovò di fronte a qualcosa che era un pò più in là del letto, la polvere lo avevo completamente soffocato. Iniziò a passare le mani sulla superficie e la polvere cadde a poco a poco,era uno specchio. Era lo specchio che tanto aveva sognato, ci si specchiò dentro e si vide bambina e si ritrovò in un prato a giocare con una donna che aveva i suoi stessi boccoli ma marroni, le loro gonne giravano e giravano; poi sentì anche la musica e di colpo le due si ritrovarono in una cucina che la stessa Ellie conosceva e conitnuarono a ballare e ballare e loro ridevano,la donna si stancò e con un sorriso la bimba la abbracciò...Aveva ricordato e una volta appresi tutti i giorni,molti dei quali non vennero mai citati nella storia, riaprì gli occhi e si ritrovò di nuovo in quella stanza, in quella casa e alle sue spalle lei, il suo segreto. Quel segreto che aveva deciso di continuare a far parte della sua vita anche quando tutto sembrava impossibile; quel segreto che lei aveva custodito con tanta cura senza capirne mai il motivo. Quel segreto con cui aveva passato gran parte, forse tutta,la sua vita dimenticandola giorno per giorno.Ellie corse da lei e l'abbracciò ma svanì tutto, il segreto,la casa,lo specchio, la poltrona. Si ritrovò di colpo sotto l'albero; decise di arrampicarsi come sempre ma appena arrivò su e aprì la porta della piccola casa non ci trovò nessuno. Scese e iniziò a correre e cercare,ritornò in tutti quei posti e mentre i suoi piedi acceleravano davanti agli occhi le passarono tutte le immagini della sua infanzia e il vestito blu divenne un minuscolo corpetto, poi sparì anche quella. La radura divenne un giardino e le ballerine scarpe da ginnastica, le sue gambe si ritrovarono fasciate da un tessuto che non avevano mai indossato e il corpetto sparì per lasciare posto ad una maglia dello stesso blu del vestito; i boccoli furono sollevati dalle spalle e raccolti in una coda di cavallo. Ma Ellie correva e non fece caso a nulla e corse fino a sera, poi esausta si ritrovò davanti al cancello della villa e il suo viso era bagnato ma non era pioggia. Decise di ritornare dove era l'albero ma al suo posto c'era un tronco cavo. Le lacrime allora si fecero ancora più forti  e il corpo decise spontaneamente di accasciarsi sul suolo. La piccola bambina dentro di lei era così triste e la ragazza al di fuori così esasperata che entrambe caddero in un sonno porfondo. Quando Ellie riaprì gli occhi sentì una voce dolce che aveva partecipato ai suoi giorni fino a quel momento:<<era arrivato il momento..il mio compito era quello di farti ricordare ciò che era stato prima. Lo ho fatto e sono andata. Non piangere, non tediarti, non è questo il progetto per la tua vita. Tu rimarrai sempre nel mio cuore perchè io e te siamo legati da una sorta di legame che ti ha donato tua madre. Tu crescerai e incontrerai tante persone, alcune busseranno alla tua porta con una valigia ed irromperanno con forza nella tua esistenza, altre si fermeranno sulla soglia, altre saranno invisibili e ti accorgerai di loro quando inciameprai nelle loro valigie..cerca di essere forte. Il dolore è brutto da sopportare, lo so e sembra quasi un incubo ma ora che sai, potrai sempre correre in quella casa che prima chiamavi "la mia casetta piccina e grandina grandina", passeggiare per le stanze e piangere un pò. Lì mi troverai anche se non per davvero. Lì troverai sempre la felicità,ricorda.>> Gli occhi di Ellie erano gonfi e gli spicchi di ghiacico sembravano piccoli aghi, la sua bocca riuscì solo a dire:<<tu..tu non puoi andare via così, con una voce. Le persone importanti se ne vanno sempre in silenzio, perchè?! So come sarà, tra un paio di mesi sembrerà tutto lontano per gli altri,come succede già nella villa. Loro non hanno mai parlato di te, chissà quanto tempo fa te ne devi essere andata per loro.. tu non puoi andare via, non puoi perchè non hai mandato nessun preavviso o biglietto e io..io. La vita non può essere così ingiusta da fartene andare via senza che io possa averti neppure abbracciata..sai, un abbraccio sarà ciò che di più mi mancherà ma non potrò dirlo a nessuno perchè per loro sei già morta.>> Ellie si ritrovò ad urlare senza però avere alcuna risposta; allora si alzò e traballante si trascinò sino alla sua piccola camera,  intravide nello specchio la sua immagine riflessa e si chiese dove fosse andato a finire il suo vestito... non lo saprà mai. Tutto ciò di cui fu a conoscenza Ellie fu che era cresciuta, di colpo lo era.

Passarono i mesi e non ritornò mai sull'albero nè in quella casa, fino ad una mattina,quando si alzò e i suoi piedi la portarono lì davanti senza che lei se ne accorgesse. Quando posò la mano sul portonicno, si accorse che era socchiuso, entrò ed aprì la porta della casa. Ritornò nella stanza e si specchiò, si vide così maledettamente grande e alle sue spalle comparve un ragazzo. Era alto e i suoi occhi erano grandi e verdi e ad Ellie sembrarono due smeraldi, la fronte era coperta da un ciuffo spettinato dove batteva un raggio di sole che lasciò intravedere il mile dei suoi capelli. Ellie si girò di botto e gli chiese con tono d'accusa chi fosse, la bocca carnosa del ragazzo si aprì per lasciar uscire un:<<io ci vengo spesso..tu chi sei invece?>>-<<io sono la proprietaria della villa e tu non dovresti essere qui.>>. Il ragazzo si mostrò sorpreso e le disse in tono più dolce:<<beh,allora scusa. Io sono Jhon comunque e vengo qui sin da quando ero piccolo e non smetterò ora, sempre se tu me lo permetterai..questo posto mi serve per pensare.>> La ragazza voleva cacciarlo via ma qualcosa la trattenne, forse il suo sorriso o forse il loro vedersi che diverrà poi quotidiano, nessuno lo saprà mai.Di ciò che succederà dopo sappiamo solo che Jhon uscirà dalla casa per andare a prendere da bere o da mangiare per poi ritornare. Ellie riuscì solo a dire:<< Sono Ellie, la nipote della vecchia proprietaria. Non so però se ti lascerò il privilegio di ritornare qui ogni qual volta  vorrai>>. I due visitarono la casa assieme e Jhon raccontò ad Ellie di tutte le volte che era entrato in quel luogo, le raccontò di una bambina che spesso giocava con lui e della padrona che gli serviva sempre una torta al latte...il suo racconto durerà una vita intera e quel portoncino verrà riaperto molte e molte altre volte, ma questa è un'altra storia.



domenica 26 dicembre 2010


SICUREZZA

Mi sono seduta su questa sedia ormai logorata dal tempo e ho incominciato a pensare quanto quest'anno ci ha cambiato. Credo che prima di tutto nessuna delle due avrebbe mai preso la decisione giusta con i ragazzi. Io forse sarei stata abbastanza egoista da farlo rimanere e tu tanto stupida da continuare a stare con FR.. Siamo cresciute perché il dolore,qualsiasi dolore fra crescere e diventare grandi.  La consapevolezza che continueremo a crescere non mi alletta molto detto sinceramente. Crescere vuol dire anche precludersi delle possibilità. Ora potrei stare con lui ma non è così. Non lo vedo da tempo e cerco di non pensare al dolore che forse non è un inferno. Mi abituo a farmi una ragione di ciò, fingo spesso che non mi manchi ma invece.... non so cosa mi manchi di lui, forse il fatto che non ci sia qui e ora, il non poterlo odiare perché è qui, odio perché per una volta questa stramaledetta volta lui ha deciso di ascoltarmi, forse sarà stato il suo cuore a renderlo così o forse la certezza che un giorno riusciremo a stare assieme ma per ora il mondo va così. Last kiss non parla di una persona morta ho controllato, ho letto tutta la traduzione, parla di due che si sono lasciati, di due che ormai si sono arresi al loro destino e di lei che non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato l'ultimo bacio. Vorrei dire che anch'io non ho mai saputo che quello sarebbe stato il nostro unico e solo bacio ma è andata così. Sai in queste righe si legge molta rassegnazione ed è vero , sono rassegnata a questa realtà, che poi forse non è più così orribile. Mi manca anche non avere la mia cura a questo dolore,lui era così vicino a me insomma lui era una cura , l'unica cura che funziona. Ora non posso correre da lui , non posso urlare al mondo che c'è un mondo che io mi sono preclusa, non posso urlare che non ho sognato F. durante la notte ma lui. Era un sogno così bello , così sereno e quando mi sono svegliata piangevo perché era finito, perché la pace di quel momento era finita. C'era tanto di quella tranquillità che io non potevo farne a meno, perché dopo giorni il dolore mi aveva sopraffatto. Ora è tempo di andare avanti e capire che doveva finire così, perché sai  per una volta non so come curarmi, fermare un po' di questo vuoto. Sai cosa vorrei fare? Vorrei piangere ma non ci riesco ho questo groppo alla gola che non sale e non scende, ho un'ansia inutile da dire che continua ad esserci e la paura , il tormento che non c'è nulla oltre a lui  ad aiutarmi. Quando sto con te riesco a dimenticarlo, a farlo diventare passato ma lui resta un nome sulle mie labbra. A Natale io e mio cugino, abbiamo passato un po' di tempo al buio su l letto a guardare fuori dalla finestra e lo sfottevo poi  lui mi ha fatto accoccolare fra le sue braccia e mi sono messa lì in quell'attimo di pace, in quel relax totale. sai perché voglio bene a mio cugino? perché è il rifugio che ho sin da piccola. Quando ero una bimba mario e fabio mi escludevano e io andavo a giocare da lui. Era così bello aver la sua protezione. Ora so che ho bisogno di una sicurezza che non riesco a trovare, sai tante volte, ho cercato una sicurezza che no ho mai trovato. Credo che per quanto strano sia dovuto ai miei genitori. Da quando si sono separati mi  sono sempre sentita così piccola e fragile, così una cosa che ormai la sicurezza la cerco in tutto. Sai alcune volte vorrei capire se Mario abbia mai sofferto , bene ora lo so . So che questo ha reso tutto un inferno, so che lui non era così insopportabile quando io ero piccola, Mario non  litigava sempre con mamma e comunque dato  che papà c'era di rado, non esistevano solo urla e grida. Sai quando tu dici che vorresti vedere i tuoi divisi , separati, mi ricordi me, ma sai lasci una  cosa sicura nel nostro mondo, una famiglia, anche se non perfetta , anche se non completamente affiatata, una famiglia, composta da madre, padre e figli e tutto ciò di meraviglioso che c'è nell'avere il proprio papà a casa com'è senza cambiamenti e senza influssi negativi, non puoi sapere cosa trovi dopo. Avevo bisogno di scrivere ma se ti dicessi che ho pianto sarei un'ipocrita, perché nonostante ......
Good Luck

venerdì 17 dicembre 2010

E sarà più semplice sorridere senza chiedere allora?

Era tanto che non scrivevo qui...era tanto che non battevo i tasti. 
Fa freddo, oggi, come ieri e domani,fa freddo tanto che le ossa delle dita si urtano e scorticano come felcro e strap.  Prima pensavo...pensavo che fra poco è Natale e potrei dirti che son cambiate tante cose..forse è vero sai. Io però sono ancora qui, seduta, a scrivere solo che prima non avevo risposta; sono sempre qui con la musica ed è sempre Taylor Swift ma le canzoni sono diverse. A volte mi chiedo perchè qui non ci sia la correzione automatica, poi ho capito che in reatlà io e te siamo l'unico blog italiano qui e nessuno può correggerci. Cos'è cambiato davvero?...so cos'è cambiato, oh se lo so anche se per un attimo ho provato a dimenticarlo.
Fuori è natale, te ne sei accorta realmente? forse io non lo ho ancora capito...se mi affaccio dal balcone vedo altri balconi ricoperti di lucine e se apro la porta, ghirlande di auguri mi si presentano davanti per invadermi la mente e tormentarmi il cuore..e io me lo guardo, me lo guardo questo Natale, lo guardo passare come il precedente. Mi dico che sono una spettatrice,che per me il natale arriverà e intanto mi chiedo di essere contenta, mi costringo perchè ho bisogno di pensare e di sorridere come facevo prima...non succede più tanto spesso, sai? 
L'altro giorno,durante l'ora di religione abbiamo lavorato sul Natale e alla domanda "cos'è per te il Natale?" mi sono sfogata, nessuno l'aveva chiesto, è successo e così ho preso la penna e ho iniziato: " per me questo Natale è silenzio,attesa..attesa in qualcosa che spero abbia un lieto fine.." poi mi sono bloccata perchè la realtà era troppo pesante per metterla per un pò da parte..
Per me questo Natale..vuoi sapere cos'è davvero Dà? per me una casa dove è sempre settembre, per me è una parete da imbiancare senza però riuscire a trovare la vernice..sarà una sedia d'ospedale con qualche abbraccio, o forse quello sarà Capodanno, chissà... per me questo Natale è indifferenza furiosa che prova a nascondersi perchè orribile e sono stanca di doverti tormentare, lo sono davvero perchè non te lo meriti e in questi giorni non ne sto parlando perchè odio...odio STARE MALE, lo odio. Odio doverti scrivere tutto questo e non volevo ma non riesco a cancellarlo perchè lo faccio già dentro di me e....e non ci sono più lacrime, solo il forte peso, il pensiero di dover piangere che mi fa salire tutto sù ma rimane lì. 
" Tre settimane fa era tutto normale...ma non pensiamoci" sembra facile non pensarci..sembra facile dover uccidere tutte le immagini di quella casa che forse era l'unico posto dove mi sentivo davvero a casa, sembra facile dimenticare o mettere a posto ma io non sono mai stata ordinata e i pensieri se ne vanno insime alle penne o ai tasi, tutti allo sbaraglio. No, non è facile e non mi serve che tu mi dica che 3 settimane fa era tutto normale, mamma, non mi serve a nulla e mi viene da urlare perchè non piango più e  la verità è che non vengo lì perchè non ce la faccio, non reisco ad entrare, ad oltrepassare la porta blu per vedere solo attraverso un monitor quello che prima...lascia stare cos'era. E ora sto urlano lo senti, no, non puoi perchè urlo dentro.

Non ci sono ghirlande qui, qui è terra di nessuno, qui è un deserto e i giorni con il sughero, i pastorelli, le palline e il vischio,non ci sono più...ma guarda, cosa vedi nel buio? una piccola luce, avvicinati è un piccolo presepe e non fa nulla se piccolo, è l'unica cosa che puoi avere ora, l'unica per cui hai la forza di giorire perchè in realtà non ci sarebbe forza o sorriso dietro ad un grande albero ora. 
Sai Dà, a volte fingo di non capirti quando dici che i ricordi sono tutto quello che hai perchè non mi va che tu possa finire col respirare solo di vento vecchio però qui posso dirti tutto quello che il mio ruolo d'amica mi impedisce di fare nella realtà...tutti quei Natali o i capodanni rimarranno ricordi e ringrazio il cielo di averne passati di così belli e allegri..i ricordi sono importanti perchè aiutano nei momenti così dove non puoi crearne altri di ricordi così perchè il presente è vuoto.




Ho pensato tante volte a cosa dirò il giorno dopo la maturità, quando tutte queste storie saranno finite. Forse riederemo insieme delle canzoni e di questo blog o forse sarai così lontana da me che questo diventerà l'unico modo per palrarti..arriverà sai quel giorno in cui mi girerò e non ti troverò più seduta dietro di me, quel giorno in cui non ci sarà più nessun " mi dai il tuo diario?"..ci pensavo prima e non so perchè. I ricordi sono così importanti in effetti, solo alcuni ricordi però...
Ho pensato che magari saremo sedute, grandi come Valeria Sinisi l'altro giorno in via Scarlatti, con quello sgurado un pò indurito dai troppi inverni e dalle batoste, saremo sedute su una di quelle panchine in Floridiana e rideremo del giorno in cui ci siamo buttate sotto l'irrigatore per il troppo caldo o della pioggia senza ombrelli. Magari una delle due avrà una valigia e allora l'altra le darà le foto per ricordarsi di tutto quello che fino al quel momento era stato un mondo a parte... Grazie, io non riuscirò mai a dirtelo abbastanza e non mi riferisco a quello che succederà. A volte ti guardo mentre parli e mi chiedo come tu possa darmi così tanta forza anche non chiedendola, come tu possa essere così presente anche quando non ci sei e... forse saremo davvero grandi quel giorno e non piangeremo più davanti ad una cioccolata calda...e non te lo dico per dire. 
Sai Dà, io non so se sarò brava come te quando ti troverai in una brutta situazione, non so se sarò così brava..perdonami se sarà così..ci proverò, con tutte le mie forze per essere almeno una piccola parte di quanto sei tu per me..non montarti ora, non riesco a dirtele a voce perchè quando scrivo posso gestirmi come voglio e dire davvero tutto... 
Forse io e te non saremo amiche per sempre e forse io non ci sarò quando ne avrai più bisogno perchè sarò troppo lontana o forse tu non ci sarai fuori dalla sala parto quando partorirò, però ti giuro una cosa...parlerò di te, forse in un dolce, ai miei figli, se li avrò, ad un marito, se avrò anche lui..dirò che lei era una che a vederla non immaginavi cosa avesse dentro, una di quelle ragazze che sono le amiche dei film ma dietro le quinte sono anche meglio con i pianti e dirò che le piaceva la cioccolata calda soprattutto quando poteva addolcire una scottatura di un ragazzo e gli racconterò la storia di prugnetto e tutti rideranno e gli racconterò la storia della collanina e di Dada e di come mi sia iniziato a piacere il nome Rita sin dall'inizio e gli dirò che noi eravamo due ma una sola nei problemi e gli dirò che lei riusciva a regalarmi tanto ogni giorno senza che nessuna delle due se ne accorgesse e poi mi dispiacerò nel dirgli che io non ho saputo fare lo stesso. Passerò una sera intera a spiagare a mia figlia come si può passare il sabato a casa con un'amica e con il cd e magari le darò il cd di Taylor Swift e le racconterò del giorno in cui lo ho ricevuto...magari un giorno ti arriverà una telefonata e forse il non sentire da tanto tempo quel "dada",forse un pò incerto per la tua voce cambiata, ti riscalderà il cuore e forse questo blog lo chiuderemo a 18 anni e allora lo stamperò e me lo terrò nascosto in un baule e forse per sbaglio mia figlia a 15 anni lo leggerà..
E se e un giorno aprirai la cassetta della posta della tua casa da filme che tanto sogni e ci troverai dentro una busta gialla o se in uno di quei giorni da libri, quando andrai in libreria e aprirai un libro per caso troverai scritto in prima pagina " per te, per i gatti, per le pizze del sabato sera, per quel salone grande e caldo, per la collanina e per tutto il resto...era una promessa,grazie" allora sorridi perchè la mia vita sarà felice, perchè avrai da raccontare a tuo marito perchè vorrà dire che quella è la storia di due amiche che per caso avrebbero anche potuto non conoscersi o finire in un gruppo diverso il giorno dei cartelloni, perchè vorrà dire che quella è la nostra storia e allora avrò ricordato e lo avrai fatto anche tu...


the pursuit of happyness
 

sabato 4 dicembre 2010

sonno

Questa musica è assordante,chissà come sono i nostri pain-chocolate. ho ripetuto storia e che scocciatura, ho finito e che scocciatura.
Ho ancora in mente quel vestito stupendo di ieri e il rimorso di no averlo comprato. Ho in mente quella truss da 39,90 euro di Coin,era così piena di trucchi, era un paradiso terrestre.
Quando l'ho vista ho pensato a tutte quelle volte che potevamo passare la giornata in bagno e sognare, mentre ascoltavamo la musica.Oggi i ricordi sono sempre più forti, penso a quando ci siamo conosciuti veramente, alla prima volta che  ti ho dovuto spiegare dove abitavo, ho pensato a quante volte abbiamo parlato sul divano del salotto  e quanto è bello stare a casa solo io e te in un mondo dove esiste solo la musica, i dolci e un mondo diverso dalla monotonia.
POI ho pensato al tempo sprecato a parlare di stupidi esseri viventi senza cervello nè cuore e quante lacrime fredde abbiamo sprecato per loro. 
Sai non pensavo che c'era un mondo là fuori, vedi fuori a queste mura c'è qualcosa solo che essere ottuse fa parte di noi, solo che queste dita non mi seguono più e sto scrivendo cose senza senso e mi sto addormentando mentre scrivo anche se c'è il sole, sono così rilassata come quando mi metti le mani in faccia che ora mi addormenterei ma devo muovermi e devo andare un bacio
good luck

giovedì 2 dicembre 2010

BACK TO DECEMBER




Sono così felice che hai trovato il tempo di vedermi
Come va la vita, dimmi come sta la tua famiglia?
Non li vedo da un po'.
Sei stato buono, più impegnato che mai.
Abbiamo chiacchiato, sul lavoro e sul tempo.
La tua guardia è alta ed io so perché.

Perchè l'ultima volta che mi hai visto
È ancora impressa nella tua mente.
Mi hai dato delle rose e le ho lasciate lì a morire.

Quindi sono io ad ingoiare il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

In questi giorni non ho dormito
Sono rimasta in piedi a ripetere quell'addio,
Quando è stato il tuo compleanno io non ho chiamato.
E penso all'estate, tutti i bei tempi trascorsi
Ti ho visto ridere dalla parte del passeggero
Ho capito che ti amavo in autunno.
Poi è arrivato il freddo, i giorni bui quando la paura si è insinuata nella mia mente.
Tu mi hai dato il tuo amore e tutto quello che ti ha dato io è stato un addio.

Quindi sono io ad ingoiare il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

Mi manca la tua pelle abbronzata, il tuo sorriso dolce, così bello per me, così giusto,
E come mi tenevi tra le tue braccia quella notte di settembre,
La prima volta che mi hai vista piangere.
Forse questo è solo un desiderio,
Probabilmente un sogno senza testa
Se ci amassimo di nuovo giuro che ti amerei nel modo giusto.

Tornerei indietro nel tempo e lo cambierei, ma non posso
Quindi, se la catena è sulla tua porta, lo capisco.

Ma questa sono io ed ingoio il mio orgoglio,
Qui in piedi di fronte a te dicendo che mi dispiace per quella notte,
E ritorno a dicembre tutte le volte.
Ho capito che la libertà non è niente, ma mi manchi,
Sto desiderando di capire quello che avevo quando eri mio.
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e lo rifarei
Tornerei a dicembre, capovolgerei tutto e farei le cose come si deve
Ritorno a dicembre tutte le volte

Tutte le volte








ecco cosa mancava in questo blog ...... un  po' della nostra musica, uno scacciapensieri.

mercoledì 1 dicembre 2010

con il sole e raggi...

Stavolta mi sono messa qui e come in una felpa mi sono chiusa la cerniera alle spalle per godermi il pail caldo che spero affievolirà questo mal di testa...è successa una cosa strana, quasi surreale...

Ho trovato sulla scrivania un foglio bianco con uno schizzo rappresentante un guanto e ho immaginato un lungo vestito rosso, con lunghi guanti vellutati e poi di colpo lo avevo indosso e, come in un film, mi sono ritrovata in una grande sala da ballo con i capelli semi-raccolti che fluttuavano e mille luci e lampadari e un principe sul fondo e in primo piano io e il mio sguardo stupito, sorpreso di essere arrivata lì tutto d'un colpo e mille altri vestiti fluttuanti di altre ragazze e un gran galà come quello di Cenerentola. Poi come il suono di uno scintillio,il rumore di un braccialetto che urta contro qualcosa di metallico. Gli occhi hanno visto un lume, un lume che non aveva nulla a che fare con quel galà...era il lume sulla mia scrivania, era la mia scrivania, era il mio computer, era la musica...il foglio era ancora lì, il guanto sul foglio era ancora lì... sospiri dell'immaginazione che pur di fuggire da questa situazione si è messa d'accordo con la razionalità e mi ha fatto tuffare in una felpa tutta "principesse e lampadari"...è durato un attimo però è stato come un flash-back..era tutto così preciso, tutto così..così reale. A volte fa bene essere rapiti da qualcosa, anche se per poco.

Non mi va di parlare della realtà oggi, o meglio, non ne ho la forza nè la speranza..se solo l'avessi ancora nè parlerei ancora e ancora... ma non mi va di tediarti ancora, non mi va di ritrovarmi ad urlare, a sbattere le mani sul pavimento, a strapparmi letteralmente i capelli..Ieri ho pianto per un tempo che solo tu sei riuscita a determinare come 1 ora e mezza,sai ora ho capito perchè non riesco a piangere davvero con te nè con nessun altro...io parlo da sola, dico cose senza senso, prego Dio, parlo con nonna e mi incavolo con chi non dovrei e forse con qualcuno non riuscirei a farlo.Ora ti dirò un segreto, io piango con la musica e sai perchè? ..la mia voce mi impaurisce. Quando piango è diversa, è rauca, dice cose a vanvera e mi ritrovo a ripetere un "ti prego, ti prego" come se fosse l'ultima parola prima di morire. Spengo la luce se c'è uno specchio, lo copro se non posso chiudermi nel buio perchè non riesco a vedermi e poi mi spavento perchè vedo le mie mani che cercano di strappare i vestiti, poi cerco di scappare da qualcosa ma non c'è nulla da cui scappare e sento il respiro soffocare perchè mi sto attaccando al muro perchè essendo seduta non trovo altra via di scampo che aggrapparmi al muro, come una vittima che sta fuggendo dal pugnale ma sa che invitabilmente arriverà tutto addosso... e quando se ne rende conto, quando io me ne rendo conto, sono accasciata sul marmo del pavimento del bagno ad abbracciare la vasca o a morderla per non cercare di urlare o di piangere ancora perchè la testa mi scoppia o mi gira... Alla fine è andata così anche stavolta..mi dispiace.

martedì 30 novembre 2010

mi piace

Mi piace: il gelato , il rumore del mare, il silenzio, parlare, immaginare, sognare, credere, ascoltare la musica, il tramonto di Amalfi, l’odore della pioggia, un libro, la luce del sole di mattina, bagnarmi sotto la pioggia, ridere fino a piangere, il gianduiotto, la tranquillità, l’angolo fra l’armadio di camera mia e la finestra, il calore del termosifone,  il tuo abbraccio, la tua risata, giocare, il rumore dei sassi sott’acqua, sentire i raggi del sole sulla pelle, cercare, trovare, non temere,stare con te sul letto sotto quella foglia, il mondo  quando è fuori dal mondo, vivere per un attimo nel mio mondo, andare dove non posso, correre per paura, piangere perché felice, crescere perché costretta, viaggiare,guardare oltre la finestra, vederti qui, un po' di allegria, un pianto quando sano, 

Non mi piace: chiasso, il tic-tac dell’orologio, l’ansia prima del risultato di un compito, i divieti, aver paura, le cose troppo dolci o troppo salate, il ronzio delle zanzare durante la notte, il freddo troppo forte,  avere gli incubi, i fulmini, i tuoni,  l’odore asfissiante in classe, non sapere cosa c’è oltre ad una porta, tornare a casa dal mare con i capelli bagnati, sporcarmi le mani con la penna  e la frase: “ Non ti merita”.

domenica 28 novembre 2010

un cielo stellato

                                                                                                                                                                                                   Ti dirò la verità,non sapevo che scrivere, così avevo pensato di non scrivere nulla e rimanere muta, non sporcare questa pagina. Già ci avevo pensato e mi vergogno per questo, avevo pensato che forse di quella collana ne hai più bisogno tu che io e sappi che io non la rivoglio indietro nè ora nè mai. Non sarà più quella collana appesa al tuo collo con la mia iniziale a portarmi fortuna ma tu con quella collana appesa al collo. Sai ceciliotta ho pensato che forse per oggi è inutile  farti versare altre lacrime quindi cercherò pian piano di evitare l'argomento. 
Quella collana mi ha sempre portato fortuna,è per questo che la tenevo sempre al collo, quella collana la comprai quando mi stavo innamorando di lui , sì di lui. Quell'oggetto nasce da una catenina di oro bianco e un cuore il mio che ora è vicino al tuo e che spera di strapparti un po' di questo dolore. 
Tu mi hai conosciuto con quella collana e non mi hai mai chiesto il perchè la indossavo sempre, bhè ora lo sai. Quella collana rappresenta lui  e mio nonno.Quella catenina me la regalò mia nonna alla mia comunione, naturalmente il ciondolo no è quello ma il concetto è lo stesso. Sai  mia nonna mi disse nell'orecchio è da parte  mia e di mio nonno. Tu sai forse che io i miei nonni non li ho mai potuti conoscere e sai cosa facevo da piccola?
Guardavo il cielo e la stella polare era lui, mio nonno.Di lui so poco, so che era un medico, so che amava i dolci, so che era molto affettuoso con il mio papà, so che era basso e minuto, so che mi avrebbe voluto bene. So che quando guardavo quella stella io piangevo, piangevo per una persona che non ho mai potuto conoscere. Questo è quella collana che hai al collo, è questo un segreto che custodisco da ben 15 anni, che nessuno sa se no mio padre, un segreto che ora è ancora un segreto.
Ora che sai guarda anche tu quel cielo se ha le stelle, guardalo e cerca la stella più luminosa, da oggi mio nonna veglierà anche su di te.
Good luck

sabato 27 novembre 2010

Ciò che non riesco a dirti...ricorda, lo hai chiesto tu

I gabbiani volano anche con la pioggia, lo sapevi? 
Mi dispiace non aver scritto per utto questo tempo, mi dispiace averti lasciata scrivere da sola, scusa..
solo che è difficile fare qualsiasi cosa in questo periodo ma riesco a tenerlo dentro e ringrazio il cielo per questo.
Ieri mi hai chiesto di dirti tutto quello che avevo dentro ma io non ho voluto dirtelo, ti spaventeresti davvero perchè anche io lo faccio vedendomi.
Posso farti una domanda, Dà? cos'è il coma? io lo ho sentito nei film e so che qualcuno è in un letto e i cari vanno a trovarlo, so che il coma può durare anche 15 anni, tutta la mia vita fin ora..
Io non so cos'è, sembra uno scherzo, una di quelle cose finte ma che c'è per forza. Nei film passa, perchè qui no?! è una domanda che mi taglia la pelle ogni volta che si ripropone.
In questi giorni ho sempre gli occhi gonfi,è brutto.. Sono arrabbiata perchè le lacrime non vogliono scendere e allora mi viene il vomito..ecco quello che non sai, un continuo senso di nausea che aumenta quando sto per piangere e allora non si piangere perchè poi fa ancora più schifo..
Non riesco a liberarmi neanche qui, ho paura di spaventarmi, non immagini neanche cosa ho dentro... ora ci provo e scusa se per la foga sbaglierò qualche lettera, scusa se questo post farà pena.
Non sai quanto vorrei tediarmi per le cose per cui stavo male prima, non sai qunato mi piacerebbe piangere per un ragazzo come tutte queste canzoni che tanto ci piacciono..li passa, sai. Qui no, qui ti limiti a fermarti davanti ad una grande porta blu blindata con sopra scritto "terapia intensiva- rianimazione". Qui le lacrime rimangono dentro perchè il tuo viso deve sporcarsi di altro mascara, di altre lacrime che non sono le tue. Qui non c'è nessuno che ti dice che finirà perchè semmai dovesse dirtelo allora sarebbe morte. Qui ridi e poi,quando meno te lo aspetti, inizi a piangere per il dolore, per tutte le coltellate che davvero ti si conficcano dentro e non è una frase fatta..vorrei lo fosse. Qui pensi di essere forte e gli altri iniziano a considerarti tale, qui ascolti sussurri aspri come l'acido corrosivo. Qui si sentono urla che non puoi placare perchè non puoi proferire parola. Qui la gente ti ferma e dice "mi spiace" e tu non sai cosa dire. Qui ti hanno detto che non c'è più niente da fare, in questa terra desolata è ormai tutto finito ma attenta a non dirlo a nessuno che potrebbe morirci.Qui mio fratello non piange ma poi rimane da solo in casa e al ritorno trovi tutto buio,chiuso e lui sotto le coperte.Qui una bambina di 5 anni ti tiene per mano e ti chiede quando uscirà la nonna e cosa le rispondo? Qui gli sguardi sono conpassionevoli e piove sempre anche quando c'è il sole, forse i gabbiani sono passati con il sole e io ho visto solo pioggia. Qui i segreti non sono più le parole dette all'orecchio che non devi dire per gioco, qui all'orecchio arriva solo un "la situazione è difficile..non dirlo a tua madre" un "forse..forse ce la farà..un miracolo.Prega, prega e vedrai". E così io prego e prego ma i telefoni conitunano a squillare e mio padre diventa sempre più triste, dice frasi senza senso " e ora come lo dico io a tua madre..come farà lei?". E io sono stanca di pregare perchè non funziona, perchè sembra tutto già morto e se davvero tutto deve finire allora io finirò con lui..ecco un'altra cosa che non sai, io finirò con lei, con questa precarietà anche se non vorrò.. sono sempre stata forte ma stavolta,anche se volessi, non reggerò e credimi, farei di tutto perchè non sia così ma è troppo. 
E ora il telefono è colmo di voci, di urla e papà urla ma io non sento perchè la musica è alta e perchè io conosco già il copione..perchè in realtà tutti già ci comportiamo come se fosse la fine. 
 Dà ora ti dirò un altro segreto... Sai, io  e lei dovevamo fare ancora tante cose insieme: dovevamo partire per Mosca, perchè a lei piaceva. Le avevo promesso che quando avrei preso la patente le avrei fatto  fare il primo giro in macchina perchè lei non aveva la patente. Le avevo promesso che a 18 anni sarei andata a dormire lì e che non me ne sarebbe importato se i miei si sarebbero opposti come facevano sempre. Le avevo detto che avrei scritto un libro su di lei e lei rideva,diceva che era bello avere tante idee per la testa. Mi aveva promesso tante cose. Durante le vacanze saremmo uscite perchè è tanto che non si usciva. "Devi smetterla di pensare agli scemi, hai 15 anni..pensa io alla tua età incontrai il nonno..tu però non devi impegnarti già ora"..sto iniziando a dimenticare la sua voce,anche se dovesse uscire dal coma, non parlerà più,lo sapevi? me lo hanno detto oggi, ma mamma,zio,zia,non devono sapere,capito?
Non ricordo più quando rideva..dimenticherò tutto?! sai quando dormivo da lei, ascoltavamo una canzone.. ballavamo,ballavamo,ballavamo fino ad avere il fiatone e il mondo rimaneva fuori da quella casa,da quel giardino, a kilometri di distanza..dimenticherò? sto cercando di tenermi stretto tutto ma inizia a sparire perchè il freddo dei neon, l'insegna, la porta blu, il corridoio con le finestre basse, le urla, stanno devastando tutto e mi rimangono solo foto, video e tanto freddo..Dà tanto freddo, solo questo. 
Vorrei urlare, andare lì e staccare tutti quei monitor, togliere quei tubi che non ho visto, forzare quella maledetta blindatura. Vorrei entrare lì e urlare in faccia ai medici fino a buttarli giù,giù..vorrei rompere quel vetro,se dovesse mai esserci, vorrei vederla. Vorrei smetterla di mettere il mascara solo per riaverlo sciolto sulla guance poco dopo. Vorrei urlare contro mamma,dirle che è inutile, è tutto inutile, non c'è più niente da fare!!! Deve smetterla di andare lì, cazzo! deve smetterla di sedersi lì e aspettare. 
Non so perchè parlo al passato di mamma..lei continuerà a vivere fuori? lei è in coma dentro e non ne uscirà..io l'ho vista l'altro giorno e sarà dura..sara così dura, Dà.
L'altra notte ero in bagno, in preda ad uno di quei pianti che mi fanno spalancare la bocca perchè sento un pugnale conficcarsi nel mezzo del petto, ho abbassato la testa e ho visto la tua collanina,grazie... grazie perchè se non ci fossi tu, non saprei con chi parlare..Grazie perchè sei davvero l'unica che ci riesce, non so nemmeno che parole usare con te ma, ti prego,rimani perchè forse è tutto merito tuo se ora scrivo.
Ora però ti dico un'altra cosa e non spaventarti, non pensare che io stia esagerando, devi saperla però. Ascolta, io non so se uscirò da questa situazione, le cose cambiano a volte e se succederà, per me sarà uno degli ultimi cambiamenti. Una parte di me se ne sta andando e non è una frase così, sembra di morire ma forse non so nenache cosa vuol dire morire..Sembra una corda che ti hanno messo dentro e che ora sta uscendo pian piano ed è tutta rossa, e non so se questo è sangue o cos'altro. Non riesco più a sorridere come prima, in mente ho sempre quel freddo ed è tutto nero e non sembra la mia vita, forse non lo è più. Sarebbe tutto più facile se ti dicessi che vorrei uccidermi ma io non voglio, perchè non dipende da me. Sta succedendo e basta, non riesco a vedere più il lato positivo..una parte di me sta morendo in questa storia. Sto provando a rimetterla dentro ma ormai è uscita e non rientrerà se non ritornerà tutto come prima..è finita. Mi ero figurata tante volte un ospedale, un vestito nero ma non pensavo ad una terapia intensiva, ad un tessuto celebrale definitivamente leso, ad uno stato vegetativo e non avrei mai pensato di sentire da mio padre "..perchè semmai dovesse uscire dal coma, non ritornerà mai, Cecilia mai, come prima". Qui nessuno parla chiaro, prima ti prende da parte e ti tratta da adulto, poi si accorge che in realtà sei solo una ragazzina che non piange perchè pietrificata da dolore e quindi ti abbandona alle domande. 
Non so se sono riuscita dirti tutto, la scrivania è tutta bagnata e di nuovo tutta sporca di nero.Devo lavarla perchè se non la lavo io, non lo farà nessuno. Ora non c'è più nessuno che viene qui e mi abbraccia e mi dice di stare tranquilla, ora sono grande e le favole del" andrà tutto bene" sono finite. Volevo dirti grazie Dada, grazie davvero. Tu non puoi nemmeno immaginare quanto sia importante ora per me, riesci sempre a capire di cosa ci sia bisogno,anche quando non sai, sai sempre dove mettere una fascia per tentare di chiudere una ferita.Non lo dico perchè in questi casi si dice, anche perchè non sono in vena di convenevoli. Scrivo perchè non riesco a dirtelo, perchè io piango forte con la tua collanina, non con te, potresi scappare per quanto sono forti e grandi le lacrime, potresti fare come ho fatto io con mia madre, perchè i pianti sono gli stessi..grazie per farmi alzare quando vorrei solo stare chiusa in uno sgabuzzino, grazie per i tentativi perchè nessuno è stato inutile, grazie perchè alla fine ci sei anche quando sono nel momento peggiore, con la tua collanina che è il prestito migliore che io abbia mai ricevuto...te la ridarò. Non arrabbiarti se non sono riuscita a dirti tutte queste cose da vicino ma non ci riesco.Non so come possa essere successo, non so che cosa fantastica io abbia fatto perchè tu possa essere la mia migliore amica ma è meglio non scoprirlo...


...Prometti che non starai male quando inizierai a vedere che, dopo questa storia, non ce la farò.Promettimelo!..ti prego

lunedì 22 novembre 2010

piove dentro e fuori

perchè? Dimmi un po' tu perchè piove a questo modo, dimmi un po' tu perchè deve piovere?!
non piove solo fuori piove anche dentro di me, piove e lo sai perchè? Perchè credevo che fosse finita, dopo tutti questi buchi e invece ...... lui c'è, c'è ancora e ho capito che l'unica cosa da fare è tappare tanto bene quei buchi da non dare la possibilità più a lui di entrare. Eppure il dire è molto più facile del fare. Sai quando dici una cosa penso sempre sia la cosa giusta e poi tutte le certezze di questo mondo crollano, crollano come speranze, come illusioni, sono solo sogni quelli vissuti con lui, sono solo frutto della mia fantasia. Vorrei che fosse tutto un sogno e invece più lo guardo e più dico ma è vero tutto quello che è successo? e più l'unica risposta che si fa avanti nella mia mente è sì. 
uffa non ho più parole ne ho usate troppe ancora una volta. solo una cosa vedendo i cesaroni sono rimasta sconvolta, marco ha tradito eva?!

domenica 21 novembre 2010

oltre il visibile

Ieri avevo scritto qualcosa, ma poi rileggendola non mi piaceva perchè era troppo triste, era troppo da me. Quindi ho pensato di descrivere cosa vedo fuori dalla mia finestra, un tema banale è vero,ma lo renderò insuperabile.

Oltre la mia finestra c'è un cielo azzurro, con delle macchie bianche qua e là per dare ancora più allegria. C'è un passerotto poggiato sulla ringhiera del mio balcone, che si gode la beatitudine di essere un animale libero, che assapora l'ebbrezza di aver il vento in faccia e i raggi del sole sul corpo che lo riscaldano. Quell'uccello ha una aria serena, lui cinguetta , è piccolo e non ha ancora visto tutte le brutalità del mondo. Sta in pace sulla ringhiera senza sapere che è in pericolo per i gatti, che ho chiuso per evitare la sua morte. Lui è spensierato sta lì fermo ogni tanto sente qualche altro uccello cinguettare e si gira ma non riesce a vederlo , perchè è nascosto sul lato destro del mio balcone. Così ingenuo continua la sua vita, che forse non sarà poi tanto lunga.Vedo una sostanza che volteggia nell'aria, polvere. Probabilmente non si vede nulla di bello in essa , ma quando i raggi del sole la illuminano si vedono dei luccichii che riscaldano il cuore. C'è l'estremità di un albero che ondeggia a destra e a sinistra. Verde, ecco il suo colore, verde speranza. Quella maledetta speranza che è restia a morire. Poi ci sono delle antenne sopra i tetti delle case, servono per far comunicare il mondo, per far comunicare questo globo che sta cambiando di giorno in giorno. Ci sono dei palazzi alti otto piani, che  sono uniti e sanno qual è il loro posto e che nessuno li potrà spostare ancora per molto tempo. Sanno anche che giunta la sera saranno il rifugio di bambini che hanno giocato il pomeriggio nel parco. Bambini che sono come quello uccello sopra alla ringhiera, sono spensierati, ingenui, non hanno nessuna responsabilità e che riescono ad andare d'accordo perchè sono bambini. C'è lo sbocco di un camino, che sfamerà delle persone perchè oggi esce del fumo, staranno cucinando una fetta di carne, presa probabilmente dal supermercato sotto casa. Quelle persone stanno aspettando forse altre persone per passare la domenica in allegria, per poter ridere e mangiare a sazietà. Si sente un suono, il suono di un cane che ha visto un suo amico, il tuo suono quando mi vedi, il tuo richiamo quando mi vedi. Guarda loro comunicano a modo loro , loro sono attenti a non dir troppo e a non dir niente, loro sono rinchiusi con la felicità di stare con il loro padrone, loro ringraziano di avere un padrone. Una donna con dei strani vestiti , sta fuori al balcone, all'ultimo piano, seduta. Guarda ciò che non vede, perchè l'età non glielo permette, sente ciò che non sente, ride perchè sta con una persona speciale, suo marito. 
Due vecchietti innamorati che si guardano e parlano e ridono e scherzano, due persone che quando li vedo camminare mano nella mano penso che c'è un amore vero a questo mondo che non sei tu.
Non vedo tutto, non vedo oltre quel palazzo e non vedo oltre quel muro, ma anche se ristretta la mia visuale, vedo ciò che non vedo. Ho abbastanza fantasia per immaginarmi un prato pieno di fiori e piante , pieno di allegria e tranquillità, un prato dove ci sono bambini con i loro genitori che riescono a volare perchè il papà li lancia in aria. Infine c'è ciò di più losco su questo mondo: la fine di un desiderio. Quando finisce il desiderio di conoscere una persona, finisce anche la voglia di stare con te e la voglia di sapere dove sei, cosa fai , con chi stai. Non ho il desiderio di scoprirti fino alla fine,ho il desiderio di ridere fino alla fine.
Ho messo un punto poche volte nella mia vita e ogni tanto devo dire di aver fatto bene, altre volte di aver solo guardato con occhi diversi.Ora la vecchietta si è alzata e il marito con lei , lui la sorregge con amore e preoccupazione, forse avranno combattuto per il loro amore, ma l'unico rimpianto che possono avere e di non essere conosciuti prima di 50 o 60 anni. 
Sai alcuni sognano di trovare il ragazzo ideale già a 15 o 16 anni, io sogno non di trovare il ragazzo ideale, ma la mia anima gemelle (sempre maschio). Sai ci avevo creduto veramente e non sai che delusione, sai ci avevo sperato veramente e non sai che delusione, sai ti avevo amato veramente e non  sai che delusione. Ma la delusione più grande sei proprio tu, personaggio dei miei incubi e dei miei desideri, personaggio della mia vita.
Dopo tanto penare ho trovato che fare: NIENTE. Sì ora è il turno mio non voglio fare niente per risolvere questa situazione a me non interessa può rimanere così e scomparire, perchè ora hai superato te stesso, ora sei arrivato oltre il limite che mi ero prefissa, e ora io ti saluto perchè tanto c'è un mondo fuori quella finestra che ho il DESIDERIO di conoscere senza di te.

venerdì 19 novembre 2010

oggi voglio stare spento...vivere come ridere

Oggi non so cosa scrivere.. vuoto.
Ti parlo di così tante cose senza pensare che quando devo mettermi qui seduta ormai non c'è più nulla da dire...
Dopo la telefonata ci ho riprovato... mi sono messa davanti allo specchio e stavolta le forbici avevano afferrato i capelli e mi ero immaginata il momento in cui ti avrei scritto che ora la mia nuca era nuda, al vento..
Forse sì, sì voglio cambiare..non mi va di essere più così, così che non so neanche come ... Se ci penso ora vorrei solo avere i capelli così corti da sentire il vento sulla testa, immagina che bello...
Lui non c'è Dà, non c'è ma non perchè lo abbia deciso io..se fosse stato per me sai come sarebbe finita, non sarebbe finita... a lui non importa niente di me e forse avevi ragione tu quando dicevi "Dimenticalo" quando non era ancora successo nulla ma ..ma lui non aveva fatto niente prima. Non se ne importa nulla di me e ora ne la prova e può essere una sciocchezza..per me conta. Ed è stato un altro piccolo spillo ma ti diro, non è stato per lui, è stato per me. Io che mi sono sentita una stupida perchè non avevo capito nulla come mi avevate detto voi..avrei dovuto osservare più attentamente ma ci sono cascata e la cosa peggiore è che mentre cadevo io ridevo... stupida di una me che non hai capito niente, stupida che ora ti ritrovi con dei ricordi storpiati dalla speranza che DEVE sempre essere l'ultima a morire, la vuoi far morire? ti vuoi convincere che non ritornerà da te? Vuoi capire che non correrà da te per dirti che in realtà è stato tutto uno sbaglio? vuoi capire che in realtà lui non ha mai perso nulla durante tutto questo tempo? in un anno non si è effettivamente mai esposto, vuoi mettertelo in quella testa bacata?! la sua porta è chiusa, guardala e non si aprirà .. non deve aprirsi neanche la tua! La mia non deve aprirsi, devo imprimere questo marchio con un ferro incandescente . Rimarrete entrambi nelle proprie case, divisi da una sola parete.
Mi sono inzuccherata per bene tutto quanto, ho fatto proprio un bel lavoro, devo ammetterlo.
Giuliano mi ha detto che non riesce a capire perchè io mi sia messa con uno come lui, mi ha chiesto come si fa ad odiare uno fino a giugno e poi a farselo piacere e a mettersi con lui appena cinque mesi dopo..non ho risposto ma la prima cosa che mi è venuta in mente era che magari h mentito, magari a me piaceva..non so, forse non voglio accettare neppure questo.
Il fatto è che ogni cosa mi ricorda lui, anche una via che non centra ASSOLUTAMENTE niente mi fa pensare a lui...il fatto è che ci siamo uccisi tante volte, io prima, lui dopo..il fatto è che a me le sue coltellate sembrano molto più intenzionali delle mie, bruciano ancora..le mie invece lui le ha curate con i baci. Il fatto è che a volte non vorrei dimenticarlo, a volte vorrei vivesse da un'altra parte, vorrei aver sbagliato casa, poi mi rendo conto che io in effetti non potrò ai dimenticarlo perchè ogni giorno, anche quando non sarà più a scuola, lo vedò, la mattina, il pomeriggio... mi diceva che mi avrebbe accompagnato a scuola l'anno prossimo, tutte balle.. non si può però perchè io ho vissuto benissimo senza di lui foino ad ora e ci riuscirò ancora... il mio baricentro dov'è quando serve?

the pursuit of happiness

mercoledì 17 novembre 2010

non è una colpa è un pregio

Ti sei chiesta perchè non ti ho detto che eri distante e che eri cambiata?? Perchè so che è solo un momento,so che tanto tu lo fai perchè è  il tuo modo di dimenticarlo e non te lo posso rinfacciare, non posso e non lo farò nè ora nè mai. L'ho fatto anke io , l'ho fatto perchè tanto siamo uguali nel dimenticare un ragazzo. Ci affezioniamo e poi ?? Poi l'unica cosa che capisci è che andata, ho sentito quel filo che ci univa spezzarsi e sì avrei voluto che tu ci fossi al 100% ma alcune volte è bene essere egoisti. non ti scusare e ora voglio io un po' di silenzio non voglio più parlarne , perchè più ci penso e più piango e non credo di aver mai sprecato tante lacrime e ho parlato di lui a Kitty, lei mi ascoltava, lei non parlava ma quando piangevo mi leccava le lacrime, lei, a differenza del pensiero del mondo, è l'unico essere vivente  veramente mio.
Oggi è meglio il silenzio shhhh.  La voce del silenzio la senti?? è la cosa che io riesco a vedere e sentire meglio, perchè lì sono me stessa. 




SILENZIO

Torta scacciapensieri delle 17:30

Ci penso da tutta la giornata e scusami se non ho prestato attenzione a ciò che hai scritto tu prima di me, recupererò dopo...




Scusa Dà, scusami se ora sono così...scusami se non ti ascolto più come prima,scusami non vorrei essere così, ma proverò a farmelo passare.
Sento che qualcosa è cambiato e non so cosa sia... lo so.
Vedi, in questi giorni ho obbligato me stessa a dimenticarlo, una parte di me è convinta di questo e sta cercando di contagiare il resto di corpo..
Però io ho sbagliato perchè sto mettendo al primo posto me stessa e questo non va bene, non è da me e mi fa stare male perchè tu non lo meriti...tu non ne parli e io te ne sono infinitamente grata per non inveirmi contro ma così non va.
Fa così freddo oggi che ho due maglioni..tra poco mi alzerò e andò a preparare un bel dolce, uno di quelli farciti di cioccolato e vaniglia forse...
Scusami se in questi giorni mi troverai insopportabile ma è come una chemioterapia..per uccidere un mostro ci vogliono dei veleni ancora pù ostili e acidi di lui che rendono le persone orribili.
Scusami se ti ho trattato male, scusami se a volte non voglio neppure sentirti, scusami per tutto questo, ma soprattutto scusami perchè non lo meriti..tu ci sei sempre e io odio dire queste frasi da baci peugina però è così e non conosco altro modo per dirtelo, no anzi, forse sì... sorry 'cause you are always here, near me...lo siento , ustèd està siempre, siempre cerca de mì (credo si scriva così).
Ti prometto una cosa però, ti prometto che questo periodo passerà e che domani lo lascerò a casa,ci proverò, in cambio però tu dovrai giurarmi che non ripeterai sempre le stesse cose senza arrivare ad una soluzione..ho imparato che RAGIONARE funziona meglio che TEDIARSI con il passato...
Dovevo dirtelo perchè ci sono stata male e non voglio altri nodi nello stomaco, c'è già abbastanza traffico lì..
Scusami se in questi giorni ti sono parsa distante, non era mia intenzione è solo che vivo da un pò in un reparto intensivo di un ospedale curativo... un giorno mi dicesti che una persona non si dimentica solo se non lo si vuole davvero e stavolta credo sia quella giusta, mi sto costringendo a pensare questo... sto iniziando a pensare che il dolore che provo è troppo grande rispetto a quello che c'è stato con lui, fa male e so che lo sai e non voglio essere consolata.. ma non ho scritto questo post per me, perchè se comincio il filo che sta cucendo la pelle si spezza e poi? no, non mi va..non mi va di piangere di nuovo , quindi ora vado. Vado a rilassarmi con il mio dolce che manderà via ogni pensiero cattivo come il compito di greco di domani.. :)


P.S. Ascolta queste canzoni:
Send it on (friends for change)
Vivere (Vasco)

..I'm learnin' that the friendship is one of the most importatn things, more than love... try to cry for a friend and laugh for a boy 'cause the friend will be there and will cry with you...the boy will go back to you when you'll laugh about him..

the pursuit of happiness

domenica 14 novembre 2010

niente la pagina è vuota perchè dentro non ci sono più parole per lui, ne ho sprecate troppe

ridere o piangere?? oggi è meglio piangere

Sto ridendo, ma rido con nervosismo. Sai è da tanto che non ridevo così, io sola. Ti dirò che ridere non è l'unica cosa che faccio, riesco a piangere e a ridere contemporaneamente ed è una delle sensazioni più brutte. Vorrei chimarti ma tu ora non stai a casa.... tante volte avrei voluto dirti la verità,una delle verità più banali di questo mondo. Non parlo di  lui da troppo tempo e questo mi uccide, perchè non riesco a parlare  e vorrei che ci fossi tu ora accanto a me, vorrei poter essere abbracciata ma non è così.sai forse un giorno queste lacrime no saranno più per lui, che non c', si diverte, è ad una festa e io?? io dovrei stare con lui ma, non ci sono perchè non sono abbastanza, sono troppo piccola per uno come lui. lui che mi fa ascoltare questa musica, lui che per quanto cerchi di odiarlo non lo odio neanche la metà di quanto lo ami, lui che ora starà ballando e io che  sono qui a piangere su questa tastiera. Ho sbagliato, non volevo ossessionarti con la mia storia, perchè non te lo meritavi e allora mi sono tenuta tutto dentro. Mi sono fatta forza e mi sono ripromessa che ce l'avrei fatta ma, non è così. Non riesco a credere di essermi fatta un'altra volta abbindolare, lui, lui .... 

venerdì 12 novembre 2010

noi puffi siam così

Sono diventata un PUFFO... uffa voglio la cioccolata calda di mamma ceciliotta.....uffa ....questo sabato tu non ci sarai e io ho la febbre ALLEGRIA... uffa non so che scrivere mi dispiacerebbe non lasciare nessuno commeno oggi quindi ho scritto due parole, scriverei molto di più se solo ne avessi la forza, ma in queste occasioni no è una forza morale ma fisica e in questo momento non c'è. Dopo tutta questa parantesi, mi vado a rintanare sotto a le coperte di camera mia al calduccio e forse bevrò un po' di cioccolata o forse leggerò un libro, o i promessi sposi. Chicca lo so che non ho scritto niente però....recupererò ciao piccolina 
un bacio
puffetta 

giovedì 11 novembre 2010

solo..solo cosa?

 Odoro di fumo stasera,casa di Mè ha quest'odore.
Solo niente perchè in effetti non c'è nulla da dire, è come quando il terreno rimane arido dopo la siccità... Così mi sento e forse così volgio rimanere così per stasera. 
Oggi ho imparato una cosa, ho imparato che non importa quanto sia devastante il dolore che hai dentro, se riesci a pensare ad altro, lo schifo fugge per un pò..il problema è riuscire a pensare ad altro, oggi però ce l'ho fatta,sai? 
Non lo avevo chiesto però è arrivato e io non me ne sono neanche resa conto,stavo bene e basta..ho riso e quanto ho riso e mi sono divertita perchè la persona con cui stavo ridendo non sapeva nulla di tutto quello che mi era successo e io non sapevo cosa era successo a lui, se era successo...si stava bene, non importava quello che c'era dietro l'angolo..
Quindi è così che voglio rimanere, su una piuma, così leggera e instabile eppure così perfettamente perfetta..non mi va di dare peso a nulla di tutto questo, non mi va di ragionare su quanto io mi sia divertita oggi con una persona che non sapeva neppure quanto mi ha aiutato... è da quando è finito tutto che non ridevo così e ti dirò... ci voleva...
Se ti dicessi che il pensiero di lui era partito dalla mia mente per un viaggio senza ritorno, ti mentirei... lui c'era, perchè lui c'è purtroppo e ci sarà ancora per molto perchè le ferite sono troppo estese e profonde anche per mille risate o per degli abbracci spontanei... e direi una balla grande come la Casa Bianca dicendo che il suo oensiero, che lui ,sta scomparendo perchè non è così, però...però oggi il suo pensiero è stato costretto a dividere l'appartamento con altri coinquilini che, a differenza sua, erano amici e ridevano...
Quindi ora mi sento così e mi piace e non voglio dare peso a nulla, lascio che vada come vada, che per una volta anche la felicità segua la corrente.. e visto che stasera va inaspettatamente in questo modo, ho deciso di pubblicare il post che mi avevi chiesto in prima pagina perchè quando mi si sono presentate davanti quelle parole che mi hanno fatto ridere e stare bene, ho deciso che non potevo non fare altro. Fai attenzione però perchè ho deciso di pubblicarne solo una parte, la parte che parla solo dell'adolescenza di due stupide marionette guidate dai fili delle emozioni, le righe in cui non si parla di ragazzi o di lacrime o di dolore o di momenti alla Leopardi o alla Didone che poi muore, no...parla di noi, di me e te che non siamo proprio nulla in questo teatrino che a volte è fin troppo pieno di burattini ma che, nonostante il fracasso e i grovigli di fili, continuano a ridere sotto la pioggia e mannaggia che stasera non mi andava neanche di essere profonda!



01.11.10
...Avevo deciso di leggere oggi perchè ero nervosa e lo sono tutt'ora però mi sono detta che era meglio se scrivevo e così ho scritto anche se a me non piace farlo al computer. Io non so questa lettera, se è una lettera,che fine farà. Non so se capiterà fra le tue mani. Non so se sarò io a leggertela, ma non credo perchè vorrai farlo tu, non so quando te la darò.Non so se sarà una delle nostre confessioni al telefono o se finirò per leggertela durante un pomeriggio di pioggia passato nelle nostre camere. Forse non la riceverai mai o forse sarà il mio discorso al tuo matrimonio, perchè se me lo permetterai e se il tempo lo vorrà, io conto di esserci. Lì quando un ciclo sarà chiuso,quando questa maledetta adolescenza piena di ormoni e piagnistei sarà messa in un baule in soffitta, quando rileggendo queste righe ricorderemo che noi siamo quelle della cioccolata calda e del latte e miele, quelle che quando vedono uno che assomiglia al LUI lo fermiamo o semplicemente gli diciamo di non rimanere incantato, noi che eravamo quelle che rimanevano con gli occhi sbarrati davanti alle sciacquette che sparavano solo sciocchezze, quelle che all'amore ci credevano davvero nonostante le batoste.Perchè noi eravamo quelle delle canzoni americane,quelle che il fumo lo lasciavano ai tabaccai,quelle che se ne andavano via quando le persone iniziavano a criticare..Noi eravamo quelle che se ne stavano un intero pomeriggio chiuse in camera a parlare creando un mondo tutto loro pieno di tavoli dipinti con lo smalto e di pinzette per le sopracciglia, noi c'eravamo quando hanno eletto il primo presidente di colore e soprattutto noi eravamo insieme e se ora lo starò leggendo al tuo matrimonio vuol dire che questo foglio ormai sarà consumato per tutte le volte in cui lo avremo letto,vuol dire che ora hai un bellissimo vestito bianco indosso con uno sposo non altrettanto bello, vorrà dire che ora abbiamo più di ventanni e spero di aver un fisico decente perchè prima o poi dovrà pur arrivare quel momento,se oggi è quel giorno allora spero di aver un vestito degno dell'occasione e spero che il latino e il greco siano solo un lontano ricordo..
In ogni caso, se oggi compi 15 anni o se hai firmato un contratto di 15 anni di prigionia fatta di "si,caro" chiamata matrimonio, c'è bisogno di un augurio e sarebbe scontato augurarti di trovare il prinicpe azzurro, perchè l'azzuro tra i maschi,in realtà, non è mai andato di moda; Quindi mi tocca farti un augurio speciale...sei pronta? Bene,allora io ti auguro di rimanere per sempre quella Dada che sei e soprattutto ti auguro di essere così felice da dire sempre "il meglio deve ancora venire".


p.s. è il momento di isitituire una prima regola a questo blog: tutto ciò di cui parliamo qui deve rimanere QUI. Quindi le domande, le risposte e quant'altro, dovranno avere come unico luogo di sfogo QUESTO BLOG, anche perchè solo qui riceveranno una risposta. Non sono previste eccezioni alla regola soprascritta nè dimenticanze, grazie! 

grazie per ogni singolo momento nostro , per ogni gesto più nascosto

E dopo quella figura di incomprensioni... si va avanti. 
Per una volta voglio esser io la persona che dedica qualcosa a una più importante, per una volta non saprei chi dei due è.
Sai quando ti chiedi cos'è quel groviglio allo stomaco e pensi che sia dovuto all'amore?? bene oggi pensandoci ho capito di sbagliare.... l'altra sera, che sei venuta a casa mia , ti ho detto di avere l'ansia e ciò non aveva senso. Oggi scrivendo ho capito che la mia ansia era dovuta all'attesa che tuo padre di venisse a prendere e al dispiacere che portava ciò. Forse è tardi per capirlo , forse è tardi per dirlo, forse ora è il caso di dirti GRAZIE... ma di cosa?? di esistere, io stimo titti perchè ti ha messo al mondo, io ti stimo perchè sei tremendamente intenzionata a vivere la tua vita come meglio puoi, ma sai cosa stimo più di te?? quando parli con il viso o con gli occhi e non con le labbra... allora non so cosa dire, allora non so che fare , perchè mentirei se ti dicessi  che non me ne sono accorta che stai male, mentirei se ti dicessi che ho agito nella maniera giusta in questa tua storia, perchè non sono stata capace di fare come hai fatto e continui a fare tu, perchè io ti chiedo scusa per tutte quelle volte che volevi stare sola e io stupida parlavo con la stupida intenzione di distrarti. Non sono stata capace e  mi dispiace, non sono stata in grado ,però, ora posso esserci, devi solo permettermelo.
Non so se oggi aprirai la pagina di questo blog, che sta qui fermo ad aspettare solo di essere riempito di storie e di confessioni, che aspetta te con ansia più di un cane quando aspetta il padrone. Sembra strano a dirlo ma chi lo conosce il mondo a 15 anni? io non ne sono certa, io non so come dirlo ma il mondo per me è un grande punto di domanda, dove tu riesci a dare risposte a tutte le mie domande. Non so quanto mi sarei persa senza di te, non so quanto no avrei scoperto e quando ancora ho da capire, ma so che forse alle tue domande posso rispondere io e viceversa. So che forse questo commento era nato per parlare di altro e poi puff è uscita ceciliotta, sono consapevole di non saper esprimere tutto quello che vorrei dirti quando si parla di te, perchè le parole mi si aggrovigliano nella testa e perdono ogni filo logico, so che forse di tutto questo non ci avrai capito niente e non te ne farò una colpa, ma sai che c'è?? c'è che c'è qualcosa dentro me che va avanti grazie a te, oggi non ne ho parlato e forse ora ricadrò nella fossa, ma per ora nulla. Sono fiera di te ceciliotta, fiera della donna che sei o forse fiera di quanto sei importante per me  e  fiera della tua bravura di saper entrare nella vita delle persone con la tua solita grazia e modestia.
Ho scritto troppo e non ho detto nulla di tutto quello che volevo dirti, però, forse qualcosa ti arriverà o ti sta arrivando.....so tante cose,so che i cuori possono cambiare padrone, so che gli scogli diventano sabbia ma una cosa nonostante tutto rimane vera :"ti voglio bene amica mia"
con affetto


rita
                    

mercoledì 10 novembre 2010

ma carry you home è una canzone di james blunt , l'ho sentita oggi ihihih
 P.S:questo commento è inutile

Carry you home...

In ogni caso, in qualsiasi situazioni questi post mi sono serviti per capire due cose:
Se non avessi scritto il tuo post forse io non avrei mai trovato la forza di sfogarmi...non lo avevo mai fatto prima d'ora e dopo si sta meglio.

Ero rientrata nel blog perchè mi era sembrato così strano e assurdo ciò che avevi detto riguardo al non esserci che stavo scrivere qualcosa ma poi ho capito...

The pursuit of happiness

non era tutto per te

cecilia io ho dtt che non ci sarò non per te ma per lui, ho detto la faccia sul pallone non tua, ma sua, ho ammesso che  non ti ho ascoltato, e me ne sono fatta una colpa ma se leggi bene io ho scritto amici e non amiche , non intendevo dire che non mi ascolti, lo so anche io di essere insopportabile quando si tratta di lui mi hai frainteso completamente questo non era per te ma per lui solo una parte per te... non avrei mai potuto dire che non ci sarò sempre per te

A volte mi sembra di essere l'unica in questo mondo che continua a girare per trovare il sole

Tu sei arrabbiata?! tu lo sei?? Oh misericordia, io...io..lascia stare che è meglio...
Anzi no, stavolta non lascio stare, stavolta ti siedi e mi ascolti e preparati che sono furiosa come non lo sono mai stata con te. La rabbia sta dilagando dentro di me come un liquido nero e viscido...fa schifo.
Oggi? cosa è sucesso oggi? ho sentito la tua campana ed è stata anche abbastanza rumorosa anche se non era domenica, quindi ora è il mio turno.
Non mi ascolti? forse non mi ascolti quando parlo io, forse lo fai solo quando parliamo di te... scusami, hai ragione, a volte mi aspetto troppo dalle persone e evidentemente, anche da te.
Tu parli di quando rimani in silenzio e dici che io non mi accorgo di nulla,che non mi accorgo che magari quei silenzi nascono per soffocare il pianto, che non li ascolto, che non gli presto attenzione..hai mai pensato che magari è intenzionale? hai mai pensato che forse mi dispiaceva sentirti piangere. Hai mai fatto caso al mio tono di voce durante quegli attimi? non lo hai sentito alzarsi? immagio proprio di no dato che di colpo ti sei messa a sparare sentenze.
Pensi di essere l'unica? a volte non te ne accorgi, non ti accorgi di quanto tu non volgia arrivare ad una soluzione, di quanto ti piaccia stare male..forse non sei tu, forse è l'inconscio..ho sempre pensato fosse così e a volte mi faceva anche ridere ma ora..ora,beh, ora no.
Ti sei messa nei miei panni questa mattina? io lo ho fatto con te..sai, non volevo litigare per questo e non perchè dovevo fare greco, ma ora, ora non ti risparmierò neppure un grammo di delusione, dispiacere che ho dentro.
Oggi ci sono stata così male e mi sono detta che forse tutte quelle telefonate passate a parlare di ciò che ti era successo, tutto quel ripeterti sempre la stessa cosa per poi ricevere in cambio un NO secco...forse tutte quelle volte non hanno significato niente perchè a quanto pare, per un'unica volta in cui mi sono tirata indietro è scoppiata una bufera. Allora ti ripropongo la domanda, ti sei messa nei miei panni questa mattina? mi hai ascoltata, hai prestato un briciolo di attenzione a ciò che ti ho urlato pur parlando distrattamente? Forse non ti sei resa conto quanto,per una maledetta volta, io stia male. Perchè si,ora sto davvero male e stavolta sono io a stare da cani, non tu, non Mery,io. So che non ci sei abituata, nessuno ci è abituato perchè io sono quella che se ne sta con un cuscino stretto al petto, seduta sul letto, in silenzio,ad ascoltare, ascoltare ciò che dite, perchè se non ve ne siete mai accorte, ho sempre fatto parlare prima voi.
Beh ora è tocca a me. Stamattina, come ieri, come due giorni fa, mi sono seduta nel mezzo del letto, in silenzio a guardare il vuoto. Sai com'è? Sai com'è quando ti svegli la mattina con un sorriso grande come l'oceano perchè sai che lo vedrai, che potrai finalmente abbracciarlo, baciarlo e fermare un attimo distratto da passare con lui e poi sentire il vomito che sale perchè in realtà non è così, in realtà lui non c'è più, è finita. Riesci a comprenderlo? Se ci riesci insegnami perchè io non riesco a muovermi, il senso di nausea mi spiazza.
Ma sai cosa succede? succede che ho imparato a cucire un sorriso per tutti, a strappare un minuto d'ascolto per le vicende degli altri e mi piaceva e mi piace tutt'ora perchè ho sempre pensato che i miei problemi venissero dopo, e non lo dico per farti sentire in colpa, nè perchè sia una cosa positiva..non lo è affatto perchè il veleno si accumula e poi scoppi e quando scoppi,beh lì è come un uragano, senza freni. A casa se ne sono accorti,sai? Mio padre si siede al mattino e se ne sta in silenzio, con il viso tra le mani e con uno sguardo pensieroso, mi guarda, poi non regge più e mi chiede cos' ho e se è successo qualcosa perchè è da un paio di giorni che non mi vede ridere nè fare battute acide. Mia madre mi accompagna fino alla porta e mi chiede di lui, di me, è preoccupata e sai io cosa dico, cosa faccio? mi limito a sorridere, dicendo che non è nulla... non te ne eri accorta? tranquilla è da poco.
Ecco com'è quando impari a non dire le cose importanti a nessuno, quando dici solo le cose che tutti si aspettano; succede che poi inizi a piangere e le lacrime fanno un male perchè il mascara brucia sulle guance, come ora dove io non lo avevo neppure chiesto, è sceso e basta e scusami se sto piangendo ma non riesco a farlo davanti a mamma o a papà o davanti a te perchè questo è un pianto che fa troppo male e non riesco nppure a vedere le lettere cazzo...
Basta Dada, ti prego, non parliamo di oggi perchè non reggerei anche questo, fa già troppo male, non riesco neanche a piangere per bene cretina che sono..
E' inutile che mi metta a dire davvero come mi sia sentita oggi,anchese volevo farlo , volevo davvero buttarti tutto addosso però lui mi fa troppo male e io odio stare così.. era tanto che non piangevo per un ragazzo, è terribile, non riesco neppure a seguire il filo del discorso, scrivo e basta, quindi scusami se ho sbagliato qualcosa.
Sono arrabbiata con te, si che lo sono però sei fortunata perchè hai scelto il momento meno adatto perchè ora mi sembra davvero insignifiacante, ma non riesco a dirlo, non riesco a sfogarmi davvero, fa ancora troppo male, un male fisico che non avevo mai provato prima d'ora quindi mi limito a piangere...se fossi qui, se ora bussassi alla porta e io venissi ad aprirti forse penseresti di aver sbagliato persona perchè nessuno  mi ha mai visto, neppure io, infatti non deve vedermi nessuno...crollerebbe tutto e non mi sembra il caso di far preoccupare tutti...piango e basta, in silenzio sopporto questo fottuto pianto che non avevo programmato.
Ti chiedo una sola cosa, non parliamone domani perchè domani c'è scuola e lì io sono la Cecilia che ride e ha paura dell'interrogazione di greco, domani c'è scuola e a scuola ci sarà la Cecilia versione scuola, quella vera rimane a casa.
Domani parlami di chi vuoi perchè lo faranno anche gli altri e io sarò felice, davvero.
Hai detto che non ci sarai per me per sempre, va bene, lo accetto anche perchè non ho la forza di oppormi e questo mi sta spaventando...sto cambiando, ma domani sarò di nuovo io...
Se non vuoi esserci, non farlo. Se hai intenzione di pensare a quello che ti è successo io ti capirò anche se ora tutto quello che ti succede, mi sembra così bello rispetto a quello che accade a me..puoi sempre porvi rimedio,potresti fare mille cose, magari potessi essere io al tuo posto... io non posso più farlo, pensaci, ormai per me è solo una porta chiusa per sempre, a doppia mandata ma che avrò davanti agli occhi ogni giorno senza poter far nulla...l'amore si è accorto troppo tardi della realtà e ora è rimasto senza terreno sotto i piedi..
Non esserci per me, non importa e se non vuoi esserci allora,tranquilla, non ci sarò neanche io per te.. scusami se ho scritto tanto ma metà dell'intervento non era previsto.
Non chiedrrmi,ne dirmi nulla domani, ti prego. Ti chiedo solo di farmi lasciare lo schifo di tutto questo pianto a casa, non far sì che io lo ritiri fuori..non ho bisogno di altre urla, lacrime...solo di silenzio.