Se inizi a leggere, non interromperti.
Questa non è una storia felice, non vi è un lieto fine...
Loro erano due. Una era figlia d'autunno, l'altra era nata dall'inizio dell'inverno e la fine delle foglie gialle: 21 Novembre, per la precisione. S'incontrarono per caso, a scuola. I nomi non ci sono dati saperli. L'unica cosa che sappiamo è che la loro era un'amicizia diversa,non così bella ma diversa. Avevano 6 anni la prima volta che si dissero "ciao". La prima aveva anche un'altra amica, ma quella poi se ne andò.
La vita della bambina di Novembre era difficile. Le sue stagioni si erano separate e lei, con le sue innumerevoli sorelle, viveva con la madre. Questa non c'era quasi mai, era sempre via, tutta la giornata, così la piccola andava spesso dalla bambina di Ottobre. Loro si litigavano spesso, perchè la bambina di Novembre si divertiva a litigare e aveva un potere magico, che la faceva passare sempre dalla parte del giusto: sapeva evocare le lacrime. Capitava spesso che la maestra punisse la bambina di Ottobre, anche quando non aveva fatto nulla e le diceva :" guarda bene, che gli amici non si scelgono e tu devi esserne solo felice e finirla di fare la cattiva". Le prime volte, la piccola ci rimaneva così male da andare a casa e piangere...perchè se era la sua amichetta del cuore, le faceva tutto questo? Perchè dire le bugie e farla punire, così, senza motivo? Col passare del tempo però si rese conto che, in fin dei conti, poteva anche lasciar perdere quei momenti perchè non poteva, di certo, punire tutto il bene che voleva alla sua compagna di banco. Loro erano diverse, eppure erano insieme...sempre. La bambina di Ottobre era tranquilla, i suoi erano occhi che tutti chiamavano di "velluto", ma lei vedeva solo un colore scuro come il cioccolato..si, i suoi occhi erano goccie di cioccolato e non "velluto". I suoi capelli erano lisci come spaghetti, ma tutti le dicevano che, appena nata, li aveva ricci e lei, di tanto in tanto, andava in salotto a guardare le foto dei suoi capelli arruffati. Quando era bambina, le piaceva il suo nasino, le sembrava così dritto e piccolo...era la sua parte preferita e le piaceva guardarlo. Lei era una bambina e, riguardo la vita, ne sapeva un pò meno della sua amica.
La bambina di Novembre, da piccola, aveva i capelli così ricci che ormai le erano divenuti rasta, perchè la mamma si ostinava metterle le fascie che la piccola non sapeva neppure tenere sù. I suoi occhi erano smeraldi grezzi e il suo nasino era perfetto sul suo piccolo viso. Lei sapeva molte parole strane, come "omeopatia" o "daltonico", ma si era trovata in una vita dove dover correre e correre e divenir un pò più grande degli altri.
Loro facevano tutto assieme... lo avrebbero fatto ancora per molto tempo. Con lei, la bambina di Ottobre fece il suo primo dolce e passò i suoi primi pomeriggi a parlare e ridere. Col tempo le due bambine dal grembiulino bianco crebbero e divennero due ragazzine. Senza neppure rendersene conto, avevano passato un tempo infinito assieme e molte delle loro vite erano perse in quella dell'altra. Insieme avevano imparato a piastrare i capelli per bene e la ragazza di Novembre era spesso da quella di Ottobre, a volte anche con la sorella maggiore e tutte insieme mangiavano la Nutella o la cioccolata. Poi la Nutella o la cioccolata finì col mangiarla solo la ragazza di Novembre : "mamma non ce la prende mai.. buona, che buona!". I dispetti erano ormai acqua passata e ora, anche dopo piccole litigate, lei era sempre con lei: c'era a tutte le sue feste, anche le più tristi... La ragazza di Novembre c'era sempre alla fine e questo la ragazza di Ottobre lo aveva sempre saputo. L'aveva portata a casa della sua nonna e insieme avevano mangiato le polpette e le briciole di patate fritte...la ragazza d'autunno aveva dato una polpetta al cane, ma questo rimase un segreto. Ricordarono quel giorno, quelle patate anche molto tempo dopo. Andarono in vacanza assieme e La ragazza dell'inverno le fece vedere come sapeva fare la ruota e poi la ragazza d'Ottobre la invitò di nuovo da lei e quell'estate le insegnò una coreografia per il suo spettacolo. Erano inseparabili: l'una aveva bisogno dell'altra. Dormivano assieme, parlavano di tutto..un giorno la bambina- ormai ragazza- di Ottobre le disse che, mentre parlava con lei, i suoi si stavano litigando..di nuovo e lei le disse:"non preoccuparti...i miei si sono separati quando avevo due anni. non ricordi? tranquilla".Andarono persino a mangiare cinese una volta, con la madre della ragazza d'inverno. La bambina di novembre cambiò casa e gran parte delle loro avventure si persero lì...ancora oggi passando, la ragazza ricorda. Venne a vivere vicino alla sua amica e iniziò un nuovo capitolo della loro amicizia. La sua casa era divertente, era in disordine e, molto spesso, il frigo era vuoto : "ci sono milioni di cereali, però". A volte la ragazza di Ottobre usciva all'improvviso e andava da lei, a volte la ragazza di Novembre usciva all'improvviso e andava da lei. Gli occhi verdi erano indipendenti, ma facevano ormai parte della famiglia degli occhi marroni. Il loro era un umorismo quasi cinico e si capivano subito o quasi. Ridevano e poi non ridevano più. La loro amicizia era perfetta ormai. Anche se molti dicevano che la ragazza dai rasta, che poi si sciolsero in piastre, si faceva sentire solo quando le faceva comodo, anche se molti la chiamavano opportunista, alla ragazza di Ottobre non importava. Così i capelli crescevano e le due ragazze erano ancora assieme.Novembre aveva perso la testa per un ragazzo che abitava di fronte casa sua. Si chiamava Bruno.Ottobre si chiedeva perchè si fosse invaghita di uno così..così anonimo, la sua amica era così bella. Poteva prendere chi voleva. Pensando ciò, quest'ultima, nel frattempo era partita per un'isola. Lì aveva dato il suo primo bacio...la novembrina lo aveva dato tempo prima e, quando le venne raccontato tutto l'accaduto, non aveva emesso alcun segno di felicità o di sorpresa. La sua migliore amica però era più che sorpresa o felice. Lì aveva incontrato il suo migliore amico e il suo ragazzo...quello che doveva servire a dimenticarne un altro. Lei voleva rivederli,ma vivevano nelle stagioni lontane...lei però non ce la faceva proprio più. Si sentiva tutti i giorni con il suo migliore amico, ma con il suo primo bacio aveva chiuso in maniera troppo rude. Un giorno litigò anche con l'altro e non si parlarono per quasi un mese...stava davvero male.
La ragazza golosa di Nutella andò da lei e la convinse a chiamarlo. Così, la stessa sera, mentre lei si mise al computer per contattarlo, poi si girò per ringraziare l'amica e la trovò col suo diario segreto tra le mani. "che hai fatto?! lo ha letto". Le luci della cameretta erano fioche, ma gli smeraldi erano visibilissimi e, con loro, anche uno sguardo cattivo..soddisfatto che la ragazza di Ottobre non aveva mai visto prima d'ora. La risposta fu tagliente: "Sì, tutto"- "Vattene! Vattene subito da questa casa! Tu sai tutto di me, perchè anche questo?! rispondimi"-"io lo sapevo che ti piaceva lui...lo ho sempre saputo e tu hai sempre voluto negarlo. Lo sapevo e ora ne sono certa"- "vattene! ora!!". Era la prima volta che la ragazza d'Ottobre era così arrabbiata... quello era il suo diario segreto e aveva scritto di lui..del lui che c'era sempre stato. Sin dal primo giorno.
Quella sera le due amiche non si separarono, come sempre, la bambina- che era sempre stata- non ce la fece a mandar via la sua amichetta. Di lì in poi le cosa cambiarono, ora lei sapeva quello che Ottobre le aveva celato per anni, ma faceva finta di nulla. Quel ragazzo nel diario di Ottobre, su cui avevano sempre scherzato dicendo che la ragazza di Novembre ne era innamorata era entrato troppo nelle loro vite e stava per fratturare quel legame magico. Una sera, dato che ormai il discorso finiva sempre su di lui, al telefono la ragazza dagli occhi di cioccolato disse:" è inutile che fai così..ahah tanto lo sappiamo tutti che ti piace. Facciamo una scommessa: prima della fine degli esami tu ci uscirai, anzi, ti dico di più, ti ci metterai assieme"- "NO! sei matta? lui mi piaceva quando avevamo 11 anni ed è uscito con mia sorella...io lo odio. Ti giuro, non mi piace. Scommettiamo se non mi credi"- "scommettiamo un..mhh un chupa-chup, va bene?"- "ci sto!". Fare quella scommessa le era costato davvero tanto..le si spezzava il cuore. Era per questo che non aveva mai parlato di lui alla sua migliore amica. Conosceva i giuramenti di Novembre e sapeva che, purtroppo, avrebbe vinto la scommessa..tutta colpa di quella sera e di quel diario!
La ragazza golosa di Nutella andò da lei e la convinse a chiamarlo. Così, la stessa sera, mentre lei si mise al computer per contattarlo, poi si girò per ringraziare l'amica e la trovò col suo diario segreto tra le mani. "che hai fatto?! lo ha letto". Le luci della cameretta erano fioche, ma gli smeraldi erano visibilissimi e, con loro, anche uno sguardo cattivo..soddisfatto che la ragazza di Ottobre non aveva mai visto prima d'ora. La risposta fu tagliente: "Sì, tutto"- "Vattene! Vattene subito da questa casa! Tu sai tutto di me, perchè anche questo?! rispondimi"-"io lo sapevo che ti piaceva lui...lo ho sempre saputo e tu hai sempre voluto negarlo. Lo sapevo e ora ne sono certa"- "vattene! ora!!". Era la prima volta che la ragazza d'Ottobre era così arrabbiata... quello era il suo diario segreto e aveva scritto di lui..del lui che c'era sempre stato. Sin dal primo giorno.
Quella sera le due amiche non si separarono, come sempre, la bambina- che era sempre stata- non ce la fece a mandar via la sua amichetta. Di lì in poi le cosa cambiarono, ora lei sapeva quello che Ottobre le aveva celato per anni, ma faceva finta di nulla. Quel ragazzo nel diario di Ottobre, su cui avevano sempre scherzato dicendo che la ragazza di Novembre ne era innamorata era entrato troppo nelle loro vite e stava per fratturare quel legame magico. Una sera, dato che ormai il discorso finiva sempre su di lui, al telefono la ragazza dagli occhi di cioccolato disse:" è inutile che fai così..ahah tanto lo sappiamo tutti che ti piace. Facciamo una scommessa: prima della fine degli esami tu ci uscirai, anzi, ti dico di più, ti ci metterai assieme"- "NO! sei matta? lui mi piaceva quando avevamo 11 anni ed è uscito con mia sorella...io lo odio. Ti giuro, non mi piace. Scommettiamo se non mi credi"- "scommettiamo un..mhh un chupa-chup, va bene?"- "ci sto!". Fare quella scommessa le era costato davvero tanto..le si spezzava il cuore. Era per questo che non aveva mai parlato di lui alla sua migliore amica. Conosceva i giuramenti di Novembre e sapeva che, purtroppo, avrebbe vinto la scommessa..tutta colpa di quella sera e di quel diario!
Arrivarono gli esami e, per la prima volta dopo tre anni, la ragazza di Ottobre uscì con la sua amica, con un suo amico e con lui. Era così bello ed era sempre stato così dolce con lei..lei però non lo voleva. Sapeva chi era davvero, sapeva quanto poteva far soffrire. Era stata la spalla su cui piangere di molte ragazze che lui aveva ferito e odiava il fatto di non poter fare a meno di provare un sentimento così strano e grande che non capiva ancora cosa fosse. Quel giorno però non fu felice come immaginava. Andarono in un parco e i due ragazzi si scambiarono sguardi complici. La ragazza d'autunno li conosceva entrambi ed aveva capito tutto...forse anche la sua amica lo sapeva. Doveva far qualcosa, non avrebbe retto nel vedere quello che temeva da tempo..aveva evitato tre anni di baci tra lui e le sue miriadi di "amiche" e ora non avrebbe visto la sua migliore amica lì: "io vado, ragazzi si è fatto tardi. Mio fratello mi aspetta. Rimarrà fuori casa senza le mie chiavi"- "Dove vai, fammi compagnia.Mi lasci con questi due buzzurri?ahah. Oggi mamma non c'è, posso venire da te?"-"certo che puoi.". La richiesta della sua amica aveva rincuorato la ragazza di Ottobre, forse lei non vuole..ho sbagliato tutto! Poi:"rimaniamo un pò però. A tuo fratello ci pensa tua madre quando verrà"- "...devo andare,Novembre. Se vuoi vieni con me."- "No, ora non mi va. Ti raggiungo dopo semmai, oppure ti chiamo"-"va bene. Ciao.". Se ne andò e non si girò..loro tre erano perfetti assieme e lei non centrava nulla. Il tempo passò e le due amiche non si sentirono per alcuni giorni. Una mattina, prima degli esami orali, una ragazza contattò Ottobre e le chiese se Novembre e *** stavano assieme, li aveva visti insieme. Arrivò un'altra telefonata, con la stessa domanda "li ho visti baciarsi e tenersi per mano"- "non lo so. Può essere, sai è un pò che non la sento." Lei sapeva benissimo, solo...non voleva vedere. Due settimane dopo, Novembre chiamò :"La sai la novità?"- "No,dimmi." pregava non fosse così- "avevi ragione,sai. Ora sto con ***. Posso venire da te a raccontarti? E tanto che non ci vediamo, posso?"- "devo andare a tagliare i capelli. Ora non posso"- "Va bene, vengo con te. Devo raccontarti tutto". S'incontrarono e lei non andò a tagliare i capelli. Gli smeraldi tagliarono il cioccolato in mille pezzi,ma il cioccolato, si sa, in un primo momento rimane intatto...si frantuma dopo. Si sentirono sempre più di rado. Non si sentirono più.
Ottobre stava così male. La sua mente era rovente di domande : "perchè mi ha fatto questo? perchè dopo è venuta anche a raccontarmi tutto? Perché le loro foto, perchè ?!".
Ciò che accadde dopo è a noi sconosciuto. Sappiamo solo di un messaggio che Ottobre inviò a lui e che non fece altro che allontanare le due ragazze. Sappiamo di una notte buia e lunga, la stessa del messaggio, in cui la ragazza Di Ottobre voleva farla finita.Sappiamo che ne l'una, né l'altra rientrarono nel loro mondo, che nessuno andò più a casa dell'altra, che nessuno mangiò più la Nutella dell'altra.
Passò un anno ed era giunta voce che i due si fossero lasciati...non fu un vero sollievo. Ottobre rincontrò Lui, che aveva giurato di dimenticare...chi ama però non dimentica e lei lo aveva amato. Lei fece finta di nulla. Fu invitata al panino delle elementari. Lì si rividero e Novembre, non facendocela più, disse: "E' arrivato un messaggio quest'estate. Io ero lì. Poi ci hai detto che era uno scherzo, perchè lo hai fatto? Ti ha divertita?"- "Io? ti sbagli, non ho fatto nulla."- "non sono stupida, Ottobre. So che eri tu, perchè?!" - "ti sbagli, Novembre."-"Lasciamo stare. Mi accompagni fuori a fumare?"- "Ora fumi?"-"si, Lui mi ha fatto iniziare. Avrei dovuto smettere..". Ottobre la guardò. La rivide bambina con la sua fascia che le scendeva sulla fronte,sporca di cioccolata e con le sue medicine omeopatiche che portava per gioco in cartella. La ragazzi dagli smeraldi grezzi ora era ,però, solo una piccola bimba che aveva solo bisogno di calore, un calore che Lui aveva solo continuato a toglierle.Se ne era innamorata..come lei. Era cresciuta Novembre e ora fumava e i suoi smeraldi erano smerigliati in tanti pezzi, incollati con i cerotti.Ottobre ora aveva solo voglia di abbracciarla e di scusarsi anche se non sapeva per che cosa. Aveva voglia di dirle che ci sarebbe stata di nuovo e che di quel lui si poteva anche dimenticare. Doveva farlo, doveva buttargli quel pacchetto di sigarette, doveva ritornare felici come una volta..non lo fece però. Era cresciuta anche Ottobre e quella sera era cresciuta davvero troppo, perchè non capì quanto avrebbe dovuto fare ciò che sentiva...fu l'utima volta che l'una sentì la voce dell'altra.
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