martedì 3 maggio 2011

Grazie,non dimenticherò

La ricordi questa parola? "grazie"..
Quando passa tanto, troppo tempo non si riesce a riniziare subito. Scusami se scriverò male qui o se butterò giù cose senza senso, ma è passato un pò..
E' passato un pò dall'ultima volta, quasi un messe dal blog,molto di più da questo buio, questa tastiera e questo schermo..neanche ricordo più.In tutto questo tempo ho formulato milioni di parole, frasi da scrivere e ora? Ora niente...ci sono troppe cose che mi hanno scoppiato l'anima.
A volte mi chiedo cosa è cambiato? Cosa è successo durante tutto quest'anno? ogni volta che succede, dal piano più scuro mi arriva una risposta coperta da un mantello nero in ascensore: "scoprirlo e accettarlo ti farebbe quasi male".

..quanto tempo che non ero qui, non riesco quasi a crederci.

A volte mi viene da strappare tutto, finchè non rimane più nulla. Solo io,seduta su una montagna di macerie e nient'altro...niente. Il cielo grigio, le strade deserte, i palazzi distrutti, i vestiti stracciati, le foto bruciate, la memoria smarrita e nessuna traccia di nessuno. 
Quando passano i giorni, poi i mesi, il tempo va avanti e tu con lui e le cose succedono e tu le fai accadere e ne sei felice, poi un giorno ti accorgi che, forse...non era tutto come lo vedevi.

Scusami se scrivo così oggi. Scusami se oggi non te la senti di leggere..non ti biasimo se spegnerai tutto, ma a volte tutto quello che mi resta per parlare davvero sei tu e questo blog.

Non me ne ero resa conto, mi sembrava che tutto stesse andando e ormai avevo ripreso quasi tutto..si va avanti, è così che si faceva..poi.Poi..la mattina ti alzi e vai a scuola, prendi un bel voto, prendi un 4..niente lui ti sorride, ti mette il braccio intorno al collo..niente.Attraversi la strada e qualcuno stava per investirti perchè non avevi guardato, stavi per inciampare in un filo che ti sarebbe stato fatale...in quel momento, Rì, la prima cosa a cui ho pensato non è stata "è finita" o "e ora?", solo "se così dev'essere, allora meglio..".
Quando fantasticavo sul mio matrimonio o sulla mia patente, lei diceva: "eh, chissà se la tua nonna ci sarà" e io allora mi arrabbiavo, ma lei mi diceva che della morte non aveva paura e ...ora capisco cosa voleva dire. 
Lo so che fa schifo dirlo a quindici anni e lo so che sono noiosa e lo so che avrei dovuta superarla e io ci sto provando...davvero non leggerlo se non ti va.

Passano i giorni e torno a casa e dico che devo chiamarla, perchè è tanto che non la sento, per darle gli auguri di pasqua, per dirle come va con M., perchè così le porto il mio vestito del MCp e poi mi rendo conto che non posso più. La sera spengo la luce e mi dico che se mi giro ritorno in quella stanza e la rivedo nel suo grande lettone che mi dice "buonanotte", ma..non c'è più niente, c'è il buio della mia camera e allora perchè aver paura della cosa più paurosa che ogni singolo essere umano teme se io, dall'altra parte, ho chi se ne è andato.

Forse queste cose non dovrei dirtele perchè sono così intime che potresti scocciarti ma tu, in quel periodo, sei stata l'unica persona senza la quale non avrei saputo davvero come fare e di questo ti sarò per sempre grata...davvero, se non ti va non leggere, ci sei già stata abbastanza per me.
Cosa è cambiato in quest'anno? 
Tutte le cose successe sono così remote da quella maledetta notte...avevo i capelli lunghi, non avevo frangetta,c'era ancora F., c'era ancora la danza, c'era ancora il mio vecchio cellulare. 
A volte penso che lei non ha visto niente, sono così maledettamente cambiata e lei non ha  visto niente di tutto questo. 
Non so se te l'ho mai raccontato..forse non lo so bene nemmeno più io. Sai,eravamo a casa mia una domenica. Lei non veniva mai qui, per papà...Faceva freddo e io, dopo pranzo, ero andata in camera a studiare per lunedì. Tutt'a un tratto la porta si apre e sento qualcuno sedersi sul mio letto, mi giro e lei mi dice: "sai, sono stanca.Fa freddo, questa casa è così bella ma così fredda. Ma non ti volevo disturbare, devi fare tanti compiti?"-"si, sono così stanca..domani mi interroga"-"non ti preoccupare,andrai bene come sempre. Mi devi fare una promessa,però. Non ti devi emozionare, fallo per me. Vedrai che andrà tutto bene se sarà così. Prometti però"-"prometto!"-"Poi domani vieni da me e mi dici che sei andata bene"- "Domani non posso venire, ho danza"-"Mercoledì allora"-"Va bene". 
Non ho avuto più la possibilità di dirle come andai quel lunedì. E' stata l'ultima volta che ho sentito la sua voce. Quel giorno non la ho accompagnata neanche alla porta. L'ultima immagine che ho è lei alla fine alla porta dei pazienti che mi saluta con un cenno di mano e con un sorriso.Ci penso sempre, è un pensiero che mi tortura..perchè proprio quella deve essere stata l'ultima volta, perchè abbiamo dovuto parlare di una cosa così stupida, perchè non è stata una di quelle sere in cui io non dormivo da lei?!
Mi capita di pensare che se l'avessi accompagnata quella volta, ora non sarebbe tutto così.Mi capita di pensare che, se l'avessi chiamata quel lunedì o il martedì lei lo avrebbe saputo com'ero andata. Mi capita di ripensare che se solo avessi dato ascolto a quella sensazione quel mercoledì, mentre leggevo il vangelo davanti alla classe, ora sarebbe andata diversamente..
Mi sembra di vederla ai piedi del letto quando vado a dormire, come l'ultima volta.
Grazie di esserci stata. Grazie di aver saputo sempre come fare. Grazie di non avermi mai lasciata sola, anche quando c'era da stare sole a casa. Grazie di esser stata con me anche quando non c'eri. Grazie di avermi sorretta quando mi sembrava di sprofondare. Grazie di aver capito quando stavo male anche senza che io piangessi. Grazie di avermi letto nel pensiero in quel periodo. Grazie di aver portato sempre un sorriso da prestarmi. Grazie di aver mantenuto il segreto. Grazie di non averne parlato in classe.Grazie per esserti fatta trovare sempre al mio fianco. Grazie di avermi appoggiato anche in cose che alla fine non abbiamo fatto. 
Grazie,di essere diventata per me così importante. Grazie, non dimenticherò.

indipendece

1 commento: