giovedì 30 giugno 2011

Marchin' on

Ci sarò. Ci sarò e basta, questa è una promessa. Se vorrai piangere per lui o- mio malgrado- giorine. Ci sarò anche se all'improvviso dovrai alzarti piangendo per un motivo che non era quello reale. Ci sarò, ma non lo farò sentendone il diritto. Busserò alla tua porta e ogni volta che vorrai, io entrerò. Questa vita a volte è fin troppo irruente, ma non preoccuparti si risoleverà tutto. Ricorda che c'è quella cosa, quella che mi tiene legata a te senza motivo, quella per cui sono felice quando tu lo sei, sono triste quando tu lo sei. Non lo controllo, accade e basta. 
Un giorno, quando tutto quello che vuoi sarà finito, ti prometto, che sceglieremo un posto e partiremo. 
Tu non devi preoccuparti però, perché non permetterò che ti accada nulla. Non so come farò, ma ce la metteremo tutta. Promettimi di non calcare troppo la mano, prometti di non calcarti troppo la mano. Prometti di sopportare i momenti in cui non ci sarà più niente da mettere a posto o nessuna versione da tradurre o parola da dire. Prometti di dare ad ogni cosa il suo spazio, ad ogni urlo la sua ragione e ogni lacrima la sua guancia. Io ci sarò. Sarò sempre ditero la tua porta, a bussare. A volte dovranno venirmi i calli, lo so, ma non sarai mai sola. Vedrai, passerà tutto, ma devi crederci. Prometti di credere che passerà tutto. Trova la forza che è in te e credici. Se ci credi tutto andrà. Non permetterò che tu ti butti giù. Oggi  hai deciso di non correre più. Ricordala, perché sarà l'unica.

Ci sarò, a qualsiasi ora, in qualsiasi momento e se ti andrà di arrabbiarti, anche con me, io  capirò. Vedrai,insieme ce la faremo.
Sarò dietro quella porta, chè tu voglia uccidermi o solo sfogarti. Tu mi lascerai entrare? Mi urlerai tutto quello che senti dentro quel complesso cubo di Rubik che è la tua testa?
Io continuerò a bussare, anche se dovrò vederti mettere a posto. Forse mi odierai, ma non importa. Non posso farne a meno. Non sarai mai sola.

 indipendence



Non succederà. Io ci sarò. Nei giorni brutti, dove tutto va male io ci sarò. Ci sarò quando ti sentirai tutto il mondo addosso. Ci sarò quando litigherai con qualcuno d'importante. Ci sarò, ogni volta che ne avrai bisogno. CI SARO', questo vuol dire che io sarò li per te. In ogni momento. Sarò li per te. Per quella persona fantastica che sei. E quando dico che ci sarò vuol dire che non sarai mai solo.
FB

La rete dei pescatori

Hai mai pensato di partire? Partire all'improvviso e non sapere quando tornare. Lasciare libero lo spirito. Alcune persone si dimenticano dello spirito, invece è importante. Almeno per me. 
Oggi ho mal di pancia e sento puzza di bruciato, ma non ne conosco la provenienza. 
Prima ero sul letto e mi sono detta: "ora prenoto un biglietto per la prima destinazione che vedo sullo schermo e sparisco per un pò, senza dirlo a nessuno. Scrivo una lettera, se mi va, e parto. A mamma verrà un colpo e penserà che dovevo stare davvero male per partire. Ma se stavo male perché non le avevo detto nulla, perché partire? No, credo che le verrebbe qualcosa, però io voglio partire. Partire e basta" e poi ho iniziato ad immaginare. 
Tutto intorno a me è sparito. E' scivolato tutto in un vortice, le foto per prime e poi tutto il resto. Ho immaginato di partire per un mondo dove sarei rinata e dove tutti i dolori non c'erano più, perché le persone non erano mai esistite. Mi sono vista in un villaggio in Africa dove la mia mente girava in un senso diametralmente opposto a quello attuale. Quel posto, forse, non faceva per me. 
Ad un tratto tutto è tornato frettolosamente alla normalità e il mio dolore  ha continuato a picchiettare le pareti dello stomaco. 
Ora è tramonto e, in effetti, sarebbe fantastico partire con la vista del sole che scende verso l'oblio. Dov'è che va il sole? Dov'è che precisamente si ferma? Forse in Bolivia. Non ho mai visto la Bolivia, chissà com'è.
Un giorno partirò davvero e forse nessuno mi rivedrà mai più. Forse ritornerò un giorno e tutti mi odieranno perché me ne sono andata sprezzante di ciò che lasciavo. Forse rimarrò in aereporto, perché il mio cuore non è stato capace di andare via. 
Oggi, quando abbiamo deciso per il silenzio, ho iniziato, con la voce del pensiero, a parlarle: "Fatti sentire quando capita...vorrei solo poterti venire a trovare, vederti." Poi ho abbassato lo sguardo fino a te :"non voglio morire. Vorrei solo vederti davvero, venirti a trovare. Anche una volta all'anno ,so che chiedo troppo. Io verrei, verrei tutte le volte e ti direi tutto quello che taciuto durante il resto dell'anno. Verrei anche se fosse la sera del compleanno del mio ragazzo o di mamma o il mio diciottesimo..nulla potrebbe mai fermarmi. Sarebbe un segreto, ma so che non è possibile. Che poi perché non è possibile? Un giorno risponderai a tutte queste mie domande.". Poi mi hai chiesto una cosa e sono ripiombata nella realtà. 
Un giorno partirò e troverò un posto, un posto in cui magari la vedrò. Tu però non preoccuparti, però perchè tornerò per raccontarti tutto o, almeno, lascerò un Post-it qui, dove solo tu potrai leggere. Solo tu potrai capire.


indipendence

Basta poco per essere felici, ma quel poco deve essere IMPORTANTE.

mercoledì 29 giugno 2011

This is for ya, honey
Parlava sempre di me, capisci cosa vuol dire? Non credevo neppure che mi nominasse con gli altri...perchè ci sono delle cose che arrivi a capire solo quando non puoi più dire "Grazie."

indipendence

martedì 28 giugno 2011

J-U-M-P!

Non voglio svegliarmi oggi
perchè ogni giorno è uguale
e ho aspettato per così tanto tempo
che le cose cambiassero
sono stanco di questa città
stanco del mio lavoro
stanco dei miei amici
perchè tutti ti truffano
stanco di questo posto
voglio scappare, sono così deluso

voglio solo saltare
non voglio pensare al domani
non mi importa di stanotte
voglio solo saltare
non voglio pensare alla mia tristezza
andiamo, dimentica i tuoi problemi
voglio solo saltare

non voglio svegliarmi un giorno
e scoprire che è troppo tardi
per fare tutte le cose che voglio fare
dovrò imballare le mie valigie
e non tornerò mai più
perchè gli anni stanno passando
e ho sprecato tutto il mio tempo

sono stanco di questa casa
stanco di essere distrutto
stanco di questa città che mi butta a terra
stanco di questo posto
voglio scappare, sono così deluso

voglio solo saltare
non voglio pensare al domani
non mi importa di stanotte
voglio solo saltare
non voglio pensare alla mia tristezza
andiamo, dimentica i tuoi problemi
voglio solo saltare
voglio solo saltare

non ce la faccio più
non ce la faccio più
non ce la faccio più

Dimentico il domani
voglio solo saltare
non voglio pensare al domani
non mi importa di stanotte
voglio solo saltare
non voglio pensare alla mia tristezza
andiamo, dimentica i tuoi problemi
c'è tempo per lasciarli andare via
dimentico il domani
voglio solo saltare
voglio solo saltare, si
voglio solo saltare
voglio solo saltare!

-Simple Plan-


....JUMP! 

Il disgelo


Ci sono cose che nella vita devi comprendere, altre che devi solo far scivolare addosso. Ci sono momenti per fare pazzie e altri per rimanere a casa. Ci sono corse a cui devi partecipare e altre in cui devi barare. Ci sono dolci che desideri fare e altri che ti vengono chiesti. Ci sono cambiamenti che devi apportare e altri che ti vengono chiesti
Sono gli attimi quelli che contano. 
Sono stanca di essere così profonda. Sono stanca di pensare a tutto o, semplicemente, di pensare. Ho voglia di...divertirmi. Sì, ho voglia di divertimento. E quando intendo divertimento, intendo uscire e ridere e vestirmi sempre come se fosse l'evento dell'secolo. 
E' stato un anno infernale e ora è arrivato il momento per me di godere il mio tempo. Voglio andare in posti nuovi, posti in cui di solito ho vergogna di entrare perché non all'altezza. Voglio che quei posti diventino i miei. Sento la necessità di seguire QUELLA parte di me. Quella che intrappolo in una gabbia d'oro durante le stagioni fredde. Quella che tu non hai mai visto, che in pochi hanno visto. Quella che mi dice sempre di urlare quando c'è bisogno di star in silenzio, quella che mi dice di scavalcare quell'ostacolo invece di aggirarlo, quella che vede in maniera oggettiva se stessa, quella che alla tristezza o alla noia sa porre rimedio solo con i colpi di testa. 
Non spaventarti, non scrivo queste cose perché sono arrabbiata o perché voglio dimenticare qualcuno. Semplicemente perché ne ho voglia e, ti dirò, credo che lo farò...ne sono certa.
Non tentare di fermarmi, anche perché non ce ne sarebbe motivo. Non c'è nulla di male. Ad ogni modo, anche se ti venisse in mente la stravagante idea di farlo, sappi che non funzionerà. Sono su un treno ormai. L'unica cosa che puoi fare è prendere il posto accanto al mio. Mi porterà al disgelo.
indipendence

Simple Plan - Welcome To My Life (Official Video)

guarda.... un giorno la vedrai



questa è piazza del papà e alla destra c'è la casa di vale!!!! che bello!!!
Dietro quella statua giocavo un sacco, su questo marciapiede disegnavo la campana e giocavo per ore...
thumb       queste sono le 13 cannelle, bevevo sempre un sacco quando le vedevo, me le facevo ad una ad una per bere.             thumb      questo si vedeva se volevi andare la mare si trova in periferia.thumb Il porto si trovava al centro storico, è ben tenuto ed è molto bello solo che nessuno avendo acque migliori se lo fa lì il bagno.    


 l'altro lato della piazza che si vede per prima....


























        

lunedì 27 giugno 2011

Miraggio di un cheese-burger

Ho fame. Ho molta fame, ma non sto mangiando. Ho provato a chiamarti diverse volte. Squilla, ma non vi è risposta. 
Ho fame e ho letto ciò che hai scritto. Io leggo sempre ciò che scrivi, ma non mi arrabbio mai. Ora lo sono. Ho fame! So che può sembrar strano dire una cosa così qui su, ma è così. Sono arrabbiata. Lo sono perchè non mi va di giocare questo ruolo. Non mi va di metterti davanti alla realtà, ma tu lo hai fatto con me riguardo F.. Non lo avrei mai lasciato senza che tu mi facessi notare cosa REALMENTE lui avesse fatto. Ora è il mio turno, sapevo che sarebbe arrivato, ma non immaginavo proprio adesso. Ho fame intanto! 
Perché lo fai? Perchè ti illudi? Perché pensi che quello che provi tu lo provi anche lui? Perchè non vuoi aprire gli occhi o, almeno, socchiuderli? Perché ti ostini? Vuoi davvero idealizzare un ragazzo, metterlo su un piedistallo e lasciarlo lì cosicchè, ogni volta che lo vedi, è come se fosse la prima? Perché è questo quello che ho fatto io con V. 
C'è una piccola, minuscola, insignificante differenza tra me e te però. Quando ho costruito il piedistallo non c'era nessuno lì con me che mi dicesse: "Hey, ma cosa fai? Ti sei bevuta il cervello?". Per te ci sono io e non insisterò. Sarebbe uno sbaglio. Fai attenzione, perchè questa sarà la prima e unica volta in cui parlerò IN MANIERA SERIA di questo vostro nuovo modo di ...interagire? Credo che questo sia il modo più appropriato per quello che c'è tra di voi. E visto che sarà l'unica, sarò sincera..drammaticamente, DRASTICAMENTE sincera, perchè- sfortunatamente- ti voglio bene. 
Lui, lui lo hai mai visto davvero dopo le vacanze?
Ti ha mai detto, di sua spontanea volontà: "Perché uno di questi giorni non ci vediamo?Ho voglia di vederti, mi manchi". Un giorno qualunque, uno di quelli in cui non era prevista alcuna rimpatriata o cose del genere.  Mesi dopo le vacanze vi siete mai sentiti per più di una settimana? Non credo tu mi abbia mai raccontato una cosa del genere, ma può essere, non so. 
C'è una cosa che però so e che non ti riesce ad entrare in testa. Lui sparisce. Lui riappare. Lui sparisce, perché forse ha altro da fare, si dimentica, è impegnato. Sceglila tu la risposta, ma ti assicuro che non sarà dolce come il caramello. Lui riappare perchè si ricorda, perchè in fondo ti vuole bene - cosa che non ho mai smesso di pensare-, perchè semplicemente...gli va. E tu? Tu in tutto questo dove sei? Sempre lì. Lì ad aspettarlo, anche se a volte non ci pensi. Così il gioco va avanti e gira,gira,gira e rigira. Lui sparisce? Tu aspetti. Lui ritorna? Tu ci sei. E' passato un anno, Rì. Hai perso un anno dietro ai suoi andirivieni. Vuoi svegliarti?!
Vorrei tanto, con tutto il mio cuore, dirti che non conosco nulla riguardo la tua situazione, ma - e ribadisco- mio malgrado, ti mentirei. 
"Non è vero che lo aspetto. Io conduco la mia vita come sempre, è lui che ogni tanto si fa sentire. Che male c'è?Il fatto è che io non ci riesco a lasciarlo andare, io non ci riesco. Non so come spiegarti, caro diario, ma io so che lui, in fin dei conti, ci tiene a me. So che è uno stronzo. So quanto può essere stronzo, perché lo conosco. Mi ha detto tante cose di cui non posso scriverti, ma, credimi, diario mio, può essere crudele alle volte. Io lo amo però. Vorrei tanto non fosse così, ma lo amo. Come nessuno mai e il mio non è un amore come quello che provano tutte le altre. No. Io sono diversa da loro, non urlo quando lo vedo o cose del genere. Si lo amo ca**o e non c'è niente di più complicato. Non riesco a non provare quello che provo, anche se ora lui è andato.Vedo le sue iniziali dappertutto...mi manca. Ogni parola, ogni suo singolo gesto quando è con me è come morire e poi risorgere eppure mi sono fatta così male con lui. Quanto ho pianto per lui e, stupida, sono ancora qui. A volte mi odio perché non riesco a lasciarlo andare e non vedo nessun altro che lui. Gli altri sono noia. Gli altri poi, alla fine ho fatto male anche a loro senza accorgermene. Che cretina! Chissà ora dov'è. Chissà con chi sei mentre io sono qui a scrivere di te.
Si è preso una parte del cuore e ora non vuole più ridarmela e io? Io sarò sempre qui ad aspettare che lui me la riporti, anche per posta se necessario.
Ora vado, diario, mamma mi sta chiamando per la cena.
Tua C."



?





!






Allora? 





Sono stanca di ripetere le stesse, identiche cose. Perchè lo stai facendo? Perchè stai immaginando un mondo che non esiste? Un lui che non esiste. Perché quel lui che tu vedi non c'è. Perché quel lui che tu immagini non ti chiama e poi va via, si fa sentire e non dice nulla, poi non ti chiama più perchè lui sa- eccome se lo sa- che tu,alla fine, risponderai. Quel lui non si fidanza e poi si lascia e poi si fidanza dimenticandosi di te, facendoti incazzare poi piangere e per poi farti pensare che è giusto che voi siate...amici? è così che ti considera lui ora, o sbaglio?

Uno così non prova neppure una briciola di quello che tu provi per lui. Non posso dirti "Dimenticalo", perché non accadrà; tra poco lo rivedi e ti prego, dimmi che a quest'ultima frase il tuo stomaco non si è annodato. 
Magari ora sarai incazzata nera con me e va bene così. Avevo letto questa piccola clausola sul contratto. 
Magari non accetterai neppure una virgola di tutto quello che ho detto, ma è vero...puoi credermi. 
E' tremendo quando passano i giorni, i mesi e ti rendi conto che non puoi far più nulla, che l'amore non se ne va. E se a questa affermazione risponderai "ma lo so!", allora fa' qualcosa.
Io non potevo saperlo, perchè non avevo nessuno con un secchio di acqua gelida da buttarmi addosso. 

Per quanto mi riguarda potrei lasciare tutto così, potrei cancellare questo post. Forse sarebbe anche meglio, perché magari dopo averlo letto, ciò che mi dirai non sarà "Ti voglio bene", ma dovevo farlo. Non avrei voluto, ma l'ho fatto. Spero solo tu ci rifletta.

indipendence

domenica 26 giugno 2011

una CORDA....mi lega a lui




Boom, boom, boom, eccoli.... li puoi sentire....eccolo....eccola.... ora non li sento più.


Silenzio


Boom, boom, boom, ci sono quasi, sono dietro di te, girati veloce, muoviti, girati!!!


Silenzio


Non mi sono girata, ho perso molto.
Hai mai sentito una persona così vicina, ma ogni volta che ti giri non la vedi?
Sai che c'è e che ci sarà sempre e che pensa ad un futuro lontano che ti dice:" la nostra differenza d'età diminuisce quando avremo 18- 22 o 20-24 anni"
Sì e nel frattempo?? Viviamo così... cercando di allontanarci e poi finiamo naso a naso!!
E' come se tenessi in mano un filo elasticizzato, lo tengo forte; mi riesco ad allontanare ma poi di colpo sono troppo distante e ritorno tra le sue braccia. Entrambi sappiamo che se lasciamo il filo l'altro di farà male ma che se non lo facciamo sarà l'altro a farlo e che potremmo farci male noi.
In questa situazione di bilico anziché lasciarlo assieme, preferiamo stare così...
Io non ce la faccio a lasciarlo di colpo questo filo, devo avvicinarmi a lui e poi lasciarlo ma nel momento in cui mi avvicino mi faccio male, è come se dovessi passare da un male all'altro!!! Un circolo vizioso e qui non ce la faccio.
Io non riesco a lasciarlo, per me è veramente difficile.
Mi  risuonano le tue parole" lui sa che ci sarai sempre per lui"
E' vero ma hai mai pensato che in quei periodi durante i quali scompare lui  prova ad allontanarsi?? Anch'io c'era un periodo che non gli rispondevo ecc... ma non funziona, pensaci. Io credo in lui, credo che lui ci provi a lasciarmi andare come ho tentato io. 
Lui però è più determinato di me almeno in questo e prova e riprova ma è inutile. Tutto sembra inutile con lui,io no so come spiegarti come mi sento.... so che però tu puoi capirmi senza troppe parole.
Quando mi hai letto il tuo diario che parlava di V. ho ritrovato me, tutta me stessa, tutto quello che provo. Ecco  io credo in lui più che in me, le mie parole lo confortano così come le sue me, io non riesco ad immaginarmi senza di lui, proprio non ci riesco...... la mia mente è piena di ricordi.
La sai la cosa più brutta qual è?
Che mi ci sto abituando, mi sto abituando a lui, ai suoi modi di fare, alle sue parole, a quando mi sfotte per la pronuncia strana di alcune frasi, quando ride, quando dice un bacio, quando mi guarda con un leggero sorriso, quando mi chiede ridendo di proteggerlo, quando facciamo patti o scommesse, quando è sera e gli racconto delle cose. Ha un solo difetto, che non è un difetto per te anzi è non pregio!!!
non programma!!! Nulla pensa al giorno dell'esame quel giorno, vive al momento, qualsiasi cosa gli chieda anche delle più strampalate lui mi dice ok.
Questo io non lo sopporto. La sua faccia, la vedo ogni giorno, ogni notte.

Di silenzio ora ce n'è poco!!!


D.

sabato 25 giugno 2011

fulgida stella














"Fulgida Stella, foss'io come te fermo, costante - Non in solingo splendore sospeso sull'altura della notte ad osservare, con le tue eterne luci accese, quasi paziente, insonne eremita della natura, le acque mobili nel loro sacro dovere di pure abluzioni per le spiagge umane, o a contemplare le nuove, dolcemente scese, maschere di neve sulle montagne e sulle brughiere - No - costante sempre, mai mutevole, vorrei risiedere sempre sul guanciale del seno dell'amore mio, per sentirlo sempre pulsare cedevole, per sempre sveglio in dolce inquietudine, per sempre, sempre udire il suo respiro tenue e così vivere in eterno - o venir meno nella morte"

................

Chiedi a te stessa, amore mio, se non sei crudele ad avermi irretito così, per aver distrutto così la mia libertà. Confessalo nella lettera che devi scrivermi immediatamente e dì tutto ciò che puoi per consolarmi - falla ricca come un filtro di papaveri per inebriarmi - scrivi le parole più tenere e baciale, che io possa almeno posare le labbra dove furono le tue. Quanto a me, io non so come esprimere la mia adorazione per tanta bellezza; voglio una parola più luminosa di luminosa, più bella di bella... 


Tuo per sempre John Keats 

Onirofobia

Ci sono alcuni giorni in cui nulla si muove e ne sono davvero grata. Ci sono altri giorni in cui non puoi stare ferma, neppure un secondo e ne sono davvero grata. Ci sono altri giorni in cui sei piena di preoccupazioni e non riesci a far nulla, neppure a risolvere la tua ansia e di quei giorni non ne sono troppo grata.
Fra poco devo uscire, vado in barca. E' tanto che non ci vado ,sai.
A volte, quando sono indaffarata nel fare tutt'altro, in mente mi appaiono post interi da scrivere qui, ma non vengo mai a ricopiarli. Il perché non lo conosco, ma è come se il Tempo non volesse proprio concedermi del tempo.
Oggi mi mancano le parole. Potrei dire così tanto, ma non lo faccio. Mi capita spesso di aver foga di scrivere quando qualcosa di piccolo mi accade, perchè quando c'è qualcosa di importante ti chiamo e oggi non sentirai il telefono squillare.
Stanotte ho fatto un sogno e non fa nulla se non è ancora mezzogiorno. La ho sognata, ho sognato quella ragazza che dovrei tanto odiare. E' stato come immaginavo nella realtà. Le stesse emozioni e sensazioni, è stato reale.
Nel mio sogno andavo a casa sua ed era diversa, diversa da quella reale. Assomigliava a quella dove viveva prima. Io entravo e lei era seduta ad un tavolo, su uno sgabello. Mi guardava e tentava di abbozzare un sorriso, era finta. Diceva che era felice di vedermi e io tentavo di sorriderle, eravamo false, imbarazzate come facevamo appena uno sconosciuto di presentava. Tutt'a un tratto si alzava e mi sorrideva e noi facevamo finta di niente, facevamo finta che nulla fosse accaduto. Mi si avvicina e mi porta in quella che doveva essere la sua camera,diametralmente opposta alla realtà. Era piccola e le pareti erano grigie. Ci entrava appena il letto, una brandina in ferro rosso con un materasso poggiato. Lei mi aveva lasciato lì, mentre andava a prendere da bere. Io mi siedevo sul letto e, guardando il muro, vedevo tutte le loro immagini e delle foto in cui erano assieme e altre con lui e fratellino di lui (cosa del tutto assurda). Erano felici e ridevano e di colpo mi si contorceva lo stomaco e dovevo piegarmi su me stessa per quanto tutto ciò mi facesse male, faceva davvero male. All'improvviso si apre la porta della camera ed entra lei con un vassoio con due bicchieri, se non ricordo male e si siede accanto a me. Iniziamo a parlare e il mio mal di stomaco lei non lo aveva notato e, a poco a poco, passa. E' cambiato qualcosa e questo lo sento al tatto.Nulla sarà come prima. Lei guarda le foto e rivedo quello sguardo, voleva parlarmi di lui. Qualcosa però la ferma, rigira la testa e ritorniamo a parlare di cose che erano rimaste in superficie fino a quel momento, come la scuola o le vacanze. Nulla poteva ritornare come prima nel mio sogno, ma almeno si provava a ricostruire un vaso rotto in mille pezzi che, un tempo, valeva milioni e milioni di euro.
Non so perché la abbia sognata. Ho provato a parlare per ore e ore di una persona per poi sognarla, ma non ha mai funzionato. I protagonisti dei miei sogni divengono tali quando hanno ormai lacerato l'intera parte nascosta della mente e quindi ora tocca a quella parte cosciente venirne a contatto.
Onirofobia- Paura dei sogni.



indipendence

giovedì 23 giugno 2011

tornano tutti sai?




Chi tornerà per ribadirti semplicemente che se n'è andato dalla tua vita. Chi tornerà da te per riconsumarti ancora un pò il cuore e poi riandarsene. Chi tornerà per rubarti un ultimo sorriso o un ultima lacrima. Chi tornerà per dirti che senza di te sta meglio,per il troppo orgloglio,anche se in realtà muore dentro. Chi tornerà per dirti che ti ha amato,ma che ora non ti ama più. Chi tornerà da te per un ultimo abbraccio,perchè ha capito che quel calore che emani lo emani solo tu. Chi tornerà solo per insultarti,e tu con molta tranquilla e l'indifferenza di sempre incasserai senza problemi. Chi tornerà da te per chiedere perdono,per chiederti di riaprirgli di nuovo le porte del tuo cuore,perchè ha capito che senza di te non può andare avanti,che senza di te la vita è nuvolosa,e tu allora che farai?
   FB

mercoledì 22 giugno 2011

volare ohhhh ... cantare ohhh.. nel blu dipinto di blu

Oggi ho preso la metropolitana e faceva molto caldo, mancava il respiro, si sudava e la gente puzzava che non ti dico.
ho pensato a quanto sia strano a volte parlare, parlare e parlare per ore con la stessa persona o della stessa persona e quanto si scocci veramente quell'altra di ascoltare parole che non cambieranno nulla nella vita.
Perchè questa non si cambia passando le ore su un divano, non si cambia guardando dei film, non si cambia vedendo scorrerti il mondo davanti no!! La vita si cambia muovendosi, alzandosi da ogni sedia, ogni divano, ogni panchina di questo mondo e imboccando una strda dietro l'altra che sia sbagliata o giusta.
Tempo fa ti avrei detto pensiamoci oggi a cosa dobbiamo fare domani ma pochi giorni fa ti ho stupito e sinceramente mi sono stupita.
Non capisco cosa mi stia succedendo nè per quale strana causa abbia pensato in quella maniera ma capisco che qualcuno sta entrando nella mia vita e sta per piantare i piedi moooolto bene.
Oggi volevo pulire per rilassarmi e vedere dopo come sarebbe venuto, oggi volevo farlo ma no sono stata bene così ho pulito un tappetto rosso che ormai aveva una macchia di caffè restia ad andarsene.
Ho pulito, pulito, pulito ma rimaneva lì, si è schiarita sai!! Ma è rimasta, mi sembrava una battaglia senza fine, mi sembrava di combattere altro ma poi mi sono arresa, HA VINTO.
Sai perchè mi ha battuta? 
Perchè non ne avevo voglia, non volevo passare il mio pomeriggio a pulire il mio cuore da macchie vecchie, chi cavolo le vede?? Ho sprecato un sacco di tempo a giocare con il cuore, con le ante dell'armadio, sperando di trovare un rimedio, di trovare qualcosa che mi distraesse invece nulla. Ho pensato di usare la tintura per coprirla, ho pensato di cancellare un po' dei resti di polvere, di mandarlo in lavanderia e farlo fare per bene ma sarebbe comodo se qualcuno potesse farlo al posto mio. 
Ho visto persone pensare male di altre, persone che della vita non se ne fottevano, persone che non sapevano cosa fosse vivere ed altre le peggiori che non sapevano neanche di vivere.
Io non voglio essere una di quelle persone che non sanno di vivere perchè distratte, stanche, nervose, paurose no!! Io so di vivere la mia vita e non sempre al meglio ma la vivo.
Rimango stupita quando mi si dice che sono piccola e non conosco molte cose sulla vita ma in relatà io so quello che gli adulti hanno dimenticato.
So cosa si prova ad essere un'adolescente, so cosa si prova ad amare da adolescenti e come ogni piccola cosa ti sembri una catastrofe, so che un giorno sarò proprio come loro e dirò che ci sono problemi più gravi, dolori più grandi e che quello che si prova ora sono sciocchezza.
Sì è vero esiste tutto questo ma se non si comincia da questi piccoli problemi che la vita ci presenta come faremo a capire e superare le montagne di dolori che ci aspettano, come??
Nessuno ci pensa tuti saltano un passaggio, nessuno ci riflette.
A consolare il mondo ci sono io che non ne so nulla per quel che mi riguarda il mio mondo non è qui, nè lo conosco ancoa, nè so come è fatto o se si chiama Terra o Marte oVenere.
So che da qualche parte però c'è un mondo tutto mio, che terrò in mano, so che in questo mondo ci sarai tu!! Cè!!So che non conosco chi starà con me, so anche che di questo blog rimarrà ben poco se non verrà stampato, so che gli uccelli possono volare, camminare, so che noi essere umani non è dato volare ma io sto imparando.
Sai si può volare su altri ali, ali di vetro, di cristallo, d'argento o d'oro, o di piuma.
Il materiale che ti consiglio è la fantasia, l'unico che no nha bisogno di una garanzia perchè sarai tu la sua garanzia, la sua forza.
Oggi ho volato su quelle ali e alla fine ho pulito il mio cuore, ho pulito un bel po' e di polvere ne avevo parecchia.
Ma ho volato Cè!! Per ore io ho volato e l'ho vista!! Ho visto la città dall'alto, ho visto il mondo dall'alto e ho parlato con il sole e la luna e le stelle.
Ho volato con delle ali speciali non made in china o in italy no no!! made in me ed è stato bello sentirsi l'artefice di un destino che non conosco, è stato bello capire che in fin  dei conti ci sono un paio d'ali anche per me.

D.

Qui ti amo



Qui ti amo.
Negli oscuri pini si districa il vento.
Brilla la luna sulle acque erranti.
Trascorrono giorni uguali che s'inseguono.

La nebbia si scioglie in figure danzanti.
Un gabbiano d'argento si stacca dal tramonto.
A volte una vela. Alte, alte, stelle.

O la croce nera di una nave.
Solo.
A volte albeggio, ed è umida persino la mia anima.
Suona, risuona il mare lontano.
Questo è un porto.
Qui ti amo.

Qui ti amo e invano l'orizzonte ti nasconde.
Ti sto amando anche tra queste fredde cose.
A volte i miei baci vanno su quelle navi gravi,
che corrono per il mare verso dove non giungono.
Mi vedo già dimenticato come queste vecchie àncore.
I moli sono più tristi quando attracca la sera.

La mia vita s'affatica invano affamata.
Amo ciò che non ho. Tu sei così distante.
La mia noia combatte coni lenti crepuscoli.
Ma la notte giunge e incomincia a cantarmi.
La luna fa girare la sua pellicola di sogno.

Le stelle più grandi mi guardano con i tuoi occhi.
E poiché io ti amo, i pini nel vento
vogliono cantare il tuo nome con le loro foglie di filo metallico.


PABLO NERUDA

martedì 21 giugno 2011

Il buio delle notti estive

Ci hai mai fatto caso? Le notti estive sono diverse da quelle invernali e non parlo solo della temperatura. D'estate, anche solo i primi giorni è diverso. Qui è tutto spento ora e non c'è musica, strano vero? Eppure stasera non mi serve. Li senti questi rumori? Questi motorini che invadono il silenzio e poi scappano di soppiatto, finchè non li senti più, riesci a sentirli? Le senti le cicale che fanno cCcCcCcCcCc? Io sì. D'estate è diverso. Quando sono qui capita spesso che chiudo la porta della camera, apro il balcone, prendo un cuscino e mi siedo sul quadratino di parquet appena prima del balcone. A volte ci passo le ore. Io scruto il cielo. Non sono mai stata una di quelle che si mette lì apposta per guardare la luna o le stelle, a meno che non sia il 10 Agosto. Accade per caso, mentre ho troppe cose da fare oppure quando è davvero tardi, mi concedo una pausa e mi accovaccio lì, nel buio. Alzo la testa e immagino, immagino delle costellazioni e do loro dei nomi, fingo di vederne di vere, come quella dello scorpione o della bilancia, ma non credo di esserne mai stata certa. 
Stasera è tardi e non so se sei sveglia. E' quasi l'una, ma tutti sono svegli. 
La sera in cui parlai con F. riguardo il gioco delle iniziali dei nomi mi stesi sul marmo freddo a pancia sotto. Me ne stetti lì per un bel pò di tempo, ora che ci penso. Guardavo giù: l'asilo deserto, casa di Mè, il palazzo di fronte, due ragazzi che si concedevano del tempo per starsene un pò soli. Fu più un modo per calmare i crampi allo stomaco che altro. Mi ero dimenticata di quella notte, sai? Non feci altro che pensare e pensare, finchè le costole non iniziarono a dolermi in maniera ormai evidente.
In inverno certe cose non le faccio. E' dura durante quelle stagioni. Per me è davvero dura. Prima del liceo seguivo ...l'istinto ogni volta che il sole si degnava d'uscire o la pioggia di scendere, poi mi ho capito che non puoi dire sempre ciò che pensi o fare ciò che senti, dovrai pur controllarti, o no?
Forse è anche per questo che l'ho fatto. Tagliare i capelli, intendo. Sembrava di essere tornati. Sembrava di aver ripreso tutto tra le mani..almeno in quell'istante. 
Tutti hanno una parte che non ragiona, c'è chi ha così paura di scoprirla che dice di non averla, altri la lasciano lì e poi la riprendono quando c'è bisogno delle maniere forti. Io non ragionavo mai e con questo non voglio dire di essere stata pazza, non ne avrei mai avuto la possibilità. Solo immagina un pensiero, uno di quelli più assurdi e immagina di seguirlo. La maggior parte delle volte era così. Con il liceo tutto questo "stran pensare" è andato pian piano a quel paese e me ne sto rendendo conto solo ora. Ho deposto tutte le mie armi, tutte le mie grida di battaglia, tutti i miei pennelli e i miei diari, perchè? Perchè è così che ho imboccato la strada "crescita", perchè è così che si fa...almeno credo. 
Stasera è davvero tardi ormai e papà starà per venire e dirmi "vai a dormire, che è tardi", come ha da poco fatto mamma..ed eccolo! 
Silenzio. Motorino. Silenzio. Rumore dei tasti. Macchina. Silenzio. Mi sono girata e ho visto "Ode alla vita", forse l'unica cosa illuminata in questa stanza. 
"...Lentamente  muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro.
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
 chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati"

Pablo Neruda

indipendence

una piccola parte, forse minuscola















Alcune volte si sentono, si sentono quei rumori che trovi solo nei libri e capisci l'autore che li ha scritti, capisci quello che pensava e di colpo diventi  un autore e ti nasce una frenesia di andare e farlo, fare tutto quello che ti va, di raccontare storie belle o brute che siano... importa solo una cosa: prendere in mano la vita, unirla a te con un braccialetto o collana e magicamente come una farfalla lasciarla libera.
Quand'ero piccola ad Ancona c'era sole e alcune volte tanto ma non si aveva questo clima. Vorrei farti vedere com'era la mia vita lì ma naturalmente c'è una parte di me che tu non puoi conoscere una parte che non potrai mai vedere.
Bisogna che tu mi creda sulla parola.
La mia parola è questa immagina Ravenna freddo, gelo, nebbia e poi quei piccoli attimi in cui spunta un po' di sole che ti riscalda leggermente in quelle rare volte in cui succede.
Non è bello non avere sempre il sole come qui a napoli ma lì era diverso.
Dato che non era la quotidianità lo apprezzavi molto di più, lo vedevi quelle rare volte e ti illuminava di allegria.
C'è una città di cui tu non conosci assolutamente nulla,vicoli che non sai, nomi di piazze che non conosci, strade parallele che non hai esplorato e neanche vicoli nascosti dietro pzz. del Papa anche se si chiama pzz. del plebiscito.
Ora dimmi ti va di scoprire questa città che essendo piccola no nti sentiresti mai persa... perchè ogni strada riporta sempre lì, in quella pzz.
Bene... ora immagina di vivere in una città dove senti di non conoscere nemmeno un millesimo e immagina di sentirti perso tanto della sua grandezza, una città enorme dove c'è sempre il sole, il cielo sereno, la notte è più allegra.
Così mi sento qui persa, non ho un posticino dove rifugiarmi come il tuo angolino nella cameretta perchè quello mio si trovava dietro una libreria tra una porta e il muro, ho perso l'angoletto, ho perso le persiani verdi che potrà sembrare assurdo ma per me erano bellissime.. mi sentivo una piccola principessa.... ho perso la rarità del sole.
Quando usciva correvo in camera di mamma e aprivo le persiani verdi, le spalancavo e mi facevo inondare dalla bellezza del sole.
Questa mattina mi sono svegliata con mario in ansia per l'esame di ita., mamma innervosita da mario e io che facevo finta di dormire sul letto  aspettando che quel tumulto passasse.
Quando è tornato il silenzio e la casa era tranquilla mi sono alzata ho mangiato e poi dopo un po' mentre mi stavo facendo il bidè ho alzato la persiana e ho detto ad alta voce parlando da sola " che bel sole"poi mi sono detta che era da tanto che non lo dicevo e l'ho fatto oggi, 22 giugno 2011, in una data che prima era senza importanza ora c'è qualcosa da ricordare.
Era come se fossi ritornata lì  ho capito una cosa esiste anche qui Ancona, una piccola parte  di questa infinita città è la mia Ancona.




D.

lunedì 20 giugno 2011

Immagini di una notte senza rumore.






Eravamo in macchina stavamo andando a casa di nonna.
Pensavo a lui, mi ero immersa nei miei pensieri, pensavo a quando io e te avremmo cantato in macchina con i nostri ragazzi e la  decapottabile del tuo bel fusto.. pensavo alle urla di felicità e al casino, un bel po' di casino, pensavo alla rpima volta che saremmo tornate a casa ubriache e a quando ci siamo incontrate per la prima volta veramente, a  come tutto cambia, a quando avrei presentato il mio ragazzo a tua madre e a cosa avrebbe pensato di lui, pensavo che il suo parere è importante per me e non so il perchè... le voglio veramente bene, è importante per me la tua mamma. 
E' dolce, buona, ha un gran cuore e riesce sempre a darti un buon consiglio perchè te lo dice con il cuore e dal cuore.
Ci penso spesso alla tua mammina, penso a quella sera in cui stavamo io, te, zia nunzia, barbi e parlavamo di papà e l'altra, lei anzi loro erano sincere e nei loro occhi potevi scorgere un sincero dispiacere cose che ho visto in poche persone che non sono legate a me da sangue..
In quella macchina ero caduta in questo, ci ero proprio sprofondata, ero persa, mi ero completamente assentata non sentivo nessuno rumore, non ero incantata, ero cosciente ma non proprio, una via di mezzo tra il sogno e la realtà.
Poi ad una tratto una vocce squillante mi ha chiamato e ha detto la parola più bella del mondo, l'unica che mi avrebbe potuto svegliare, che mi toccava veramente, che è entrata in me e ci è rimasta" DADA" mi hai chiamato con quel nome delizioso, quel suono dolce, è stato come una campanella che mi ha risvegliato, il suono della tua voce associato a quelle lettere.
Chiamami Dada tutta la vita, comincia a richiamarmi Dada è musicale, è dolce, ed è l'unico soprannome che mi è sempre piaciuto... ti prego chiamami DADA




In macchina la mia mente si perde, i miei ricordi riaffiorano, le persone ricompaiono, le emozioni riaffiorano, tutto sale con un leggero impeto.
coem quando una persona mi trucca o mi fa i capelli.... la mente si perde e con serenità riesco a ricordare tutto senza provare sensazioni orribili legate a questi ricordi... è come se cadessi in un dirupo e stessi cadendo sempre più giù ma non ho paura neanche per una secondo e in quell'istante la vita che vorrei,il passato, il presente, il futuro si uniscono in un magico accordo che accade raramente... molto raramente.
Ogni tanto guardo da quel finestrino  e ricordo il dolce odore della pioggia, del pane caldo, della mente e del basilico di casa di zia, della neve ad Ancona, di casa di papà a Yesi, del supermercato sotto casa, delle parole che feriscono, di lui, della sua pelle appena uscita dal mare.
Ricordo quella parte di me che è restia a lasciarsi il passato alle spalle ma che vorrebbe  farlo a cuor leggero.


D.

domenica 19 giugno 2011

AMALFI UNA BARCHETTA IN MEZZO AL MARE ora puoi leggere!!


Vedi laggiù ? Dove c'è quel sole coperto dalle nuvole, vedi queste palme? Sembrano essere sottili ma in realtà se aprissi le braccia e provassi a stringerle non riuscirei a congiungere le mie mani.
Vedi questo mare, dove non c'è nulla, lì voglio andare, voglio andare...
Mi preparo in fretta la valigia e mi nascondo lì in mezzo.
Sai guarda un punto oltre l'orizzonte e arrivaci, lì in quel punto ci sono io ora...almeno con la fantasia.
Ora c'è una piccola barca, lì ci sono io che preparo la mia cena, certo non è il mio genere di vita, però, ogni tanto è dato a tutti cambiare.
Sai oggi ho sentito un odore, era odore di Amalfi.
Stavo preparando la cena per Mario e di colpo tutte quelle luci, tutti quei colori ma soprattutto quell'odore mi hanno portato lì con il pensiero.
C'era un po' di un dolce appena sfornato, un po' di verde e di fiori, un po' di gatti, un po' di cani  e poi c'era odore di MARE.
Sai ieri ho fatto il mio primo bagno, un tempo al primo ero emozionata ieri però non tanto... pensavo che non l'avrei voluto fare lì, che lo volevo lì con me e che quello sarebbe stato il mio primo bagno ma il rosso sulla pelle mi ricorda che purtroppo non è così.
Alcune volte ci penso sai !!!
Quando mi dissero il giorno stesso che sarei dovuta tornare a casa e lasciare Amalfi ho pensato " non ora, non ora che devo ancora fare un sacco di cose" e invece il mare mi ha riportato qui, in questa città che in parte amo e in parte odio.
Sai  ho pianto quel giorno, in silenzio ma l'ho fatto mamma mi disse " vallo a salutare se vuoi, vai ora" io le risposi di no e che non ero triste per lui. Ero più restia di lui ad ammettere ciò che provavo,  odiavo quel sentimento che stava nascendo in me, e lo odio anche ora.
Fra poco si ritorna in quel mare con le stesse persone, gli stessi pesci, le stesse onde, le stesso parole ma necessariamente diverse emozioni.
E' sempre così .... con questi tavolini e questa scalinata infinita, lo adoro, adoro ogni piccolo dettaglio, ogni piccola cosa mi colora questo posto, io ci trovo qualcosa di inebriante, qualcosa che non so spiegare... e lì un giorno mi accompagnerai, mi terrai lo strascico e mi aiuterai a fare tutte quelle scale , una dopo l'altra il 10 agosto di un anno del quale non so ancora nulla.



qui in un'aria che alcune volte dimentico è iniziato tutto... guarda questo lido.... SILVER MOON ha deghli ombrelloni vicinissimi, nemmeno il tempo di parlare che tutti ascoltano i tuoi fatti, tutti ti vedono ma incredibilmente non mi importava per una volta del parere della gente... nessuno,nemmeno uno poteva inebriarmi con le sue maldicenze, non mi interessava. Ero come chiusa in una bolla di sapone, sottile, fragile ma sicura in quel momento....

Il simbolo di questo lido sono due gatti con una luna  solo io potevo trovarmelo uno così in un lido dove è rappresentato il mio animale preferito.....



Questo è il mio lido , quel materassino blu è il mio e quella ragazza con l'asciugamano rosa e il costume nero è Fabrizia, quell'uomo con il sedere all'aria e il costume blu  mio cugino  ma manca qualcuno in questa foto, qualcuno d'importante ma che non c'è ancora troppo presto, manca qualche anno ancora.




 questo è tutto assieme,e dietro questa montagna tramonta sempre il sole, più vicino alla ringhiera c'è la spiaggia libera dove ci facciamo il bagno di notte e dove stanno gli ombrelloni bianchi diventa discoteca di sera mentre gli altri lidi ristoranti.
sai tramonta sempre lì in quel punto preciso il sole e mi ricordo che spesso lo guardavo irritata perchè mi faceva tornare sempre con i capelli zuppi e lui mi criticava e scherzavamo e ridevamo chissà come sarà ricadere in questo mare di ricordi, spero sia meglio di questo viaggio che sto facendo con la memoria per illustrarti me... o meglio come sono io in questo posto è l'unica parte di me che ti è completamente ignota, l'unica piccola parte, l'unico frammento.
 
salendo queste scalette alla sinistra del duomo, girando a sinistra c'è la sua casetta.... ogni sera ci salutavamo qui, le nostre guance si toccavano per pochi secondi ma io aspettavo quel momento con ansia oppure mi accompagnava a casa....





vedi quegli archi?? Di notte si illuminano e vedi quegli scogli  vicino ad una specie di castello.... sono arrivata fin lì con lui.... lì abbiamo giocato ad affogarci più delle altre volte ma è stata una volta in cui eravamo soli in quell'acqua che ti rapisce quasi come un canto delle sirene.
questo è il porto ma a destra ci sta lo stabilimento balneare a sinistra c'è il porto vero e proprio... qui il 15 di agosto c'è un ballo, proprio su questo ponte costruito sugli scogli, gli stessi dai quali si arriva dal lido dopo un po' di strada, gli stessi sui quali abbiamo passato tempo a parlare, chiacchierare e raccontare cose che sono rimaste fra di noi e che solo tu conosci nei minimi dettagli.
C'è un solo posto per me nel mondo, un solo posto dove non ho paura, non sono ansiosa, non ho qualcosa di sbagliato quel posto si chiama Amalfi... è un piccolo paradiso come quella barchetta in mezzo a quell'oceano...
il mio posto nel mondo è là e nulla mi allontanerà da lì nemmeno lui, nemmeno lui....


R.

giovedì 16 giugno 2011

Togli le dite dai negativi, che spariscono con le impronte!


Sono arrivata a casa ed era vuota, silenziosa. Silenziosa come, forse, non l'avevo mai vista prima d'ora. Dalle persiane chiuse filtravano sprazzi di sole, che si preparava alla ritirata.
Stavo per svoltare l'angolo, dovevo andare a mettere lo smalto. Un raggio di sole, tutt'a un tratto, ha illuminato il cassettone, nella mia mente è stato così, non so se sia successo realmente. I miei piedi si sono fermati, ho lasciato cadere la borsa di cuoio in terra, ho appoggiato gli occhiali sul mobile e l'ho aperto. E' stato come quando il protagonista trova un libro antichissimo e il sole lo illumina così da far vedere la polvere quando il ragazzo soffia sulla copertina. E' stato come un lungo respiro di sollievo per aver trovato qualcosa che in realtà era sempre stato lì, in silenzio..ad aspettare.
Ho aperto i cassettoni e ho preso una pila di album. Ero senza musica, ma ho iniziato a sentirla in testa e ho sentito un pianista che volava via con il suo strumento. Giravo le pagine e mi ci ritrovavo dentro. Ritrovavo il mio passato e decidevo i momenti da ritrovare e rivedevo la casa vecchia e la cucina e l'ingresso. Sai, lo avevo dimenticato l'ingresso. Ho visto i nostri occhi e ho capito che è ciò che di uguale ho con i miei fratelli. Ci ho visti felici, giocare sulla sabbia e poi ho preso il volo. Ho volato fino al settimo compleanno di Gianfry e mi sono intromessa in dei ricordi che non erano i miei. Ho guardato sua madre ed erano felici tutti e tre assieme. Papà deve esserci stato davvero male per essersi portato dietro le foto o deve solo aver viaggiato tanto.
Ho parlato con una bambina appena nata e, con il pensiero, cercavo di dirle che doveva godersi a tutti i costi quello che le sarebbe arrivato, perchè poi se ne sarebbe andato e lei sembrava capirmi. Era così piccola e così diversa da me. Erano tutti così diversi da come sono ora. Ridevano come non li ho mai visti ridere. Guardavano e parlavano in un modo che, forse, non potrò mai comprendere.
Ho visto le persone nelle foto e ho visto come l'uomo cerca in tutti i modi di fermare il tempo. Mi sono alzata, sono andata in salotto e i raggi del sole si riflettevano sulle mura e sui divani e sembrava di camminare nell'oro. Ho acceso lo stereo, ho inserito un CD che non sentivo da un tempo che ormai sembra infinito. Sulla superficie del disco c'era scritto con il pennarello indelebile "Allevi, Einaudi e altri". Non ho mai sentito musica classica, il che è strano perchè in famiglia tutti l'adorano. Con Allevi ed Einaudi era diverso però.
Ero in macchina con zia e la sua famiglia, quando l'ascoltai per la prima volta. Zio mi disse: "Ora facciamo questo gioco. Chiudi gli occhi e rimani così durante tutta la canzone. Alla fine dimmi cos'hai visto, va bene?". Avevo otto anni : "Fatto. Ho visto una ragazza che suona il piano così veloce che le si muovono i capelli. I capelli sono rossi, zio e lei suona in una stanza dove c'è solo il pianoforte e c'è tanto tanto sole".
Non ho mai considerato questa musica classica, io non ascolto musica classica. Io ho un segreto, si chiama "Allevi, Einaudi e Altri", ma deve essere un'occasione speciale per dargli ascolto, devo sentirlo.
Sono ritornata davanti al cassettone ho preso altri album, ma non volevo foto di un passato che ricordavo di aver vissuto, io volevo ricordare il dimenticato. Così ho iniziato a scavare nei cassetti per scartare il presente e rivivere il passato in cui non avevo ancora coscienza di ricordo.
Cercavo e più cercavo, più dentro montava una foga di trovare e le mani si muovevano sempre più rapide, poi eccole, le mie foto, quelle che cercavo. 
Sono andata a risedermi sul triclinio, davanti alla finestra, mentre il sole tramontava al di là delle persiane.
Ho visto tutti quei sorrisi e quegli sguardi così ingenui e ho visto che c'era un passato che non ricordavo, c'era davvero!  Ho preso un album dalla pila e l'ho aperto. Sfogliavo, sfogliavo ed entravo in quelle foto cercando di non uscire più, ma "il passato è passato". Tutti dicono così.
Mi sono vista in una culla d'ospedale e poi quando ho compiuto un anno. Ho visto mio fratello compiere un anno e l'altro compierne nove. Ho partecipato ad una festa in maschera dei miei genitori che ancora non pensavano neppure di sentirsi chiamare "mamma" o "papà". Ballavano e ridevano dietro alle maschere e a grandi abiti.
Ho visto il mio battesimo e sono arrivata all'ultima foto. Perchè le persone se ne vanno?! Perchè la vita ti illude al punto da dirti che loro resteranno per poi portatele via? Perchè non era una persona che odiavo? Perchè piango ancora? Perchè forse le lacrime sono il mezzo per parlarle. Per dirle che mi manca e non sa quanto. Per dirle che ancora io la cerco, ma non la trovo, perchè? Per chiederle se ancora si ricorda di me e perchè non potevamo rimanere in quella foto. Perchè magari ora che guardo davanti, magari su questo divanetto di viminy c'è lei seduta e sono solo io a non vederla e allora strizzo gli occhi, magari le lacrime intrappolate nelle palpebre me la faranno vedere, ma non c'è niente. Sono sola, solo io in questo momento e nessun altro e forse è meglio così...<<chissà se mi vedi. Chissà se ti piacciono i capelli così. Chissà se ti manco. Sicuramente no, ora sei felice, lì dove sei. Lo sei vero? Perchè, e so che non dovrei dirlo, ma perchè sei andata via? Un giorno me lo spiegherai, ne sono certa.>>
Ho visto le persone rimanere immobili in quegli attimi e ho capito che l'uomo ha sempre cercato di intrappolare il tempo, ma lui non si ferma. Non lo farà mai. E' libero, come un velo bianco che vola giù dall'ultimo piano di un grattacielo, nessuno potrà mai prenderlo. Ormai andrà da solo fin quando non avrà preso tutti i piani, e poco importa se il palazzo a poco a poco crolla. 
<<...Non avevo mai pensato di doverlo dire, ma ...addio, addio per sempre, anche se è terribile quando lo dici davvero.>>
"Non mettere le mani sui negativi, che spariscono con le impronte!"
 

indipendence

mercoledì 15 giugno 2011

qualche volta è destino o....

i sassi che lancio contro il passato rimangono sospesi in aria.....
Io sono come tutti .... so amare, tutti lo sanno fare ma nessuno lo fa come me...
Ora ti racconto una storia, una dolce storia 


Stava diluviando e non avevo l'ombrello.
Ero appena tornata da un pomeriggio romantico con il mio ragazzo e capivo ben poco. Avevo i capelli ormai rovinati dalla pioggia e pensare che ero stata un intero pomeriggio a casa di una mia amica per farmeli così lisci. La pioggia si faceva sempre più insistente e il cancello del mio parco mi sembrava sempre più lontano, faceva caldo e c'era anche un po' di sole ma inspiegabilmente pioveva così forte da la mia pelle farsi male e i miei piedi nonostante le scarpe di pelle essere zuppi. 
Passai accanto al meccanico c'era un cattivo odore di gomma bruciata. Aveva un faccia stanca ed un viso poco gioioso, forse aveva lavorato troppo. Era alquanto anziano oppure le sventure vissute durante la sua vita lo avevano segnato talmente tanto nel profondo che il suo corpo ne era rimasto segnato.
Con un altro passo lungo mi avvicinai alla pizzeria, era ora di cena e mamma mi aveva detto di prendermi una pizza perchè erano tutti usciti e io stavo sola a casa.
Inizialmente non volevo, mangiare da soli mette tristezza , ma potevo fare ben poco nel giro di pochi secondi mi ritrovai attirata dall'odore di quelle patatine fritte e del calzone ripieno che entrai senza accorgermene. Salii faticosamente lo scalino ed andai ad ordinare alla cassa. Una signorino abbastanza giovane scrisse su un foglietto ciò che volevo, una pizza con mozzarella e melanzane, e poi si guardò attorno un po' avvilita dalla tanta folla che c'era e dalle tante persone che avrebbe dovuto ascoltare per un'ennesima ordinazione.
Poverina! Era anche lei molto stanca e io mi chiedevo se avessi anch'io quell'espressione sul viso, speravo tanto di no ma in fondo la strada da casa del mio ragazzo alla mia era molta, e di certo la pioggia, la mancanza di metropolitane per guasto tecnico, e la distanza non mi avevano aiutato.
Aspettai per circa 20 minuti prima di poter avere la mia pizza calda e fumante. Mi venne l'acquolina in bocca quando la vidi, e pensai a tutto il tempo che ero stata vicino al cuoco per vedere come cucinava cosa che facevo sin da piccola.
Quando la signorina mi diede la pizza pagata solo 6.50 euro, me ne andai un po' più asciutta di come ero entrata.
Sceso lo stesso scalino e  passai dinnanzi al supermercato Carrefour  vedendo altre persone che continuavano a lavorare anche se esausta. MI chiesi immediatamente  come sarei stata io alla loro età ma poi mi ricordai di aver detto alla mia migliore amica che non avrei parlato di futuro per un bel po'.Così come un nastro mi rimangiai questo pensiero e lo scacciai in malo modo.
Stava ancora piovendo ma ormai la pioggia stava per cessare.
Giunsi finalmente al cancello del mio parco ma non so perchè da sempre mi aprii.
Era anche lei stanca e mi chiedevo se esistesse qualcuno in questa città con una voce o un faccia piena di vita.
Salii la salita per arrivare al portone del mio  palazzo e scivolai come una stupida con il sedere a terra, la pizza cadde ma non si fece una schifezza. Un mio vecchio amico mi aiutò ad alzarmi  e  mi fermai a parlare con lui sotto il suo ombrello per pochi minuti, finchè lui non mi accompagnò al portone per non farmi bagnare anche se ormai ero zuppa.
Lo salutai con gioia perchè in fin dei conti mi era mancato quel bastardo, devo essere sincere sì era un bastardo ma uno di quelli che sa farsi mancare.
Scesi e salii altre scale poi chiamai l'ascensore che però era occupata da qualcuno che stava salendo al settimo piano. Quando il pulsante si fece verde lo premetti e l'ascensore per mio volere   ( Sì mi sento potente) scese. Aprii la porta e sentii un miagolio disperato, pochi giorni fa avevo perso il mio gattino, e ora la mia casa era deserta.
Ma subito mi concentrai su questo miagolio insistente non capivo da dove provenisse e pensai forse che si trovava sotto l'ascensore. Così presi la torcia del mio cellulare e illuminai sotto di essa grazie ad un po' di spazio che c'era fra la cabina e il muro. 
Quella luce illuminò una sporcizia schifosa ma anche un piccolo essere tigrato con il petto bianco, un occhietto lievemente ferito ed una zampina che non poggiava a terra perchè forse nell'impatto con il pavimento si era fatto/a male. 
Era bellissimo e bellissima non sapevo ancora il sesso ma di lì a poco se non l' avessi salvato sarebbe morto.
Chiamai i vigili del fuoco e li aspettai impedendo a tutti di usare l'ascensore per paura che il micio si potesse far male o semplicemente mettersi paura.
Mentre sentivo la sua vocina miagolare mi si aprii il cuore, me lo sentivo strappare, sentivo il suo dolore come se fosse stato il mio, le sue zampine cercavano di salire ma era troppo piccolo/a per riuscirci.
Mi stavo già legando a questo micetto e non potevo lasciarlo lì da solo. 

Avevo un piccolo orologio al polso e lo guardavo con ansia, non riuscendo a capire  perchè questi maledetti vigili non arrivassero. Le lancette scorrevo lentissime, il mio sguardo passava dalle lancette al micio, lancette- micio, lancette- micio. Ad un tratto un rumore mi interruppe, erano finalmente arrivati i vigili.
Ci avevano messo molto e  li avevo rimproverati per questo, ma ero contenta di non essere la sola e sola  a sentire quel lamento che diventava sempre più insistente.
Nel giro di poco tempo lo salvarono, un ragazzo più o meno mio coetaneo scese nell'ascensore e lo prese. Poi con gentilezza me lo porse e io feci un gesto per aprire le mani ma lui me lo mise sul petto. Le sue mani erano calde e lo so che no dovrei averlo pensato ma era proprio bono. Mi chiese se era mio  ma io ero troppo intenta a guardare negli occhi quell' animaletto e a coccolarlo. Lo volevo rassicurare ma non sapevo come fare ed ero preoccupata. Forse il ragazzo se ne accorse e mi chiese se sapevo come fare per guarirlo io dissi di no. Lui mi fece un sorriso a trentadue denti  e mi dissi che era vigile del fuoco come volontario in realtà era veterinario.
Subito il mio sguardo si illuminò e gli chiesi una mano.
Uscimmo dal portone  e andammo dalla prima farmacia che avesse anche cosa per animali. Prendemmo tutto il necessario per curarlo e sverminarlo.
Salimmo a casa mia, nel frattempo il mio ragazzo chiamò un paio di volte ma io non risposi.
Lo curò e dico lo perchè è maschio con un amore unico, i suoi occhi brillavano dalla felicità e LUI non era stanco, nemmeno un po'. 
Riconobbi una parte di lui in me, e una parte di me ne rimase stupita.
Il micetto si era talmente affezionato che mi stava attaccato come un koala, era mio ormai e non potevo farci nulla. Il veterinario/ vigile mi aveva colpito e aveva salvato qualcuno di importante per me. 
Nei giorni successivi trascorsi molto tempo con lui naturalmente per il micio, chiamato Snoopy.
Gli stava una  meraviglia questo nome, era proprio un bel gattino, tutto mio. Aveva già preso una brutta abitudine quella di dormire con me e si era molto affezionato al suo veterinario.
Il mio ragazzo non sapeva ancora di lui, ODIAVA  gli animali. Non sapeva nulla del veterinario che ogni giorno era sempre più bello e attraente.
Il micio guarì alla zampetta, fu vaccinato e mise anche incinta una bella gattina. Quanto a me, diciamo che mi godo il mio veterinario e quando dormiamo assieme  condividiamo una parte del nostro mondo con quell'esserino magico che mi ha resa la persona più felice del mondo.
Quel gatto dalla zampetta rotta mi aveva sconvolto la vita.











R.

Impostazioni. DIMENTICANZA. Partenza.

Quand'è che il passato diventa passato? Quand'è che una cosa nuova muta in vecchia? Quand'è che ti puoi dire davvero cresciuto? Quand'è che puoi dire di aver veramente dimenticato? Quand'è che puoi dire di aver il diritto di far male all'altro? Quand'è che arriva la NECESSITA' di scusarti? Quand'è che il vento può esser detto terminato? Quand'è che si può dire che la musica è realmente finita? 

Quand'è che il passato può dirsi realmente passato? Quand'è che puoi dire di aver dimenticato davvero?

Forse nulla passa realmente. Forse per me nulla passa realmente. Forse quando sono venuta al mondo ero così in anticipo che la modalità "dimentico" non hanno fatto in tempo ad installarla. Perchè fa ancora male? Perchè, nonostante tutto, le voglio ancora così bene e non riesco ad odiarla. Perchè ogni volta che lo vedo, anche a distanza di così tante primavere, è come morire e rinascere in un solo missecondo? Perchè con lui mi sembra tutto diverso? Perchè non sono riuscita più a provare nulla del genere dopo? Perchè ho provato in tutti i modi a dimenticarlo e non ci sono riuscita?
Lui è l'unico. Lui, con cui mi vengono da pensare cose dolci come il miele e poi amare come il veleno. Lui è l'unico per cui sembra di svenire. Perchè non va via? E' come se una piccola parte del mio cuore stesse lacerandosi ogni giorno da anni ormai e per ciò non riesco a dimenticarlo. E' come se la stesse mangiando senza saper neanche di aver fame. Perchè mi sento così stupida quando lo penso? Perchè mi fa ancora così male vedere una loro foto? Perchè doveva essere lei? Perchè lei non c'era quando mi è successo tutto quello che è accaduto quest'anno? Lei era stata la prima che aveva conosciuto e ormai era come una nipote. Perchè bisogna crescere? Perchè vedo le persone crescere, cambiare, andarsene mentre io me ne sto qui in silenzio? Perchè tutte le persone incontrate sono destinate ad andarsene da me..tranne lui? Perchè lui non fa parte di quelle persone che se ne vanno, ma che non voglio dimenticare? Perchè sono ancora qui a parlare di lui dopo cinque anni?!! Perchè solo con lui ho parlato di cuore e con nessun altro? Perchè mi sono fatta così male? Perchè sono così stupida credere sempre a valori così ..superflui come l'amore, come l'amicizia? 
Perchè mi tratti così male a volte da non poterti dire nulla senza essere attaccata? Perchè stai diventando così? Perchè ormai non riesco più dirti nulla a voce? Perchè a voltem i passa la volgia di dirti ciò che di bello mi accade durante la giornata come facevo prima? Perchè  non c'è bisogno di vincere sempre, ma tu dici che ti piace vincere e quindi me ne sto zitta, perchè tanto a me non importa.Perchè non riesci a renderti conto che questa non è una partita di pallavolo e io non sono un'avversaria? Perchè stai cominciando a dimenticartene sempre più spesso? 
Perchè alla fine, non so dare risposte a queste domande. Perchè a molte non sono io a dover rispondere. Perchè mi va di starmene sola e spero di riuscirci. Perchè ora avrei solo voglia di andare via e non tornare e magari lo farò anche. Sì, ora scappo e non so se torno. Perchè, chissà, forse questo è il momento.
Cogli la rosa quand'è il momento. Carpe diem ...e sia!

indipendence

martedì 14 giugno 2011

nello sgabuzzino del mio cuore

Oggi tuo fratello mi ha chiesto" Rita perchè stai triste?" e io " niente Lò" .... ha lasciato stare.
Ma io non sono triste, sono stanca, un po' triste, un po' strana, un po' con il sorriso spento che si rianima ogni tanto quando per esempio trovi un cell. che sei sicuro di aver perso. Ricordi te l'avevo promesso che l'avremmo trovato, l'avevo promesso. 
Ho promesso tante cose nella mia vita, e ho cercato di mantenerle tutte queste promesse... una per una ho fatto qualcosa.
Oggi ho visto qualcosa di diverso un posticino tutto mio da dover curare e che qualcuno mi aiuterà a curare, qualcuno di speciale.
Sai come ci si sente in quell'istante in cui pensi di averlo rivisto e tutto riaffiora, espressioni, occhi, gesti ,paroli, momenti, tutto e dico TUTTO ti butta a terra, quasi come se aprissi uno di quegli sgabuzzini pieni di roba buttata all'ultimo minuto perchè sta venendo lui a casa tua. Poi lui ti chiede dove si trova un oggetto e tu dici senza pensarci guarda nello sgabuzzino e BUM lui cade a terra, sovrastato dalla spazzatura che tu per tanti anni avevi riposto lì dentro, nella parte più piccola della tua casa o del tuo cuore.
Molte cose ho riposto nella cantina ma è ora di darci una spolverata e farlo.
Ti prego dimmi che mi puoi portare con te quest'estate, dimmi che puoi farlo, ovunque tu vada, voglio partire, prendere un aereo e vedere l'alba o il tramonto o il mondo dall'alto ... non mi interessa mi metto nella tua valigia, giuro divento un microscopico bruco che si muove con passi molto lenti, ti prego, ti scongiuro, va bene tutto ma fammi partire con te!!!Voglio partire con te, ti prego .. ....
Dato che sicuramente non potrai ora, GIURAMI cecilia che lo faremo, prenderemo un  aereo e tu mi regalerai un'altra scatolina con scritto.... questo è un buono per noi, perchè stiamo per partire.
Il giorno dopo andremo da tua madre e ci faremo organizzare il viaggio migliore della nostra vita, sarà in Grecia, ti prego giuralo per un secondo guardati fra qualche anno con una valigia rossa e un piccolo beauty appoggiato sopra ed io che ti sono accanto.
FALLO, do it....
Ho bisogno di sapere che lo faremo assieme quel viaggio e che sarà il nostro viaggio, il viaggio più bello del mondo.... potrei dirti molte cavolate ma mi sa di aver scritto quasi tutto ieri tranne questo.
Nello sgabuzzino del mio cuore c'è una remota speranza che partiremo assieme, ora sarai tu a decidere se vuoi aprire quella porta e  prendere a volo il pacchetto viaggi oppure farmi cadere tutto addosso, ti prego non scegliere la seconda, già troppe volte mi sono fatta male così non farmi far male di nuovo ....


anche se il tempo farà così schifo.. giuralo!!!





<333333333


R.

lunedì 13 giugno 2011

un calcio....

Mi giro e alla mia destra vedo una ragazza con i capelli corti, gli occhi leggermente allungati e CICCIOTTI,una maglia blu che scende sulla spalla e qualcosa di speciale che le disegna il viso, un volto nuovo, dove la dolcezza non è tutto, quasi non la riconoscevo.
Fa strano guardarsi e ricordarsi di come si era, la mia faccia era più rilassata, i miei occhi più cicciotti, le sopracciglia più folte, un sorriso che non era segnato da uno strano affare metallico, una faccia più tonda, una faccia meno da ragazza e più da bambina.
Mi ricordo di quando ero ancora piccola.
Oggi c'è un po' di buio in questa stanza ma è estate e devo dirti  non si nota...
Non c'è il sole che per me è tutto, quando hai quel tepore sulla pelle che per un'attimo ti ricorda che sei viva e che stai cambiando qualcosa nel mondo.
Sai oggi ti immaginavo quando eri piccola, niente non avevi un passato per me. Il vuoto più totale.
E' troppo tardi.. troppo tardi. Mi sento in ritardo con la vita, mi sento come se andassi male, come se corressi a contrario in una di quelle ruote dei criceti, mi sento intrappolata dalla mia stessa vita.
Una vita dove si fa tutto ma non si dice mai niente, una vita dove io sono una marionetta mal collegata con i fili del burattinaio, sono una di quelle piccole formiche laboriose che della vita sanno tutto ma alla fine niente perchè non hanno vissuto realmente.
Non mi sento ABBASTANZA, non posso reggere molto così, c'è questo senso di impotenza che mi domina, prende il sopravvento e più ci provo più mi sento schiacciata.
Per un momento anche se breve vorrei sapere cosa  cambia e fa maturare una persona.
Vorrei vedere la mia faccia fra qualche tempo, vorrei vedermi con i capelli lunghi, ed un sorriso che pochi hanno visto.
Mi sento così debole Cè, mi sento come un pasticcino finito nell'acqua che lentamente si fa una schifezza, mi sento proprio quella schifezza, mi sento una schifezza.
Non so come spieartelo ma non ne ho la forza, non voglio reagire anche a questo, non ce la faccio. Vorrei spiegarti ciò che sto dicendo ma tanto sarebbero solo inutili dolori che con tenacia invadono la mia pelle e che restano in attesa di una lacrima che questa volta non cadrà.. non cadrà....
Non so cosa dirti.. la mia voce sta cambiando per lasciare il posto ad una voce bassa e monotona che non esprime nessun sentimento nè buono nè cattivo. Sai ogni tanto torna quella voce squillante ed è bello sentirla, mi fa sentire bene, tanto lo sai che  mi ritornerà ... almeno domani che c'è il pranzo con i prof.
Alcune volte mi  chiedo il perchè d certe cose ma credo che non ci sia.
Sai sto cominciando a tenerci a lui, ma non voglio che succeda nulla, in realtà voglio ma non posso... meglio seguire la testa, la cosa più ragionevole da fare è sempre questa... non si vive di emozioni ma di ossigeno, il mio in questo momento sembra non passare, durante la notte non succede altro che mancarmi il respiro, mi sento mancare l'aria come se avessi degli attacchi d'ansia, come se qualcosa mi prendesse al collo  e tentasse di uccidermi ma io resisto perchè so che è la cosa più giusta da fare, perchè io devo uscire da quel sogno e tornare alla realtà. Durante la notte di domenica ad un tratto mi sono alzata dal letto e scuotevo mamma perchè avevo paura e la chiamavo e poi quasi senza capire mi sono abbassata e riaddormentata in un secondo di tempo.
Mi sento così, con una stretta molto forte e non so come farla passare.
Funziona sedermi qui su questa sedia e scrivere ma può durare un'ora o forse due ma dopo.. dopo nulla. 
Voglio che qualcuno mi mostri una parte di lui diversa, mi mostri ciò che voglio vedere, che nessuno temi nulla che tutti stiano meglio, voglio che capiscano che nel mondo non c'è solo questo  buio della notte senza stelle o luna, vorrei accollarmi i dispiaceri del mondo ma non tutto si può!!
Oggi ci pensavo, sai?! Il mondo mostra solo cose brutte, il TG, la radio, tutto parla di fini, di incendi, di crolli, di incidenti, di omicidi perchè fa notizia. 
La vera notizia è che il mondo non è solo male, perchè c'è una parte bella che risplende solo quando il nostro cuore è sereno e che vorrei dirti ma ora non riesco a vederla. Bisogna rendersi conto che non tutto è come si vuole, non tutto sarà come si desidera.
Non credo più nel mio futuro tanto poi si sgretolerà come una bottiglia che cade a pezzi, con un chiasso immenso, tanto tutto qui sta cadendo a pezzi ........ tutto è incominciato tanto tempo prima quando si sapeva ben poco di cosa volevo, tutti già sapevano che non si può combattere  tutta una vita e così penso che una bella pausa non mi faccia male, una lunga pausa dal temuto futuro. 

Ne sentirai parlare poco.. ma ricorda che un giorno tutto riaffiorerà e ricordati cosa ti avevo detto..... Ricordati che queste è l'ultima volta che ne sentirai parlare.
Ricordati il 10 Agosto e no prendere impegni per quel giorno, nè per il giorno in cui avrò un figlio, nè per il resto della tua vita perchè ciò che costruisci ora potrebbe cadere con  una folata di vento, quindi costruisci per il tuo presente, per la tua vita finchè ne avrai la forza, finchè io ti aiuterò... verrò con te ovunque tu andrai sia MIAMI, sia LA GRANDE MELA, sia L'AUSTRALIA,  sia IL BRASILE,  io ci sarò per aiutarti a realizzare ogni tuo sogno ma non ci sarò più per i miei perchè della mia vita di ora rimarrà solo un ricordo e un bacio di cui ancora sento il sapore.
Credo che tutti cambiano e la mia vita, la mia strada mi hanno portato a questo, mi hanno portato a parlare di un futuro che no esisterà mai perchè sue parole " NESSUNA FAMIGLIA è FELICE". Questa frase continua a risuonare nella mia mente e non mi lascia spazio perchè in fondo nessuno vive di felicità, tutti vivono di ossigeno.


R.