sabato 25 giugno 2011

fulgida stella














"Fulgida Stella, foss'io come te fermo, costante - Non in solingo splendore sospeso sull'altura della notte ad osservare, con le tue eterne luci accese, quasi paziente, insonne eremita della natura, le acque mobili nel loro sacro dovere di pure abluzioni per le spiagge umane, o a contemplare le nuove, dolcemente scese, maschere di neve sulle montagne e sulle brughiere - No - costante sempre, mai mutevole, vorrei risiedere sempre sul guanciale del seno dell'amore mio, per sentirlo sempre pulsare cedevole, per sempre sveglio in dolce inquietudine, per sempre, sempre udire il suo respiro tenue e così vivere in eterno - o venir meno nella morte"

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Chiedi a te stessa, amore mio, se non sei crudele ad avermi irretito così, per aver distrutto così la mia libertà. Confessalo nella lettera che devi scrivermi immediatamente e dì tutto ciò che puoi per consolarmi - falla ricca come un filtro di papaveri per inebriarmi - scrivi le parole più tenere e baciale, che io possa almeno posare le labbra dove furono le tue. Quanto a me, io non so come esprimere la mia adorazione per tanta bellezza; voglio una parola più luminosa di luminosa, più bella di bella... 


Tuo per sempre John Keats 

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