sabato 25 giugno 2011

Onirofobia

Ci sono alcuni giorni in cui nulla si muove e ne sono davvero grata. Ci sono altri giorni in cui non puoi stare ferma, neppure un secondo e ne sono davvero grata. Ci sono altri giorni in cui sei piena di preoccupazioni e non riesci a far nulla, neppure a risolvere la tua ansia e di quei giorni non ne sono troppo grata.
Fra poco devo uscire, vado in barca. E' tanto che non ci vado ,sai.
A volte, quando sono indaffarata nel fare tutt'altro, in mente mi appaiono post interi da scrivere qui, ma non vengo mai a ricopiarli. Il perché non lo conosco, ma è come se il Tempo non volesse proprio concedermi del tempo.
Oggi mi mancano le parole. Potrei dire così tanto, ma non lo faccio. Mi capita spesso di aver foga di scrivere quando qualcosa di piccolo mi accade, perchè quando c'è qualcosa di importante ti chiamo e oggi non sentirai il telefono squillare.
Stanotte ho fatto un sogno e non fa nulla se non è ancora mezzogiorno. La ho sognata, ho sognato quella ragazza che dovrei tanto odiare. E' stato come immaginavo nella realtà. Le stesse emozioni e sensazioni, è stato reale.
Nel mio sogno andavo a casa sua ed era diversa, diversa da quella reale. Assomigliava a quella dove viveva prima. Io entravo e lei era seduta ad un tavolo, su uno sgabello. Mi guardava e tentava di abbozzare un sorriso, era finta. Diceva che era felice di vedermi e io tentavo di sorriderle, eravamo false, imbarazzate come facevamo appena uno sconosciuto di presentava. Tutt'a un tratto si alzava e mi sorrideva e noi facevamo finta di niente, facevamo finta che nulla fosse accaduto. Mi si avvicina e mi porta in quella che doveva essere la sua camera,diametralmente opposta alla realtà. Era piccola e le pareti erano grigie. Ci entrava appena il letto, una brandina in ferro rosso con un materasso poggiato. Lei mi aveva lasciato lì, mentre andava a prendere da bere. Io mi siedevo sul letto e, guardando il muro, vedevo tutte le loro immagini e delle foto in cui erano assieme e altre con lui e fratellino di lui (cosa del tutto assurda). Erano felici e ridevano e di colpo mi si contorceva lo stomaco e dovevo piegarmi su me stessa per quanto tutto ciò mi facesse male, faceva davvero male. All'improvviso si apre la porta della camera ed entra lei con un vassoio con due bicchieri, se non ricordo male e si siede accanto a me. Iniziamo a parlare e il mio mal di stomaco lei non lo aveva notato e, a poco a poco, passa. E' cambiato qualcosa e questo lo sento al tatto.Nulla sarà come prima. Lei guarda le foto e rivedo quello sguardo, voleva parlarmi di lui. Qualcosa però la ferma, rigira la testa e ritorniamo a parlare di cose che erano rimaste in superficie fino a quel momento, come la scuola o le vacanze. Nulla poteva ritornare come prima nel mio sogno, ma almeno si provava a ricostruire un vaso rotto in mille pezzi che, un tempo, valeva milioni e milioni di euro.
Non so perché la abbia sognata. Ho provato a parlare per ore e ore di una persona per poi sognarla, ma non ha mai funzionato. I protagonisti dei miei sogni divengono tali quando hanno ormai lacerato l'intera parte nascosta della mente e quindi ora tocca a quella parte cosciente venirne a contatto.
Onirofobia- Paura dei sogni.



indipendence

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