martedì 7 giugno 2011

All the right moves, all the right places

Lo so,ci sono dei movimenti esatti che devi eseguire e parole giuste da dire, ma io non so quali sono..non so come si fa. A volte, mi alzo al mattino e mi accorgo di essere felice per cose così piccole e stupide. Sono felice per il sole, per la mancanza di nuvole, per l'odore della marmellata di arance di papà, per la scoperta di uno scorcio che nessun altro vedrà tranne me, per la posizione di un libro e per una nuvola dalla forma strana e per altri milioni di cose. Non dipende da me la felicità e di questo ne sono sicura. Quando sono felice, lo sono e basta.
Sai che non ricordo più com'ero otto mesi fa? E' come se una folata di vento colpisse il calendario sulla scrivania e mandasse le pagine dei mesi indietro, indietro per cercare di farmi ricordare, invano però. E' così difficile ricordarmi, eppure sono io. Sono successe tante cose in un quest'anno, più di quante speravo e alcune ho provato a riprenderele con tutte le mie forze, con tutta la rabbia che avevo... non ha funzionato. Ho visto così tante cose quest'anno e sono andate tutte bruciate quando ho visto la più brutta che si presentava ai miei occhi. Tante volte mi sono chiesta se Dio aveva capito che tutto quello che ci eravamo dette era ormai abbastanza e questa è l'unica cosa che mi calma, perchè vuol dire che era la cosa giusta. Tante volte mi sono chiesta perchè doveva essere proprio quella l'ultima volta, l'ultimo "ciao". L'ultimo ciao, capisci?! ogni volta che ci penso vorrei sparire nel nulla. Perchè io non mi so ascoltare?! Ora ti dico una cosa che, forse, non ti avevo mai detto prima. C'era qualcosa quella sera, quel qualcosa mi disse "non lasciarla..potrebbe essere l'ultima volta che la vedi", ma io niente, per me era solo ansia. Quella frase mi risuona nella mente in continuazione.
A volte il tempo mi rapisce nei momenti in cui cerco di ricordare e mi riporta così indietro da ingannarmi, mi fa pensare che prima di questo c'erano ancora persone, posti che in realtà sono scomparsi tempo prima. Oggi, in classe, pensavo ad un anno fa, a cosa ho fatto dopo la fine della scuola...mi è scesa una lacrima, sai? ma nessuno se ne è accorto...so piangere bene io.
A volte mi scopro, mentre piango, a girare la testa e tirare il corpo più indietro che posso, con la schiena schiacciata contro  il muro fino a non poter più respirare. Mi spaventa...non riesco a controllarlo, è più forte di me. Il fatto è che non riesco ancora a crederci e non conto neppure i mesi ormai,so solo che ogni volte che ci penso è come la prima volta. Non so se riuscirò mai a superarlo, questo non è come un ragazzo dove ti concentri e lui svanisce. Qui non sai quando piangi perchè non sai quando il suo pensiero ti graffia il cervello. Qui brancoli nel buio e gli sprazzi di luce non sono come quelli che vedevi prima, sembrano quasi neon. 
Qui, alla fine, non vivi più, ti limiti a sopravvivere. Non so perchè non ti dica queste cose, il fatto è che quando sono qui, sola, posso parlare senza interruzioni e per quanto voglio. Quando siamo assieme, non so se te ne sei mai accorta, sei sempre tu a parlare per ore. Non dipende da te, solo che tu  non riesci a star in silenzio per quanto in realtà avreida dirti, interverresti e mi interromperesti oppure finiremo col cambiare argomento...a me va bene così, però, hai visto abbastanza. 
Ma ora basta. Ora mi asciugo queste brutte lacime che fra poco si trascinano anche il mascara e, come fanno i bambini, ti racconto la parte bella..così dimentichiamo quella brutta. 
Ho ritrovato il mio ultimo diario.  L'altra notte l'ho riletto e non sapevo se ridere oppure no. Non c'è una sola pagina che non parli di quel lui. Un giorno ne parlo perché lo amo, un altro perchè sono decisa a dimenticarlo, poi di nuovo perchè è successa una cosa strabiliante, ancora perchè immagino il modo in cui possa dirmi "ti amo anch'io", un'ultima perchè sono davvero esausta perchè non so più che via percorrere per dimenticarlo. Può- mi chiedo- una persona essere così importante per un'altra? Può una persona sognare così tanto per un altro, semplice essere umano? Evidentemente... Oggi ho visto lei. Stavo attraversando con G. e mi sono bloccata nel mezzo della strada. Lei era lontana, ma ho girato la testa e il suo sguardo è rimasto fisso per un pò. Il mio primo pensiero è stato quello di accelerare perchè lei non mi vedesse e l'ho fatto. Ho raggiunto G., ho iniziato a parlare d'altro e..mi sono girata per vedere se c'era. No.
Ci sono alcune cose che, credo, siano a totale discrezione del destino, forse è per questo che il nostro blog si chiama "caso". In questi mesi ci pensavo e più le cose succedevano, più mi dicevo che non era colpa di nessuno, che doveva accadere e basta, che il sole si vedrà dopo, perchè il sole c'è sono solo io che ancora non lo vedo. 
Hai il computer rotto o non so cosa e questo mi ha illuso per un po' di scrivere senza che qualcuno dovesse leggere e annoiarsi..non preoccuparti, penso che scriverò altri post dopo questo.
Lo so, io lo so che ci sono dei movimenti, dei luoghi, delle parole esatte, solo non so quali sono. 
A volte la sento, Rì, la sento davvero e so che non mi credi o, almeno, stenti a farlo, ma è così. A volte la sento, so per certo che lei c'è. Non riesco più parlare, ma quando sono in difficoltà sfioro con le dita la collanina che mi diede quando ero piccola e so che non sono sola, perchè lei è qui con me,credimi. Non è più come prima, perchè nulla è come prima e ormai mi sono abituata all'instabilità, ma lei è con me. Ricordi quel film che abbiamo visto? E' vero quando dicono che, nonostante tutto, le persone che se ne vanno restano nei luoghi in cui hanno vissuto e che occuperanno sempre il ruolo che avevano in vita. 
Lo so, io lo so che ci sono delle parole esatte, dei movimenti esatti, solo non so quali sono...mi accontento di sentirla, nient'altro.
indipendence

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